Giornata mondiale del Malato: il messaggio del Santo Padre. Un nuovo sito per conoscere Bertilla Antoniazzi

 
La Giornata del malato di quest’anno cade nel quinto anniversario dall’apertura del processo diocesano della causa di beatificazione della Serva di Dio Bertilla Antoniazzi avviato dal vescovo Beniamino l’8 febbraio 2014 all’ospedale di Vicenza, luogo dove Bertilla ha trascorso buona parte della sua breve vita. Una giovane ‘eroina’ che non si é mai arresa alla malattia, accettandola come mezzo per amare maggiormente Gesù, riuscendo con il ‘lavoro dell’ ammalata’ (come definiva lei la sua vocazione), a sostenere ed incoraggiare le persone ricoverate o che lavoravano nell’ospedale e altre conosciute nel suo sofferto cammino di vita. Nella sua condizione riuscì ad iscriversi e partecipare al primo pellegrinaggio diocesano dell’ Unitalsi a Lourdes, un’esperienza di grande valore personale per il suo affetto a Maria, seguita dalla sua adesione al Centro Volontari della Sofferenza (CVS).
Bertilla amava il dialogo, le relazioni di amicizia di chi incontrava, anche se per poco tempo, e ci teneva a mantenerle vive, proseguite così con lettere che riceveva con gioia e volentieri ricambiava pur nella difficoltà della sua condizione, lasciando nei destinatari un ricordo indelebile. Sicuramente in questo tempo in cui la lettera con carta e penna è stata soppiantata dal computer, ne avrebbe fatto uno strumento ideale per comunicare con tutti. Con questo pensiero, l’associazione ‘Amici di Bertilla’, ha pensato
di realizzare un sito internet, per dare modo di conoscere meglio la sua figura. Nel sito visitabile all’indirizzo : www.bertillaantoniazzi.it si possono trovare la biografia, alcune foto, i suoi scritti, che danno modo di approfondire la sua conoscenza.Info: info@ bertillaantoniazzi. it.
Mauro Scanferla
 
 
 
Messaggio di Papa Francesco per la XXVII Giornata Mondiale del Malato«Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8) Cari fratelli e sorelle,«Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8). Queste sono le parole pronunciate da Gesù quando inviò gli apostoli a diffondere il Vangelo, affinché il suo Regno si propagasse attraverso gesti di amore gratuito.In occasione della XXVII Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà in modo solenne a Calcutta, in India, l’11 febbraio 2019, la Chiesa, Madre di tutti i suoi figli, soprattutto infermi, ricorda che i gesti di dono gratuito, come quelli del Buon Samaritano, sono la via più credibile di evangelizzazione. La cura dei malati ha bisogno di professionalità e di tenerezza, di gesti gratuiti, immediati e semplici come la carezza, attraverso i quali si fa sentire all’altro che è “caro”.La vita è dono di Dio, e come ammonisce San Paolo: «Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto?» (1 Cor 4,7). Proprio perché è dono, l’esistenza non può essere considerata un mero possesso o una proprietà privata, soprattutto di fronte alle conquiste della medicina e della biotecnologia che potrebbero indurre l’uomo a cedere alla tentazione della manipolazione dell’“albero della vita” (cfr Gen 3,24).Per continuare a leggere clicca qui