LUNGOMETRAGGIO

La prima neve

L'ultimo film del regista veneto Andrea Segre

E’ successo proprio di ritorno dal convegno dei volontari delle Sale della comunità: il film più visto della scorsa settimana a Vicenza è stato La prima neve di Andrea Segre all’Araceli. Tutto esaurito! Lo consideriamo un piccolo miracolo, o sarebbe meglio dire un segno che ci conferma nelle scelte intraprese. Un cinema parrocchiale e un film a cui il mercato aveva concesso solo una manciata di sale sul territorio nazionale ha superato i blockbuster e la concorrenza delle multisale, mostrando che c’è un pubblico numeroso alla ricerca di un cinema diverso, un cinema dell’anima. Il giovane regista veneto ci regala infatti un’altra pellicola ricca di poesia, delicatezza, interiorità. Ma come sempre partendo da uno sguardo realistico sulla vita. Lo sguardo di Segre inizia sempre dal documentario (prende sul serio la realtà, la analizza in profondità), ma poi apre prospettive nuove capaci di portare speranza. Qualche critico ha parlato di un nuovo modo di fare cinema in cui i generi si mescolano: il documentario diventa fiction e la fiction documentario. Ancora una volta il protagonista del film di Segre è un immigrato, si chiama Dani e dal Togo si trova a vivere a Pergine. Nella Valle dei Mocheni conosce Michele, un ragazzino del posto bisognoso di un padre. Due povertà che si incontrano, da cui nasce la possibilità di un’umanità riconciliata. Alessio Graziani