
padre Benon Buyinza
«Chiedo umilmente le vostre preghiere per questo nuovo capitolo della mia vita che inizia tra pochi giorni» dice padre Benon Buyinza che sarà ordinato presbitero il prossimo 8 dicembre dal Vescovo di Vicenza in cattedrale alle 15,30, insieme ai tre diaconi Emanuele Zonato, fra Joseph Anywar e Rosario Calvaruso.
Religioso dei Servi di Maria, attualmente è nella comunità di Monte Berico. Il futuro presbitero è originario dell’Uganda, Stato situato nella parte orientale del continente africano e proviene da una famiglia numerosa: sono infatti 5 figli maschi e una femmina.
«Ho conosciuto i Servi di Maria nel 2013 grazie a mio nonno, che lavorava come catechista nella parrocchia dei Servi a Kisoga. Mi presentò a padre Tadeo Byomuhangi, responsabile della promozione vocazionale, e nel 2014 sono stato ammesso a Kisoga per iniziare il mio percorso formativo, insieme con altri nove confratelli», racconta p. Benon. Gli anni della formazione lo hanno portato dal 2015 al 2018 per frequentare il Queen of Apostles Philosophy Centre di Jinja, in Uganda, per gli studi filosofici, ai quali è seguito l’anno di noviziato e, quindi, la prima professione religiosa nel 2019.
In Italia è arrivato insieme a p. Charles Kiberu nell’ottobre 2019, prima per lo studio della lingua a Vicenza, poi a Roma per lo studio della teologia, al termine del quale è tornato a Monte Berico. L’8 aprile 2024 ha emesso i voti solenni a Monte Berico ed il 13 luglio 2024 è stato ordinato diacono da mons. Brugnotto.
Ora è grato, soprattutto a Dio, ma anche ai confratelli, per il “lungo viaggio”, per tutte le esperienze vissute.
I TRE DIACONI
La ricerca di un cuore pieno, più felice, li ha portati a cambi di vita non prevedibili. Sono Emanuele, Joseph e Rosario. Tre storie molto diverse, accumunate dall’urgenza di una scelta che resta nel cuore scombinando i propri piani e non solo. La loro formazione ha attraversato gli anni del covid-19, un tempo che per loro, pur nella drammaticità del momento, è diventato speciale perché hanno potuto fermarsi e mettersi in ascolto profondo di Dio.

Emanuele Zonato
Emanuele, 53 anni, originario di San Bonifacio (Vr), aveva una vita ormai impostata: dopo la laurea in pedagogia, il lavoro in una casa di riposo e la laurea magistrale in teologia. A completare il quadro, diversi impegni in parrocchia e la passione per il canto lirico. Fino al covid, quando i tempi rallentati fanno riemergere una domanda messa forse in disparte per tanti anni: perché non provare a intraprendere un cammino diverso rispetto a quello che stai facendo, no? Il tempo dell’isolamento azzera le agende e diventa per Emanuele l’occasione propizia per affrontare questa domanda fino in fondo. Inizia così, a 47 anni, il discernimento prima e la formazione in seminario a Vicenza poi, fino ad arrivare all’ordinazione diaconale. «Un aspetto che secondo me è qualificante – racconta Emanuele – è avere tempo per le relazioni. Mi sembra importante coltivarle. Lo dico a partire dalla mia esperienza di lavoro, ma anche guardando alla realtà di oggi, nella quale c’è un gran bisogno di relazioni sane».

fra Joseph Anyiwar
Fra’ Joseph, classe 1990, invece è nato e cresciuto nell’arcidiocesi di Gulu (Uganda). La sua è una famiglia numerosa, formata dai genitori e da 6 tra fratelli e sorelle. Nella sua parrocchia di origine c’erano i missionari comboniani. Dopo aver frequentato il seminario minore poteva essere naturale per lui continuare la formazione religiosa con i comboniani, invece no. Joseph decide di non entrare nemmeno in filosofia e aspetta. Sente parlare dei Servi di Maria da un amico di famiglia che ne faceva già parte, così Joseph chiede di entrare in formazione. Inizia l’anno di postulato, cui seguono tre anni di filosofia e l’anno di noviziato. Dopo i primi voti, nel 2021 viene mandato in Italia per lo studio prima della lingua italiana e poi della teologia a Roma. Il 3 maggio 2025 ha emesso i voti solenni.

Rosario Calvaruso
Rosario Calvaruso, 26 anni, è originario di Villabate, in provincia di Palermo. La vocazione religiosa è cresciuta e maturata frequentando la parrocchia con diversi incarichi, «stando a contatto con il mio parroco, ma soprattutto con i parrocchiani ho imparato molto sulla pietà», racconta il teatino. «Sentivo, però, di essere chiamato alla vita in comune, perché sono una persona che ama stare con la gente e condividere la vita… Nel novembre 2019 ho partecipato al mio primo incontro vocazionale a Napoli con i teatini e li ho conosciuti, sia nello stile di vita sia nel modo in cui vivono e celebrano la spiritualità», continua Rosario. Nel febbraio 2020 il futuro diacono torna a Napoli per una seconda esperienza dai teatini e lì rimane bloccato a causa della pandemia. Il tempo del lockdown diventa anche per lui l’occasione di conoscere, discernere e farsi conoscere dai padri. Nel settembre 2020 inizia il postulato, cui segue l’anno di noviziato e nel settembre 2022 l’emissione dei primi voti. Viene mandato quindi a Morlupo, vicino a Roma, nel collegio internazionale dei padri teatini per studiare teologia all’Università Gregoriana. Il 14 settembre 2025 ha emesso i voti solenni, prima di arrivare a Vicenza.
Naike Monique Borgo
Articolo de La voce dei Berici





