Accoglienza dei migranti: la posizione e l’impegno della Diocesi

Indicazioni per i parroci - aggiornato

L’arrivo di migranti, profughi e richiedenti asilo tra noi non è una novità, ma costituisce uno dei fenomeni che caratterizzano il nostro tempo. Pur ritenendo prioritario il diritto a non essere costretti a migrare dalla propria terra e impegnandosi dunque per promuovere la pace, la crescita economica e migliori condizioni sanitarie nei paesi più poveri del mondo, la Chiesa ribadisce anche il valore e il dovere dell’accoglienza e della tutela della dignità e dei diritti umani dei migranti. Per facilitare questo processo, e anche alla luce delle recenti tensioni legate all’arrivo in città e provincia di nuove persone migranti, è necessario evidentemente passare, con la collaborazione di ciascuno, da una gestione di tipo emergenziale dell’accoglienza ad una più integrata e strutturale, coinvolgendo i singoli amministratori locali e le comunità nel trovare soluzioni che offrano efficaci percorsi di integrazione. A questo proposito si ravviva la felice esperienza delle piccole accoglienze diffuse sul territorio, realizzata dalla Diocesi di Vicenza da ormai più di dieci anni.

“Quelle coordinate come CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) da Caritas Diocesana Vicentina attraverso l’Associazione Diakonia onlus – spiega il direttore don Enrico Pajarin – sono attualmente sette, per un totale di 29 persone accolte, di cui una decina arrivate in questi ultimi giorni, cui si aggiungono altre 4 accoglienze, al di fuori della modalità dei CAS, per 21 persone. Oltre alle esperienze gestite direttamente da Caritas Diocesana, vi è un’altra quarantina di esperienze di comunità parrocchiali che, mettendo a disposizione canoniche o appartamenti di proprietà, o collaborando mediante i volontari con altri enti gestori dei CAS, promuovono un’accoglienza di più di 200 persone. Ogni nuova accoglienza è una sfida che necessita di operatori e volontari competenti e ricchi in umanità, oltre che di risorse economiche e soluzioni abitative. Quando si coinvolgono le comunità locali e i volontari, grazie al sentimento di fiducia, alla conoscenza del territorio e alle relazioni sinergiche, emergono opportunità abitative e percorsi di inclusione lavorativa che sarebbero impensabili senza questa valorizzazione della sussidiarietà. Caritas Diocesana Vicentina è disponibile ad accompagnare altre comunità parrocchiali che vogliano approfondire il tema dell’accoglienza o mettere a disposizione nuovi alloggi”

 

Indicazioni per i parroci

Prot. Gen. 720/2023

Cari parroci,
l’arrivo di persone migranti che chiedono protezione internazionale in Italia, e nel vicentino, è ormai esperienza quotidiana da parecchi anni. Recentemente la situazione si è aggravata, divenendo emergenza. Come Chiesa vicentina siamo convinti del valore e dovere dell’accoglienza e della tutela della dignità e dei diritti umani dei migranti, e ne sono testimoni le numerose accoglienze avviate da Caritas diocesana (sette Centri di Accoglienza Straordinaria – CAS, per un totale di 29 persone accolte, di cui una decina arrivate in questi ultimi giorni, e altre 4 accoglienze per 21 persone mediante i Corridoi Umanitari) e dalle comunità parrocchiali che, mettendo a disposizione canoniche o appartamenti di proprietà, o collaborando mediante i volontari con altri enti gestori dei CAS, promuovono circa 40 accoglienze per più di 200 persone. In tal modo stiamo testimoniando che è possibile passare, con la collaborazione di ciascuno, da una gestione di tipo emergenziale dell’accoglienza a una più integrata e strutturale, coinvolgendo i singoli amministratori locali e le comunità nel trovare soluzioni che offrano efficaci percorsi di integrazione. È la felice esperienza delle piccole accoglienze diffuse sul territorio, realizzata dalla Diocesi di Vicenza da ormai più di dieci anni.

Per diffondere questo modello e, alla luce delle recenti tensioni sul territorio vicentino, per contribuire a una dignitosa accoglienza di queste persone, Vi chiediamo un ulteriore coinvolgimento, comunicando:

  • disponibilità di canoniche o appartamenti di proprietà parrocchiale (anche bisognosi di interventi di messa a norma degli impianti elettrico/idrosanitario) o di privati, da poter mettere a disposizione, mediante idonea convenzione, della Prefettura e degli Enti gestori di Centri di Accoglienza Straordinaria;
  • eventuali richieste di coinvolgimento da parte dei Comuni per accoglienze improvvisate in locali parrocchiali: considerando le gravose responsabilità connesse (le persone richiedenti protezione internazionale sono tutelate dal diritto internazionale), si invita a definire precisamente l’ente responsabile di tale accoglienza e a sottoscrivere una convenzione, chiedendo previamente le consuete autorizzazioni all’Ordinario diocesano.

Tali segnalazioni vanno comunicate alla segreteria di Caritas Diocesana Vicentina (tel. 0444 304986 da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13 – mail segreteria@caritas.vicenza.it), che tramite la propria équipe migranti è disponibile a orientare e a fornire informazioni a riguardo.

Preoccupa inoltre la prospettiva che si sta presentando e cioè che un buon numero di migranti, non trovando accoglienza, sarà per strada. Ad essi dovremo fare particolare attenzione. Il Vescovo ha chiesto per questo e anche per tutte le eventuali domande di accoglienza di fare riferimento al direttore della Caritas, don Enrico Pajarin, anche fuori dagli orari d’ufficio.

Se qualcuno volesse sostenere le azioni di inclusione socio-lavorativa che Caritas offre alle persone richiedenti asilo (attività non sostenute dai contributi della Prefettura), può contribuirvi donando ad Associazione Diakonia onlus, ente gestore dei progetti di Caritas Diocesana Vicentina, mediante bonifico bancario sul c/c Iban IT40D 05018 11800 0000 1107 9332, intestato ad Associazione Diakonia Onlus presso Banca Popolare Etica – filiale di Vicenza (causale “migranti nel vicentino”).

Vi ringrazio per quanto potrete fare e Vi saluto cordialmente,

Vicenza, 17 luglio 2023

 Il Delegato ad omnia
mons. Lorenzo Zaupa