Genesi 1-11 Festival Biblico 19° edizione

4-28 maggio Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso, Chioggia

 

“L’anno scorso l’azzardo è stato di soffermarci sull’ultimo libro delle Sacre Scritture, l’Apocalisse che narra il compimento del cammino dell’umanità e della creazione. Quest’anno andiamo, invece, all’inizio della Bibbia, apriamo il primo dei 73 libri che costituiscono la Bibbia ebraico-cristiana, il libro di Genesi e i capitoli 1-11, capitoli che raccontano l’inizio, l’origine della storia dell’umanità in un mondo creato da Dio. Ecco, penso che in un tempo come il nostro, segnato da grandi slanci, ma anche da gravi crisi, tornare ad ascoltare il messaggio biblico sull’origine dell’umanità possa essere importante e interessante per riscoprire la vocazione profonda dell’essere donne e uomini e dell’esserlo anche in rapporto al progetto e al disegno di Dio”
mons. Roberto Tommasi, presidente, insieme a don Ampelio Crema, del Festival Biblico

Comunicato stampa

Vicenza, 12 aprile 2023 – Prende il via ufficialmente oggi, mercoledì 12 aprile, il Festival Biblico che, in questa sua 19ª edizione, aprirà con le sedi in provincia di Vicenza, Padova e Rovigo e il Fuori Festival ad Alba, per poi entrare nel cuore della programmazione dal 4 al 28 maggio con le città e le diocesi a oggi aderenti al progetto: Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso e, per la prima volta, Chioggia.

Come anticipato nei mesi scorsi, sarà Genesi 1-11 – che dà anche il titolo all’edizione – il filone tematico attorno al quale si articolerà la proposta culturale che il Festival, promosso da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo, declinerà nel ricco programma di oltre 100 appuntamenti tra dialoghi, spettacoli teatrali, meditazioni, incontri biblici, passeggiate, mostre, concerti e laboratori, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulla vita umana nella contemporaneità alla luce delle Sacre Scritture ebraico-cristiane.

Una riflessione tanto più urgente oggi, in un tempo in cui alcuni dei grandi temi che proprio nei primi 11 capitoli del grande libro della Creazione trovano spazio – la creazione del mondo e della storia, le relazioni tra esseri viventi e la difficile fraternità tra gli uomini, la libertà, il riposo, ma anche la trasgressione, il peccato, la redenzione, il lavoro, il giudizio, la fede – ci appaiono più che mai al centro del nostro abitare il mondo e della complessa realtà che ci circonda.

Ma Genesi è anche un processo di creazione costante, mai chiusa, non definitiva – il nome stesso del libro, che deriva dal greco génesis, allude proprio alle azioni generative raccontate al suo interno – e per questo pensiamo costituisca una narrazione utile, dalla quale ripartire in questo tempo in cui molto di quanto credevamo valido e certo ci appare in dubbio e mostra i suoi limiti.

Dal 12 aprile al 28 maggio si svolgeranno, quindi, gli eventi dal vivo diffusi lungo la maggior parte del territorio veneto, ma la stagione culturale del Festival Biblico si arricchisce anche di un nuovo podcast: verrà, infatti, pubblicato questo venerdì 14 aprile  il primo episodio di Tensioni. Le religioni tra pace e guerra il podcast originale del Festival Biblico, in 5 puntate, presentato dal giornalista Rai Roberto Zichittella: una vera e propria esplorazione nel mondo delle religioni realizzata con la collaborazione scientifica della rivista Jesus, per indagare l’ambivalenza della religione, capace di esasperare l’identitarismo fino a soffiare sul fuoco delle divisioni, così come, all’opposto, di promuovere l’inclusione, generando comunità aperte e accoglienti. Tensioni indagherà, quindi, il ruolo della religione nei contesti sociali di alcuni tra i quadranti più “caldi” e significativi in questo momento storico: Stati Uniti, Ucraina/Russia, Libano ed Europa.

E, infine, come ogni anno, il Festival desidera ringraziare anche tutte le realtà – enti, istituzioni e aziende – che contribuiscono, a vario titolo, alla sua realizzazione e, in particolare, Regione Veneto, Fondazione Cariparo,

8X1000 Chiesa Cattolica, 8×1000 Chiesa Valdese, AGSM AIM, Fondazione Banca Popolare di Verona, Vittoria Assicurazioni, Fondazione Banca Popolare di Marostica – Volksbank, Viacqua Spa, Axera, Banca Terre Venete, Confindustria Vicenza, Gemmo impianti, Gobbo Restauri, Veneta Cucine, Fantic Motor.

Il programma completo degli eventi è disponibile sul sito www.festivalbiblico.it
Vicenza 25-28 maggio

Sarà la Cattedrale di Santa Maria Annunciata a ospitare, giovedì 25 maggio alle 21:00, l’evento di apertura del programma di Vicenza dal titolo Genesi 1-11. I racconti della Genesi e la condizione umana, che vedrà sul palco il celebre biblista Jean Louis Ska, lo scrittore Domenico Starnone, l’attore Giacomo Poretti – che torna al festival dopo quattro anni – e Daniela Cristofori, psicoterapeuta e artista. L’accompagnamento musicale della serata sarà a cura del Coro dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra e Liturgica “Ernesto Dalla Libera”.

La giornata di venerdì 26 si aprirà con la prima delle tre meditazioni in programma quest’anno, Il trepido mio canto. Proverbi 8 e Genesi 1-11: un evidente collegamento, alle ore 8:00 presso il Monastero delle Suore Carmelitane Scalze con suor Cristiana Dobner, carmelitana scalza e teologa. Le altre due meditazioni – in programma sia sabato 27 che domenica 28 alle 8:45 nel Brolo del Palazzo Vescovile – saranno, invece, affidate rispettivamente allo scrittore Davide Brullo, fondatore e direttore della rivista Pangea, sul Salmo 8, e a S.E. monsignor Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, sul Salmo 104.

Sempre venerdì 26, alle 10:30, presso il Museo Diocesano Vicenza “Pietro G. Nonis”, prenderà il via anche il ciclo di sei incontri biblici giorno e notte, quest’anno curati e condotti dallo storico Alberto Guasco – tra le tante cose anche firma di Jesus e de La civiltà cattolica – e dedicati ad approfondire alcuni dei concetti e dei brani di Genesi 1-11. In questo primo appuntamento ritroveremo Jean Louis Ska che proporrà una riflessione sul celebre “racconto della caduta” dal titolo Genesi 3: il serpente aveva ragione o torto?, mentre nel pomeriggio alle 17:45, il secondo incontro, questa volta ospitato nello spazio del dAbar, in piazza Duomo, sarà con monsignor Roberto Vignolo, biblista e docente emerito della Ftis, che nell’intervento Tra invenzioni e perversioni esplorerà il capitolo 4 di Genesi, noto a tutti per l’efferato fratricidio di Caino a danno di Abele.

Il ciclo proseguirà nei giorni successivi, con due incontri sabato 27 alle 12:00 e alle 17:30 – sempre nel Brolo del Palazzo vescovile – rispettivamente con Kurt Appel, professore di teologia fondamentale e di filosofia della religione all’Università di Vienna, e Il senso del tempo: festeggiare la creazione, e con suor Cristiana Dobner per parlare di Genesi 2; domenica 28 maggio, invece, alle 11:15 al Museo Diocesano e alle 18:00 all’Oratorio del Gonfalone, gli ultimi due appuntamenti saranno con Davide Assael, filosofo e studioso del pensiero ebraico, e Strategia di salvezza. L’Arca di Noè, e con la pastora valdese Ylenia Goss e Genesi cap.11-12: generazioni, lingue confuse e una partenza che cambia la storia.

Torneranno anche gli attesi appuntamenti di Geografia delle fedi, un ciclo ideato e realizzato in collaborazione con la rivista Jesus, per indagare la questione della fede e delle fedi nel mondo con un approccio che indaga gli impatti provocati dalle religioni nei contesti sociali e politici di alcuni paesi e aree del mondo.
Si partirà venerdì 26 alle 18:00 nel Brolo del Palazzo Vescovile, con Israele/Palestina dove saranno ospiti la giornalista Paola Caridi e Miriam Camerini, regista e studiosa di ebraismo, si proseguirà sabato 27 maggio alle 10:15 con Turchia/Siria/Iraq, ospiti Sara Manisera, giornalista freelance, e padre Jalal Yako, sacerdote della Chiesa Siro-Cattolica dell’Iraq, e si concluderà domenica 28 alle 12:00 con Monarchie del Golfo e Iran e le voci di Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista, Farian Sabahi, giornalista, storica contemporanea e ricercatrice. A condurre gli incontri ospitati nel Brolo del Palazzo vescovile, quest’anno focalizzati sui paesi dell’area mesopotamica, sarà la giornalista Costanza Spocci, voce nota di Radio3 Mondo.

Per quello che riguarda i dialoghi, dedicati al confronto tra voci e prospettive, si partirà la sera di venerdì 26, alle 21:00 sempre nel Brolo, con Piantò un giardino in Eden. La giustizia ambientale si fa con la transizione ecologica, in cui l’economista e teologo francese Gaël Giraud sarà intervistato dal direttore del settimanale Vita, Stefano Arduini, e si riprenderà il pomeriggio di sabato 27 alle 15:30 con Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista, e Beatrice Cristalli, consulente editoriale, formatrice e linguista, che nell’incontro Essere adolescenti, essere adulti, oggi, moderati da Alessandro Beltrami, esploreranno lo scollamento che contrassegna la nostra epoca da cui, in specie gli adolescenti sono segnati.

Terzo appuntamento con i dialoghi domenica 28 alle 10:15 con un incontro speciale condotto da Leopoldo Sandonà che vedrà in dialogo Tiziano Tosolini, missionario Saveriano e docente presso la Pontificia Università Gregoriana, con alcuni studenti dell’Istituto Superiore di Scienze “Mons. A. Onisto”. Titolo: A nostra immagine. Le religioni (asiatiche e non) di fronte alla sfida Transumanista. Infine, sempre domenica, ma alle 17:00 ancora nel Brolo del Palazzo vescovile si parlerà di transizione climatica con la politologa Chiara Tintori, il geografo Franco Farinelli e il fisico del clima, Antonello Pasini, moderati da Lucia Capuzzi.

In programma venerdì 26 maggio alle 20:00 nel Cortile Suore Orsoline anche l’evento speciale Lo shabbat di tutti, una cena – performance dedicata al Sabato ebraico, giorno di festa e di riposo dove ritroveremo Miriam Camerini accompagnata da Rocco Rosignoli alla chitarra e voce (solo su prenotazione e a pagamento). Torneranno gli speciali appuntamenti mattutini al Museo Diocesano – sabato e domenica alle ore 7:30 – con il biblista Alberto Vela e monsignor Francesco Gasparini, direttore del Museo Diocesano, in cui le letture esegetiche dei testi si accompagnano alla contemplazione delle opere degli artisti Alessandro Zannier e Luigi Dellatorre.

Il Festival inaugurerà quest’anno anche il progetto Sottopelle. Residenze artistiche al Festival Biblico con Valentina Dal Mas, danzatrice e attrice, e La Farandola, gruppo danze popolari internazionali, che nell’arco dei tre giorni interverranno negli spazi del Festival con alcuni momenti di danza estemporanei.

Sempre nei giorni di Festival, nell’atrio del palazzo delle Opere Sociali, sarà allestita Una fiaba per creare, la mostra degli elaborati pittorici realizzati dai bambini dei nidi e delle scuole dell’infanzia FISM Vicenza.

In piazza Duomo tornerà il dAbar, il café culturale del Festival Biblico, con la sua consueta programmazione che esprime una propria proposta culturale, fatta di concerti, incontri e laboratori, e gusto, con le proposte gastronomiche dei ristoratori del territorio.

Tanti i concerti in programma: Menhir. Alle origini del suono, consapevoli della tradizione e coerenti con la contemporaneità, venerdì 26 alle 21:30 con New Landscapes – Luca Chiavinato, oud, liuto; Sergio Marchesini, fisarmonica; Francesco Ganassin, clarinetto basso- e Niwar Ismat Issa al quanon; Un’unica origine. La musica che riunisce in un abbraccio sonoro i popoli del Mediterraneo con Abdo Buda Marconi Trio sabato 27 alle 12:30; Lungo la Via lattea. Il richiamo delle origini con l’ensemble musicale Enten Hitti e il cantautore Juri Camisasca, sempre sabato 27 ma alle 22:00; Resonance. Un dialogo musicale tra le culture con il soprano Fe Avegulan e Diego Mingolla al pianoforte, domenica 28 alle 12:30; e, per finire, alle 19:00, L’uomo che piantava gli alberi, tratto da un racconto di Jean Giono, con Coenobium Vocale, Alberto Spadarotto (baritono), Luigi Marasca (clarinetto), Davide Bonetti (fisarmonica), Francesco Grotto (pianoforte), Luciano Bertoli (attore), Maria Dal Bianco (direttore).

Sempre al dAbar, sabato 27 alle 16:00 si terrà il laboratorio esperienziale realizzato in modalità Silent Lab GENeZi. Sei parte della generazione interconnessa? a cura del Gruppo Giovani Oggi Protagonisti.

Verona 5-7 maggio

Verona indagherà la Genesi dal 5 al 7 maggio, attraverso una decina di eventi cittadini declinati nei format Giorno e Notte (novità di questa edizione), Dialogo, Teatro e Musica, Visite guidate.

Al primo appartengono due momenti di riflessione ispirati, uno alla relazione (tra Dio e l’uomo, ma anche tra esseri umani), l’altro alla non-relazione. Si tratta, rispettivamente, di In principio era  la relazione Non è bene che la creatura umana sia sola, condotto da una ospite d’eccezione quale la teologa Lidia Maggi, e di Una città e una torre, affidato a suor Grazia Papola, entrambi allestiti presso San Luca Evangelista, verso l’imbrunire, ossia tra il giorno e la notte. A significare altresì le diverse, talvolta avverse, letture offerte dalla Bibbia.

Voci di donna saranno anche quelle dell’evento clou della sezione Dialoghi, in collaborazione con le Sorelle della Sacra Famiglia e la Biblioteca Leopoldina Naudet, ossia  Fratello sole, sorella luna: pensieri per un altro modo di stare al mondo, che vedrà in dialogo le filosofe Laura Boella e Chiara Zamboni, ambasciatrici di quella trasformazione radicale di pensiero che, a tutela del nostro Creato, dovrà portare tutti verso responsabili pratiche quotidiane.  Altro confronto a due voci quello tra Stefano Mascetti, docente di lettere e Giovanna Leardini, di Plastic Free Verona.

Il taglio del nastro in riva all’Adige è affidato a Luigino Bruni, economista e direttore scientifico “The Economy of Francesco”, don Paolo Steffano, parroco di Baranzate, e Andrea Arena, sand artist, che animerà la serata inaugurale (Caino e Abele. La fraternità, al Cinema teatro David), con le sue “sabbie luminose”.

Una performance da non perdere sarà Oltre il petrolio, al Cinema Teatro Alcione, con protagonista l’attore e documentarista Patrizio Roversi, che insieme a due scoppiettanti musicisti metterà in scena quanto visto e udito nei suoi viaggi in giro per il mondo, messi a fuoco da foto e video, in un racconto teatralizzato divertente e scanzonato.

Quindi spazio ai giovani, destinatari di un’originale lezione spettacolo condotta dall’astrofilo Raffaele Belligoli e all’attrice Francesca Botti, idealmente collegati dallo spazio intergalattico, popolato da buchi neri e supernove osservabili solo grazie al telescopio più potente mai costruito.

Infine uno spazio di meditazione dal taglio sociale, con la psicoterapeuta Giuseppina Vellone, che ci orienterà nel valore delle parole alla base delle relazioni e visite guidate tra arte, scienza e letteratura: una presso il suggestivo soffitto settecentesco con raffigurazioni di costellazioni e figure mitologiche, presente nella loggia del Seminario vescovile (prenotazioni su festivalbiblico.it), con il Circolo Astrofili Veronesi e la Biblioteca diocesana del seminario; l’altra ne Il mio Purgatorio, accompagnati dai testi di Franco Nembrini e gli studenti preparati dall’associazione Rivela.

Commenta mons. Martino Signoretto, Vicario per la Cultura della Diocesi di Verona e referente della rassegna in terra scaligera: «L’anno scorso abbiamo affrontato l’Apocalisse, l’ultimo libro della Bibbia. Quest’anno tocca alla  Genesi, il primo libro della Bibbia. Un viaggio alle sorgenti del senso, alle origini del significato di tutte le cose e dell’universo creato, un’avventura possibile per noi esseri umani perché dotati di questo incredibile strumento di bordo che è la parola».

Padova 18-21 maggio

A Padova città gli appuntamenti si concentreranno tra giovedì 18 a domenica 21 maggio con una carrellata di 13 appuntamenti che comprendono tre differenti, per tema e location, passeggiate meditative (inizio ore 6.30, 18-19-20 maggio) guidate da don Massimo De Franceschi; l’approfondimento della Genesi negli affreschi di Giusto de’ Menabuoi, patrimonio Unesco (venerdì 19 maggio, ore 18.30, Battistero della Cattedrale) con Andrea Nante; la visita all’Orto Botanico antico con esperienza sensoriale (sabato 20 maggio in due turni), accompagnati da Giancarlo Cassina; un concerto in piazza Duomo dal titolo: Inno sotto le stelle, Psalm 8 con il River Gospel Mass Choir (domenica 21 maggio ore 21), seguito (ore 22.30) dalla visita notturna, con accompagnamento musicale, al Battistero della Cattedrale; letture tratte da Genesi 1-11 Musica e Parola (sabato 20 maggio, ore 21 chiesa di San Francesco), con Roberto Ceccato, Elisabetta Marino, Chiara De Zuani…; l’esposizione di riflessioni artistiche E Dio vide quanto aveva creato, ed ecco era cosa molto buona, degli artisti dell’Ucai Padova.

Le riflessioni squisitamente bibliche e i dialoghi affronteranno i temi dell’origine del male – I molteplici volti del male, tra Bibbia e interrogazioni dell’uomo. Religioni a confronto (giovedì 18 maggio, ore 15), con Pietro Bolognesi (chiesa evangelica); Luciano Mair Caro (rabbino), Andrea Toniolo (teologo cattolico); Yahya Zanolo (rappresentante Coreis); della bellezza e bontà dell’opera di Dio – Tutte le opere del Signore sono buone (Marinella Perroni) ed Eva, dentro e fuori dalle righe (Cristina Simonelli), venerdì 19 maggio alle 21, nella sala del capitolo del Carmine. E per concludere con un incontro a cura dell’Ucid sul tema Dialoghi geopolitici, tra potere e verità (domenica 21 maggio, ore 10, Centro universitario). Non mancherà poi uno spazio “bimbi” domenica 21 maggio, alle 16.30 nel chiostro della chiesa di San Francesco con Creando emozioni in musica: baby Mozart, laboratorio per bambini e bambine con la Fucina Machiavelli.

Rovigo 12-14 maggio

A Rovigo il Festival Biblico 2023 ha preso avvio nel mese di gennaio con due incontri biblici: “Il contesto ed il testo della Genesi” con il biblista don Gastone Boscolo e “Dal testo di Genesi al contesto di oggi”, con il monaco benedettino Giorgio Bonaccorso.

Gli incontri hanno attivato persone e realtà locali interessate a partecipare ad alcuni percorsi in preparazione ai diversi format del festival. Si sono così formate alcune equipe, impegnate nel lavoro di progettazione, sulla base di alcune linee guida comuni sul tema dell’edizione 2023: Genesi 1-11.

Questo lavoro collettivo ha portato alla costruzione di un programma di proposte, che ha scelto come punto di partenza l’interesse per il ritorno alle “origini”, non come fuga all’indietro, ma per “imparare il segreto delle cose”, per guardare avanti e ritrovare il proprio posto nel mondo, come singoli e come comunità. Come scrive Enrico Riparelli, che sarà l’ospite che aprirà il festival a Rovigo, «l’interrogativo sulle origini del mondo è generato dalla necessità per l’essere umano di dare un senso complessivo a quanto esiste».

Anche la scienza è arrivata a descrivere con estrema precisione l’origine e l’evoluzione dell’universo. Per conoscere i passi da gigante fatti in questo campo dal metodo scientifico, abbiamo invitato la cosmologa Licia Verde, che risponderà alle domande sul perché è così affascinante pensare alle origini dell’universo.

La ricerca delle origini è anche una ricerca personale, un mettersi in cammino per fare ritorno a se stessi.

Le due meditazioni con Davide Assael e Luciano Manicardi aiuteranno a comprendere in cosa consiste questo viaggio verso l’origine di ciascuno, anche attraverso il confronto con le scelte di Noè e Abramo, sognatori capaci di preparare e salvare il futuro della collettività.

Ogni “inizio” richiama per necessità una “fine” e la necessità di cambiare. Prendere consapevolezza dei processi di cambiamento in atto, ad esempio a livello climatico, può aiutarci a comprendere il perché di migrazioni e spostamenti forzati, ma anche di guerre e conflitti. Su questi temi dialogheranno Antonello Pasini e Grammenos Mastrojeni, ma ci sarà anche la testimonianza di Alessandra Morelli, che per 30 anni si è occupata di accoglienza di rifugiati.

Il parallelo con i “giorni di Noè”, descritti come i “nostri” giorni da fra Roberto Pasolini, e il racconto di storie di nomi e di spazi di accoglienza, aiuteranno a comprendere l’origine della passione per l’umano e il significato attuale della parola compassione, anche grazie alla proposta teatrale del gruppo Mala Mundi Teatri.

Queste proposte apriranno la ricerca del nuovo e dell’inedito che si nasconde in ogni inizio: nuovi sguardi, nuove parole per ricominciare, rinascere, riparare. Sarà questo il tema dell’incontro che chiuderà il festival, con Helena Janeczek e Alessandro Zaccuri.

In questa ricerca del nuovo la sede di Rovigo si farà aiutare, in particolare, dai ragazzi e dai giovani: oltre 150 studenti, di diversi Istituti Superiori della città e della provincia, si sono iscritti ad alcuni laboratori espressivi. “Inizio da qui. Racconta un inizio che stai vivendo” è l’incipit delle storie che stanno costruendo e che saranno raccontate durante i tre giorni del festival. Ai giovani sarà riservata anche la conduzione di incontri, in programma e fuori programma, con un ruolo ben preciso: farsi portatori di novità, ma anche di quella sana confusione nella quale spesso si nasconde il nuovo.

Vittorio Veneto 12-14 maggio

Sulla domanda “Quale principio?” la Diocesi di Vittorio Veneto ha voluto declinare i 14 diversi eventi in programma, mostrando come Genesi 1-11 è narrazione che mette al centro le origini del mondo, dell’umanità e recupera le grandi domande sul senso della vita. Da queste domande abbiamo voluto individuare e quindi fissare alcuni degli elementi che ritroviamo nella complessa e non più districabile realtà:   la responsabilità di decidere ciò che è bene e ciò che è male, venerdì 12 maggio con Lucetta Scaraffia, consultore del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione e membro del Comitato Nazionale di Bioetica, alla quale chiederemo quali siano le questioni più dibattute riguardo gli interventi sulla vita e con l’aiuto di un biblista, padre Gian Paolo Carminati, al quale chiederemo come rileggere il testo biblico affinché il suo messaggio profondo risalti oggi nella sua piena attualità; il senso del riposo, dello shabbat come bisogno esistenziale e etico per l’individuo e la comunità, sabato 13 maggio alle ore 18:00 con lo psichiatra Vittorino Andreoli, il tema del linguaggio, dell’identità e della differenza, ispirato al racconto della Torre di Babele, domenica 14 maggio alle ore 18:00 con Luigi Rancilio (caporedattore Avvenire) e Anna Zuccaro (docente IUSVE); l’armonia e il peccato con una meditazione all’alba domenica 14 maggio dedicata interamente a Genesi 2 con Gaia de Vecchi (teologa); l’albero della vita e la cura del creato con due appuntamenti, sabato 13 maggio alle ore 20:00 con una passeggiata/meditazione dedicata al Salmo 8 con Manuela Riondato (teologa) e domenica 14 maggio alle ore 9:30 con un’escursione dedicata alla crisi idrica con Paolo Tarolli (Professore Ordinario in Idraulica Agraria).

Grande attenzione anche quest’anno per le diverse forme dell’arte: venerdì 12 maggio alle 21:00 lo spettacolo di danza Sei personaggi più uno, in cerca d’amore a cura del Gruppo di Danza integrato dell’associazione Ottavo Giorno, sabato 13 maggio alle ore 22:30 presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta lo spettacolo BERESHIT, la musica elettronica di Francesco Da Ros accompagnerà l’interpretazione teatrale di Genesi 1-11 di Fabio Dalla Zuanna. A concludere la sezione artistica domenica 14 maggio alle 21.00 lo spettacolo teatraleEVA Voci dall’Eden” la nuova produzione targata Centro Teatrale da Ponte liberamente tratto da Il diario di Adamo ed Eva di Mark Twain.

Sono molte le realtà del territorio coinvolte anche quest’anno, a dimostrazione del fatto che soprattutto in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo la rete è il tessuto vitale di un festival e in questo non bisogna dimenticare di lavorare sulla comunità attraverso la creazione di un progetto comune. Gli eventi vedono dunque la partecipazione, tra gli altri, di La Chiave di Sophia, del Centro Teatrale da Ponte, Centro Culturale Humanitas, Museo di Scienze Naturali di Vittorio Veneto, Museo di Arte Sacra, Biblioteca del Seminario.

Treviso 4-7 maggio

Il mandato di Dio all’uomo, secondo il racconto di Genesi, è chiaro: «Lo pose nel giardino di Eden perché lo coltivasse e lo custodisse» (Gen 2,15); d’altra parte, è anche incaricato di dominare «sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame…» (Gen 1,26). Ma come stiamo esercitando tale “signoria”? Nella forma del “dominio” che sfrutta, distrugge e scarta, o mediante un’assunzione di responsabilità nei confronti di quanto ci è stato affidato?

Piazza Duomo sarà trasformata con un’installazione costituita da alcuni alberi autoctoni e più di mille piante della stessa specie pronte per essere messe a dimora: tutti – singoli cittadini, associazioni, enti privati e pubblici – saranno invitati a farsi carico di coltivarne e custodirne qualcuna. Il progetto, curato da Fondazione Benetton Studi Ricerche, è sostenuto da Coldiretti e CCIIA Treviso-Belluno.

I temi di un’economia sostenibile, con Stefano Rozzoni (Economy of Francesco), e della cura del territorio saranno affrontati anche nei dialoghi con Francesco Vallerani e Teresa Bartolomei e nella presentazione del romanzo di Paolo Malaguti; a questi argomenti saranno dedicate anche passeggiate/visite guidate nelle zone d’acqua della città. I laboratori curati dalla rete Vicenza-Mondo permetteranno di attualizzare il racconto dei primi sette giorni della creazione.

Un secondo “luogo simbolo” sarà “Casa della Carità”, che ogni giorno mette al centro l’uomo, soprattutto il più bisognoso ed emarginato: in occasione del 50° anniversario di Caritas Tarvisina, proporrà eventi e riflessioni che favoriscano l’integrazione considerando la diversità non come un “problema”, ma come una “ricchezza”, così come insegna il racconto biblico della Torre di Babele (Gen 11,1-9). In particolare, tutte le autorità e i rappresentati delle più importanti istituzioni cittadine saranno invitati a condividere una “cena fraterna” con coloro che quotidianamente frequentano la mensa.

La serata inaugurale vedrà la Lectio Magistralis del prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S. Egidio che, in dialogo con il vescovo Michele Tomasi, rifletterà sulla Pacem in terris: Dopo 60 anni è ancora un sogno possibile? Sempre a partire dalle provocazioni degli attuali conflitti, il biblista Roberto Vignolo toccherà il tema scomodo de “la preghiera di chi subisce violenza”, mentre Marcello Spagnulo ci offrirà elementi per comprendere il ruolo delle nuove tecnologie aerospaziali nella gestione dei moderni conflitti.

Si alterneranno, inoltre, uno spettacolo teatrale, in cui ragazzi diversamente abili saranno accompagnati da musica dei Beatles, la proiezione di un film di Olmi, mostre pittoriche “tematiche” e meditazioni bibliche legate all’arte (don Paolo Barbisan). Al contempo, si valorizzeranno le altre mostre presenti in città, tra cui quella curata da Fondazione Imago Mundi “La guerra è finita. La pace non è ancora cominciata” e quella monografica su Arturo Martini al Museo Bailo. Il vertice dell’espressione artistica sarà costituito dalla straordinaria esecuzione dell’Oratorio Die Schöpfung di Haydn, con il Coro e l’Orchestra del Friuli Venezia Giulia che, il 28 maggio, chiuderà tutte le iniziative del Festival Biblico.

Chioggia 19-21 maggio

Il Festival Biblico si svolgerà per la prima volta nella sede di Chioggia, dal 19 al 21 maggio 2023.

Sullo sfondo di Genesi 1-11 – filone tematico di questa edizione – l’innalzamento termico, il mare, la pesca, il Mose, le trivellazioni e il Creato sono gli argomenti su cui il festival intende far riflettere.

«Il programma evidenzia il nostro bisogno di dare ai temi attuali, di portata mondiale, sempre una declinazione locale», spiega Luisella Siviero, coordinatrice dell’evento per la diocesi di Chioggia, «abbiamo coinvolto il mondo della scienza, l’unico capace di spiegare l’urgenza delle tematiche suddette, ma ci siamo aperti anche alle nuove generazioni, più sensibili alla responsabilità nei confronti dell’ambiente».

Altra caratteristica del Festival nella sede di Chioggia, è l’arte che avrà grande spazio per esaltare la bellezza e offrire emozioni, così i luoghi scelti per gli eventi che conciliano natura, arte, storia e tradizione.

Piazza del Duomo, con la chiesetta in stile gotico veneziano di san Martino, sarà sede di manifestazioni artistiche con tema il Creato, quali una mostra di pittura e le libere espressioni dei ragazzi di elementari e medie. Anche l’arte culinaria avrà in questo luogo il suo spazio con i piatti della cucina tradizionale. Un’altra forma d’arte, questa volta il cinema d’autore, sarà a servizio degli studenti delle superiori. Il film “Wellcome Venice” dell’affermato regista Andrea Segre, presente alla proiezione e al dibattito seguente, sarà lo stimolo per discutere di mare, turismo e identità.

Nella splendida Pinacoteca della SS. Trinità, al biblista di fama internazionale Jean Louis Ska è affidata la riflessione “La Genesi tra mito e storia”, a cui seguirà il dibattito moderato da Andrea Tornielli, direttore editoriale dei media vaticani.

Il giardino di Palazzo Grassi, settecentesca dimora patrizia, ora sede di Biologia Marina dell’Università di Padova, ospiterà il dialogo tra Roberta Boscolo, responsabile scientifico per clima ed energia presso l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, e Gabriella Chiellino del Movimento Laudato Si’.

All’Auditorium San Nicolò, ricavato dalla ristrutturazione dell’antica chiesa del complesso conventuale dell’ordine degli Agostiniani, si parlerà di cura o incuria del creato con Andrea D’Alpaos del Dipartimento di Geoscienze UniPd, con l’esperto di transizione energetica e dirigente CNR Nicola Armaroli e con Otello Giovanardi già direttore ISPRA.

La spiaggia e la laguna faranno da scenario a due suggestivi momenti: uno meditativo alle prime luci dell’alba con una riflessione sulla Creazione del vescovo Giampaolo Dianin e la musica e la danza del Gruppo Chòrea, l’altro che fa riferimento alla tradizione popolare con la processione acquea nella laguna del Lusenzo per riflettere sui nostri timori e le nostre speranze. «Il nostro intento è stato, fin dall’inizio, di coinvolgere la città intera nella creazione del nostro Festival Biblico, invitando le varie associazioni cittadine e anche le scuole di ogni ordine e grado a esserne parte, chiedendo suggerimenti, osservazioni e proposte. La risposta è stata a dir poco sorprendente», spiega ancora Luisella Siviero. «Se vogliamo che questo Festival sia una scossa culturale per la città e la diocesi intera, è fondamentale partire dal basso, coinvolgere più persone possibile e renderle parte di un grande evento»