L’annuncio del Vescovo durante l’ordinazione dei nuovi preti: la Diocesi torna in Africa

Da gennaio due preti in Mozambico

 
«E questa sera, con gioia mista a trepidazione, desidero annunciarvi che – dopo ampia consultazione degli organismi di comunione e partecipazione – abbiamo deciso di aprire una nuova missione in terra africana, nel Paese del Mozambico. Due nostri presbiteri hanno già dato la disponibilità, e a loro si unirà anche un sacerdote della diocesi di Adria-Rovigo»

La Diocesi di Vicenza non lascia l’Africa. L’ha confermato con queste parole il vescovo Beniamino sabato scorso, durante l’omelia dell’ordinazione dei nove nuovi preti in Cattedrale. La scelta è ricaduta su uno dei Paesi più poveri del Continente nero, ex colonia Portoghese: circa 25.830.000 abitanti, dei quali il 60% vive con meno di un dollaro al giorno, 30% cristiani, 20% musulmani, 50% fedeli ai culti locali. Il vicario generale don Lorenzo Zaupa e il direttore dell’ufficio missionario don Arrigo Grendele appena dopo Pasqua avevano visitato il Paese e incontrato il vescovo della Diocesi di Beira, il dehoniano vicentino, originario di San Nazzario, mons. Claudio Dalla Zuanna. «La situazione che ci ha presentato il vescovo di Beira ci ha convinto – spiega don Arrigo Grendele -. Il Mozambico sta attraversando momenti difficili dal punto di vita politico ed economico, ma la situazione per i missionari è tranquilla e da questo punto di vista, è molto diversa dal Cameroun». «La nostra chiesa ha la vocazione missionaria – dice don Zaupa -, non ci accontentiamo di fare accoglienza, vogliamo aiutare là dove centinaia di persone faticano dal punto di vista economico, della violazione del rispetto della dignità e dei diritti umani. La Chiesa che ci ospita ha una storia dolorosa, minata dalle conseguenze di una guerra civile di ispirazione marxista». La diocesi berica tornerà in Africa con due preti fidei donum che partiranno a fine gennaio, dopo il corso di formazione a Verona «pronti per il nuovo anno pastorale che, in Mozambico, comincia a febbraio» spiega don Lorenzo.  Il progetto sarà interdiocesano: «Parteciperà alla missione anche un prete della diocesi di Adria-Rovigo e questo sarà un altro elemento qualificante», spiega don Arrigo. «È importante lavorare in sintonia. Il legame con il vescovo Pavanello ci ha fatto unire le forze», aggiunge mons. Zaupa. La presenza dei preti fidei donum si inserirà in un contesto che vede già la presenza di due preti della Pia Società San Gaetano (don Piergiorgio Pasqualetto e don Michele Sartore), otto suore Orsoline e un padre Saveriano, padre Cesare Reghelin.

Marta Randon 
 
Articolo da La Voce dei Berici di questa settimana