V domenica di Quaresima (29 Marzo)

Per la vita del mondo – ANNUNCIARE VITA E RISURREZIONEINVOCA LO SPIRITO


O Padre, fonte di speranza per chi cammina nella tua lode,
invia il tuo Spirito per formare in noi un cuore semplice,
che abbia la gioia di credere
e la volontà di obbedire
alla parola del tuo Figlio,
che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen


ASCOLTA LA PAROLA (Gv 11, 1-45)


Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le  mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberatelo e lasciatelo andare».
 

MEDITA E APRI LO SGUARDO

 
Che ci piaccia o no, la vita, fin dal suo inizio, è segnata dalla morte e da tutti i fallimenti che la preparano. Chi crede in Cristo sa che la vita materiale un  giorno scomparirà, ma per dar luogo ad una vita superiore. Cosa si può fare quando una persona cara sta male? Anzitutto la si cura in famiglia, poi si consultano i medici e quando questi non possono fare più niente ci si aggrappa alla fede. Si prega Dio, nella certezza che Egli ama  il malato, lo assisterà ed eventualmente farà un miracolo! Nel lasciare che Lazzaro muoia, Gesù in realtà ci dice che non è venuto per evitare la morte fisica. Gesù non è venuto per fare in modo che questa vita sia eterna, ma per darci un’altra vita, che non avrà fine. Nella famiglia di  Betania è rappresentata la comunità cristiana, che piange la morte di un fratello. Un cristiano non può dirsi tale se non crede che la morte è una nascita. Tuttavia non è insensibile e, come Gesù, piange quando un amico lo lascia. La preghiera che Gesù rivolge al Padre non è la  richiesta di un miracolo, ma di una luce per le persone che guardano a lui. Chiede che possano capire il significato profondo del segnale che sta per realizzare e che credano in Lui. Con questo racconto l’evangelista Giovanni non ci trasmette solo la cronaca di un fatto, ma ci colloca  nella prospettiva della Pasqua ormai prossima, nel tema centrale del messaggio cristiano: Gesù, il risuscitato, è il Signore della vita. In Lui e con Lui noi risuscitiamo. (d. Davide Vivian, fidei donum in Mozambico) * Considero la vita una mia proprietà o un dono da custodire e  condividere?


PREGA CON IL CUORE

Resta con me! Veloce scende la sera;
quando l’aiuto degli altri viene meno,
e il conforto svanisce,
Soccorritore dei deboli, resta con me.
Non temo il nemico,
con te che sei pronto a benedire;
i mali non pesano e le lacrime non sono amare.
Dov’è il dardo della morte?
Dove, o tomba, la tua vittoria?
Io trionfo ancora, se Tu resti con me.
Splendi nell’oscurità e indirizzami verso i cieli.
Irrompe la mattina del cielo e fuggono le vane ombre della terra;
in vita, in morte, o Signore, resta con me.
 

LA COMUNITÀ CELEBRA

Nella V domenica di Quaresima, che ci proietta sulla settimana santa, la comunità riconosce il dono di Gesù, resurrezione per l’umanità. La comunità accoglie la nuova versione della preghiera del Padre nostro.
 

MUOVI I TUOI PASSI

Visitare quanti, nel quartiere, non “vengono fuori”. Fare visita ad una casa di riposo, a persone sole o a luoghi di detenzione.