VISITA PASTORALE
Il Vescovo nelle comunità dell’Unità Pastorale Montebello

Venerdì 21 e domenica 23 febbraio e sabato 1 marzo 2014

 
Nei correnti venerdì 21 e domenica 23 febbraio e nel prossimo sabato 1 marzo 2014 il Vescovo Beniamino Pizziol è in Visita pastorale all’Unità Pastorale Montebello, che comprende le comunità di Agugliana, Montebello Vicentino e Selva di Montebello. Parroco dell’Unità è don Lidovino Tessari, coadiuvato da don Paolo Busato, vicario parrocchiale.
 
UNA DELLE PRIME UNITA’ PASTORALI DELLA DIOCESI 

L’unità pastorale Montebello Selva Agugliana, nata nel 1995, è stata una delle prime della diocesi vicentina a formarsi, e ha ora alle spalle un cammino di quasi vent’anni. Parroco dal 2005 è don Lidovino Tessari, affiancato da settembre 2013, dal cappellano don Paolo Busato. Un grande aiuto come collaboratore festivo e animatore parrocchiale è dato da don Giuseppe Pellizzaro. L’impegno dei laici nella vita delle parrocchie, la ricchezza di tanti gruppi e il notevole fervore missionario, sono alcuni degli aspetti che caratterizzano l’unità pastorale. Il lungo cammino fatto tra difficoltà e discussioni, ha portato ad avere un unico Consiglio pastorale, mentre restano indipendenti, uno per ogni parrocchia, quelli per gli affari economici.
 

«I tempi attuali richiedono sempre più l’attuazione di uno dei dettami del Concilio, l’impegno dei laici nella vita della Chiesa». Su questa esigenza di apertura e coinvolgimento ha impostato la sua attività pastorale don Lidovino. Certo, la messe è tanta e gli operai ancora pochi, ma i primi raccolti si vedono già nell’impegno di tanti gruppi a camminare da soli. «Questo appello alla corresponsabilità va accompagnato a una sorta di nuova missione  – spiega don Paolo -. Ci sono vuoti da colmare; se vogliamo generare una vita di fede, dobbiamo riscoprire il dono che abbiamo avuto, secondo l’invito di papa Francesco di essere discepoli e missionari per una Chiesa che si apra alle varie periferie esistenziali».
 
IL RUOLO DETERMINANTE DEL CONSIGLIO PASTORALE
 
Per l’Unità pastorale Montebello Selva Agugliana, uno dei primi traguardi importanti è stato avere un Consiglio pastorale unico. «Da quando siamo partiti, quasi vent’anni fa –  spiega la coordinatrice Marisa Montagna -, è stato fatto un buon cammino in cui si sono consolidati, pur tra le difficoltà, il dialogo e l’integrazione».
 
Il Consiglio è composto da rappresentanti di gruppi e associazioni, membri delle frazioni, e integrato da personalità della parrocchia, indicate dal parroco, e si ritrova almeno 5, 6 volte all’anno. «Per noi è un momento di formazione anche questo – sottolinea la coordinatrice -. Ogni seduta viene aperta con la preghiera e la meditazione; quindi, si procede con il confronto sulle tematiche inerenti la vita della parrocchia. Una volta all’anno teniamo un incontro con tutti i gruppi delle parrocchie. Un appuntamento molto sentito che ci aiuta a conoscerci, e ad entrare in sintonia con le varie componenti parrocchiali. Anche questo contribuisce a fare comunità. La voglia di incontro e collaborazione l’abbiamo verificata ulteriormente anche in questi giorni di preparazione alla visita pastorale; un vero scambio di doni di cui è ricca anche questa comunità, fra persone che lavorano nel silenzio, ma sempre pronte a dare una mano.
 
Abituati ad avere la guida del pastore, il percorso verso la corresponsabilità non è stato facile. Però c’è notevole fiducia reciproca tra gruppi, famiglie e sacerdoti. Sono questi lo stile e la visione di fondo sui quali stiamo lavorando, convinti che sia la strada giusta come cristiani che guardano sempre con fiducia al futuro».

 

 
Albano Mazzaretto
(ampio servizio nel numero 7 de “La Voce dei Berici” del 23 febbraio 2014)