Estate tempo di riposo e di vacanze per…spegnere la TV e rigenerare il corpo e lo spirito!

 
Da metà luglio fino a dopo la solennità dell’Assunta entriamo nel clou delle vacanze estive. Penso che sia una buona occasione per scambiarci ancora una semplice domanda: che fare durante le vacanze?
 
La vita moderna imprime un ritmo di lavoro intense e prolungato: in molti casi stressante. Il ritmo quotidiano di giorno-notte, e un giorno settimanale di riposo a fronte dei sei di lavoro, in molti casi non sono più sufficienti per il riposo fisico e, soprattutto, psicologico. Tutti abbiamo bisogno di più tempo per ricostituire le forze esauste; non possiamo vivere in costante tensione. Pertanto, è una conquista sociale il periodo di vacanza che l’amministrazione e le aziende danno ai dipendenti o gli autonomi concedono a se stessi. Forse oggi è il caso di augurarsi che tutti possano beneficiare di un seppur breve periodo di ferie!
 
Sembra però che abbiamo bisogno di sapere come riposare. Infatti non mancano coloro che alla fine della vacanza sono più stanchi di quando le hanno iniziate.
 
Un ottimo modo per riposare è quello di imparare a guardare la natura. Contemplare il cielo in una notte stellata, guardare da vicino l’orizzonte del mare, godere di un alba in campagna o sulla spiaggia, lasciarsi impressionare dalle vette delle nostre splendide montagne aiutare a ritrovare il dominio sulle cose e le nostre occupazioni e aiuta altresì a scoprire Dio. Poiché la creazione non è lì per caso, ma perché Dio l’ha chiamato all’esistenza e le ha conferito sapienza, potenza e bellezza, così che l’uomo possa goderne e assaporarla. L’uomo moderno ha bisogno – più dell’uomo del passato – di scoprire le meraviglie della creazione: la sua grandezza, la sua bellezza, la forza, la bontà.
MI per permetto al riguardo di suggerire di prendere in mano l’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si'”. 
«Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?» Questo interrogativo è al cuore della Laudato si’, l’Enciclica sulla cura della casa comune di Papa Francesco. Che prosegue: «Questa domanda non riguarda solo l’ambiente in modo isolato, perché non si può porre la questione in maniera parziale», e questo conduce a interrogarsi sul senso dell’esistenza e sui valori alla base della vita sociale: «Per quale fine siamo venuti in questa vita? Per che scopo lavoriamo e lottiamo? Perché questa terra ha bisogno di noi?»: se non ci poniamo queste domande di fondo – dice il Pontefice – «non credo che le nostre preoccupazioni ecologiche possano ottenere effetti importanti».
 
Inoltre, un buon libro di letteratura, storia, arte e poesia, un gioco, un film o un concerto possono essere ottimi strumenti per riposare. Non è imprescindibili che siano religiosi. La cosa importante è che siano di qualità e non dannosi per le nostre convinzioni e comportamenti morali. Tuttavia, la letteratura strettamente religiosa e l’arte nella sua gamma di architettura, pittura e scultura forniscono un insieme ricco e multiforme di incomparabile bellezza. Molte persone hanno trovato Dio leggendo un buon libro!
 
Coltivare l’amicizia è un altro ingrediente importante per riposare. Una chiacchierata tra amici, una passeggiata nei boschi, una partita a carte …; in una parola, la promozione di tutto ciò per cui  valga la pena di stare insieme e raccontarsi le cose semplici ma vere della nostra vita e di ascoltare con attenzione e senza fretta. Tutto questo è un balsamo umano spirituale di prima categoria! Non è forse vero che ci frequentiamo troppo poco, si parla poco e ci si ascolta ancor meno?
 
Questo è particolarmente rilevante nel caso della famiglia. Infatti a volte per ragioni di differenza di tempo, altre volte perché presi dalla stanchezza, o perché le notizie trasmesse dalla televisione e dalla radio hanno la primazia quando stiamo a tavola, la verità è che i genitori di oggi, i figli e gli stessi coniugi parlano sempre meno tra essi. Le vacanze sono un momento molto propizio per spegnere la TV almeno mentre mangiamo o beviamo un caffè e essere interessati e partecipare alle gioie e alle preoccupazioni dei propri cari. Che gesto di carità fine e generoso tutto ciò!
 
I credenti e i praticanti possono trovare, durante le vacanze, un momento prezioso per fare ciò che non possono fare durante il resto dell’anno: oltre ad andare a Messa la Domenica,  potrebbero dedicare un po’ più di tempo alla preghiera personale o familiare