ARTE

Zurbaràn: misticismo e controriforma

Interessante mostra a Palazzo Diamanti di Ferrara

 
Inaugurata sabato 14 settembre 2013 a Ferrara nelle prestigiosa sede di Palazzo Diamanti, la mostra dedicata a Francisco de Zurbaràn, la prima interamente dedicata al “Caravaggio spagnolo” a essere presentata in Italia. L’esposizione ha il merito di sottolineare l’importante contributo dato dall’artista alla storia dell’arte internazionale e la sua capacità di coniugare perfettamente realismo e misticismo, che influenzò tutta la pittura moderna a partire da Manet fino a Picasso.

Le opere presentate, provenienti non solo da musei internazionali come El Prado di Madrid, ma anche da collezioni private, svelano il percorso artistico del pittore, considerato, insieme a Velàsquez, il più grande interprete del barocco spagnolo.

Il percorso dell’esposizione (suddiviso in aree cronologiche e tematiche) rivela inoltre il talento di Zurbaràn nell’innovare la tradizione dei soggetti devozionali che è chiamato a ritrarre, sulla scorta delle indicazioni date dalla Controriforma.

Da segnalare per la loro potenza espressiva e drammatica il San Francesco del 1635, e il Cristo crocifisso del 1640, opere nelle quali il soggetto si impone monumentale all’osservatore emergendo con forza dalle tenebre dello sfondo, grazie a un sapiente uso del luminismo a contrasto.

Di grande poesia sono anche le molte opere dedicate all’ iconografia mariana, alcune delle quali impreziosite da un caldo senso di intimità, come nell’opera intitolata Casa di Nazaret.

L’ultima parte della mostra è dedicata ai grandi quadri realizzati dal pittore per alcuni conventi delle colonie spagnole nel Nuovo Mondo. Le tele con San’Orsola e Santa Casilda si distinguono per  eleganza, fascino, ricercatezza delle pose, oltre al gusto di realismo barocco nella resa brillante e virtuosistica delle sontuose stoffe indossate  dalle sante.

Ma l’aspetto che più colpisce il visitatore nell’ammirare questi e gli altri capolavori esposti  è certamente l’effetto magnifico, ottenuto da Zurbaràn, nel trattare le sfumature del bianco: il bianco dell’Agnus Dei