Primi passi da cappellano

Don Michele Giuriato - cappellano all'Ospedale San Bortolo di Vicenza

Primi passi da Cappellano

Carissimi amici di Chiesa Viva, sono don Michele, 37 anni, prete da 5, originario di Gambugliano, sto iniziando un nuovo cammino come Cappellano nell’ Ospedale S. Bortolo a Vicenza. Ho accolto questa nuova “missione”, con trepidazione e gratitudine. I frati francescani di S. Lucia, che con tanto amore e passione hanno servito la comunità ospedaliera per tanti anni, mi sono stati vicini e mi hanno sostenuto in questo passaggio per comprendere il servizio di assistenza religiosa e l’organizzazione della Cappellania Ospedaliera che ora sono chiamato a coordinare.

Siamo un bel gruppo di operatori pastorali: ministri straordinari dell’Eucaristia, diaconi, preti, suore dorotee, volontari… tutti insieme per esprimere una presenza di Chiesa, di Comunità Cristiana, che si prende cura dei malati, dei loro familiari e degli operatori sanitari. A questo si affianca il Consiglio Pastorale Ospedaliero, segno di collaborazione fra i membri della comunità: sacerdoti, diaconi, religiosi/e, operatori sanitari, volontari, associazioni ospedaliere e pazienti per la costruzione del Regno di Dio, immagine della comunità fraterna e strumento per la programmazione pastorale.

Fin da subito mi sono sentito accolto e accompagnato in questa nuova realtà. Tante persone impegnate che grazie alla loro professionalità, umanità e fede, dedicano le proprie energie a servizio dei malati, nel reciproco desiderio di collaborare e condividere gioie e fatiche, come in una grande famiglia.

Girando per i reparti, incontro persone bisognose di attenzione e di cura, di ascolto e di comprensione… è per me una ricchezza grande poter stare accanto a loro e ricevere ciò che mi consegnano attraverso le parole e i racconti di vita… riconoscere quanta fede, quanto amore per la vita, quanto desiderio di lottare, è per me una continua sorpresa. A volte si è chiamati a dire una parola o a condividere i propri limiti e la propria fragilità, sentendosi solidali anche nell’esperienza dello smarrimento, della rabbia, della solitudine. A volte si condivide la gioia… a volte si rimane in silenzio per condividere fatica e lacrime e, dentro al dolore, raccogliere il forte grido di speranza, di fiducia e affidamento al Dio della vita! In tutto questo sempre abbracciati e custoditi dall’amore di Dio!

Per me essere prete in ospedale è un dono! Mi sta aiutando a maturare in umanità e nella fede, mette in discussione le mie fragilità e limiti, mi fa sentire compagno di viaggio, a volte per brevi, a volte per tratti più lunghi, sentendomi accompagnato. Quanto mi viene consegnato lo affido al Signore!

Desidero condividere con voi una preghiera: “Signore, fa’ che io possa incontrare Te nei fratelli e nelle sorelle che incontro e fa’ che loro possano incontrare Te in me, e fa’ che in questo reciproco incontro possiamo crescere nella fede, nella speranza e nella carità”.

Vi chiedo di accompagnarci e di custodirci nella preghiera… soprattutto gli ammalati, i loro familiari, medici, infermieri, operatori sanitari, operatori pastorali, volontari… Grazie di cuore! Dio vi benedica!

 

don Michele Giuriato

Cappellano all’Ospedale S. Bortolo di Vicenza