Un tempo per cambiare

Giovani e preti a Monte Berico con il Vescovo per iniziare la Quaresima

 
 
Doppio appuntamento a Monte Berico per iniziare la Quaresima con il Vescovo Beniamino
 
Mercoledì sera, 5 marzo 2014, più di 400 giovani si sono riuniti alle ore 20.30 nella chiesa di San Giorgio in Gogna per salire poi a piedi in pellegrinaggio al Santuario e iniziare con il rito delle ceneri il cammino quaresimale.

Dopo le toccanti testimonianze di Ilaria e di Enoc, due giovani che sono ritornati alla fede in Gesù dopo aver cercato altrove la propria felicità e realizzazione, il Vescovo ha rivolto in Basilica la propria parola ai presenti invitandoli a coltivare le passioni (per non diventare insipidi o indifferenti) senza lasciarsi, tuttavia, dominare da esse.

“Le passioni – ha detto mons. Pizziol – non vanno combattute o rimosse, ma vanno coltivate ed educate. Sono ciò che rende bella la nostra vita, ma possono anche svuotarci, renderci schiavi. La Quaresima è un tempo che la Chiesa, come madre premurosa, ci offre per educarci e crescere attraverso la preghiera, la condivisione con chi è più povero e il digiuno, non solo come limitazione volontaria nel cibo, ma anche – ad esempio – nell’uso di quegli strumenti informatici che rischiano di rubarci tanto tempo nelle nostre giornate”.

Un invito forte dunque quello che il Vescovo ha rivolto ai giovani vicentini perché siano testimoni credibili della propria fede e di un autentico amore per la vita negli ambienti quotidiani di studio e di lavoro, dove come cristiani ci si può sentire minoranza, ma dove portare un messaggio positivo e di speranza.
 

Il Vescovo è tornato poi a Monte Berico anche la mattina di giovedì 6 marzo 2014 per il ritiro di inizio Quaresima insieme al clero diocesano.

Preti, seminaristi e religiosi della diocesi hanno gremito il Santuario per ascoltare la meditazione proposta da mons. Pizziol a partire dal racconto evangelico della lavanda dei piedi.

“Si tratta di un gesto fondativo per la Chiesa e per il nostro modo di essere preti – ha esordito il Vescovo -. Non possiamo considerarlo solo un gesto di servizio o di umiltà. E’ qualcosa di più: lavando i piedi ai suoi discepoli durante l’ultima cena, Gesù rivela la sua stessa natura. E’ un gesto epifanico che ci fa capire qual è il volto di Dio e quale deve essere il volto della Chiesa”.

Parlando ai suoi preti riuniti in preghiera, mons. Pizziol ha quindi affermato che la Chiesa o è serva o semplicemente non è: “Ogni sacerdote deve ricordarsi che non è chiamato ad essere leader, ma servo della comunità a cui è inviato come pastore. Tutto quello che facciamo deve essere compiuto con questo autentico spirito di servizio”.

Il gesto della lavanda dei piedi non cambia, tuttavia, solo il rapporto prete-comunità, ma anche quello tra preti. Citando papa Francesco, il Vescovo ha evidenziato come non sarà possibile evangelizzare veramente fintantoché sussisteranno sentimenti di rancore, divisioni o addirittura odio e calunnie tra gli appartenenti alla medesima comunità religiosa. 

“Gesù ci insegna ad amarci nonostante tutto. Lo stile del servizio e dell’umiltà – che il mondo può interpretare come debolezza – è l’unica strada per restare fedeli al Vangelo di Gesù e compiere in modo efficace la nostra missione”.

Il Vescovo ha concluso la sua esortazione al clero invitando i preti a dedicare tempo a visitare le persone nelle loro case, in particolare i malati.

“La nostra vita – ha detto mons. Pizziol – può sempre cambiare per essere più vicina al Vangelo e la Quaresima è il tempo favorevole per questo cambiamento”. 

 
Don Alessio Graziani 
IL MESSAGGIO DI QUARESIMA DEL VESCOVO BENIAMINO PIZZIOL ALLA DIOCESI (apri)
 
 
Vicenza, mercoledì 5 marzo 2013. Il Vescovo celebra l’inizio della Quaresima con i giovani della diocesi