Non sposate le mie figlie!

Un divertente film su come sia possibile convivere anche con culture e religioni differenti

 
E’ un segnale positivo che proprio dalla Francia arrivi in questi giorni al cinema una commedia brillante, intelligente e divertente, sul tema delle diversità culturali e religiose e della loro possibile, seppur faticosa, convivenza. Claude e Marie sono una coppia borghese, cattolica , di proclamati ideali tolleranti, democratici e liberali. Ma quando dai massimi principi si tratta di passare alla vita quotidiana, le cose si fanno più complesse. Tre delle loro quattro figlie sposano infatti “nuovi francesi”: un cinese, un ebreo e un arabo. Un mix potenzialmente esplosivo che mette a dura prova i rapporti familiari e porta i due patriottici genitori a riporre ogni loro speranza nella quarta figlia, confidando che almeno lei trovi un marito con un nome francese e di fede cattolica. Non sposate le  mie figlie! (Francia, 2014) è una commedia certo leggera, ma non superficiale, che gioca sugli stereotipi culturali (mostrandone anche i fondamenti), la differenza religiosa, il razzismo (che appartiene sotto sotto a tutti, non solo agli europei) e naturalmente sui matrimoni misti. Il finale, forse un po’ troppo irenico, viene comunque a costituire il simbolo dei cambiamenti inevitabili e necessari per una società che diviene multietnica e multiculturale.

Alessio Graziani
 
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