Convegno “Scuola-Interculturalità”

Il 15 ottobre 2022 a Villa Cordellina, Montecchio Maggiore

Organizzato da Migrantes Vicenza in collaborazione con l’Ufficio Scolastico VIII Ambito Territoriale di Vicenza, con Veneto Lavoro, con l’Unione Immigrati di Vicenza, con Rappresentanti delle mamme e delle famiglie immigrate, e con i Centri Pastorali immigrati della diocesi.

Diretto ai Dirigenti, docenti, genitori e operatori sociali degli Istituti Comprensivi ad alta composizione multiculturale.

Perché un Convegno sull’Interculturalità all’inizio dell’anno scolastico 2022-23?

Perché la prospettiva interculturale attraversa i saperi e le discipline, si rivolge a tutti, italiani e non.

Coinvolge parimenti tutti i nostri studenti perché significa rispetto reciproco, cittadinanza come insieme di diritti-doveri, valorizzazione della diversità linguistico culturale e del plurilinguismo, curriculi aperti alla conoscenza dei contributi di altre civiltà e realtà storiche.

Perché bisogna recuperare il tanto di positivo che si è fatto negli anni prima del Covid che, impoverendo e rallentando tutte le attività di formazione, ha accentuato le criticità e le fragilità. Nell’epoca precedente l’ emergenza pandemica, la scuola, i doposcuola, le cooperative sociali, gli oratori hanno fatto molti passi avanti sui temi dell’inclusione.

  •     Cosa è superato, cosa ri-valorizzare e come?
  •     In questo momento, tra tutte le note difficoltà, quali Buone Pratiche si stanno portando avanti?
  •     Chi e dove?
  •     Come attualizzare e migliorare la Rete di Fili Colorati, che era un punto di riferimento e di stimolo soprattutto per le scuole ad alta composizione multiculturale?

Perché bisogna prepararsi ad affrontare sfide educative del tutto nuove.

Ora l’emergenza continua ma ha caratteri diversi rispetto al passato. I divari permangono e rischiano di approfondirsi. Sono cambiati molti Dirigenti e Docenti. La stessa nostra società è cambiata e si sono modificati i dati, i flussi, i luoghi di nascita, le storie e i progetti dei nuovi cittadini, i cui nonni vengono da contesti migratori, ma loro sono da tempo parte strutturale della popolazione scolastica, nonché componente attiva delle  nostre comunità giovanili sempre più multiculturali e variegate. Solo pochi anni fa, la grande priorità per i bambini era l’accoglienza, intesa spesso come un servizio compensativo ridotto all’insegnamento dell’italiano L2. Ora, quei bambini sono adolescenti alle superiori e, come tutti i loro coetanei, si pongono il problema dell’orientamento    scolastico di fronte alle scelte cruciali del lavoro futuro. Le nuove generazioni, native digitali, perennemente interconnesse,  sono maggiormente coinvolte e consapevoli del contesto globale e locale, con una netta discontinuità tra un prima e un dopo che dipende dall’anno di nascita, e non dalla provenienza nazionale dei  loro  nonni. In particolare le ragazze, affrontano complesse dinamiche (psicologiche, culturali, religiose) con le loro mamme e le loro famiglie.

Da dove cominciare a riflettere?

(a) Dal documento ministeriale “Orientamenti Interculturali, marzo 2022”, con cui si apre il Convegno, grazie alla presentazione della Dirigente dell’Ufficio Scolastico VIII Ambito Territoriale di Vicenza, dott.ssa Nicoletta Morbioli.

(b) Dai dati riguardanti la dispersione scolastica e dalle risposte per prevenirla, che ci vengono presentati dalla dott.ssa Lisa Rigadello, responsabile per Veneto Lavoro del Servizio Orientamento Specialistico e Prevenzione Dispersione Scolastica. Ambito di Vicenza.

Cosa fare?Re-iniziare dopo il Covid…:

    (1) a dialogare tra i dirigenti, docenti, genitori e operatori sociali degli Istituti comprensivi al alta composizione multiculturale circa le proprie difficoltà, le informazioni utili, lo scambio e la valorizzazione delle risorse umane e materiali, le tante iniziative in corso, le Buone Pratiche di interculturalità che devono essere conosciute e valorizzate.

(2) a promuovere un maggior coinvolgimento delle mamme immigrate rispetto all’offerta formativa della scuola e un atteggiamento di maggior ascolto delle loro preoccupazioni circa alcune difficili dinamiche intergenerazionali.