Altri due vicentini verso gli onori degli altari

Elia Dalla Costa e Giovanna Meneghini sono venerabili

 
  La Santa Sede giovedì 4 maggio 2017 ha promulgato i decreti riguardanti le virtù eroiche di due vicentini: il cardinal Elia Dalla Costa e Giovanna Meneghini, fondatrice delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria. Questo significa che d’ora in avanti ad entrambi spetta il titolo di “venerabili”, secondo passo verso gli onori degli altari, dopo quello di “servo di Dio” e prima di essere dichiarati beati e infine santi. La venerabilità è il riconoscimento ufficiale dell’esemplarità della vita cristiana di una persona, ritenuta pertanto degna di essere ammirata e imitata da tutti i fedeli.
Elia Dalla Costa nacque a Villaverla nel 1872, venne ordinato sacerdote nel 1895. Parroco a Schio per 12 anni, Vescovo di Padova nel 1923, Arcivescovo di Firenze dal 1932, Cardinale nel 1933, morì a Firenze nel 1961. A Firenze, oltre che per la sua missione pastorale, è ricordato con profonda stima e devozione per essersi distinto particolarmente durante la seconda guerra mondiale per l’intensa opera svolta a salvare vite umane ed anche per la preziosa azione di salvaguardia del patrimonio artistico della città. Suscitò grande impressione il suo comportamento durante la visita di Hitler a Firenze nel 1938, quando, non solo non prese parte alle cerimonie ufficiali, ma chiuse porte e finestre dell’Arcivescovado. Nel 2012 lo Yad Vashem – l’istituto storico che a Gerusalemme tiene viva la memoria della Shoah – gli ha assegnato il titolo di Giusto tra le nazioni, l’onorificenza con cui il mondo ebraico esprime la sua gratitudine a chi mise a repentaglio la propria vita per salvare quella di alcuni ebrei durante il nazismo. Giovanna Meneghini nacque a Bolzano Vicentino il 23 maggio 1868. Breganze fu il luogo della sua vita, della sua  maturazione umana e cristiana, della sua scelta vocazionale. Sviluppò, dalla radice popolare delle sue origini, una personalità singolarmente dotata di note di distinzione e di intelligenza, di bontà d’animo e di religiosità profonda, pur senza avere avuto particolari opportunità di studio. La vocazione religiosa cominciò a delinearsi concretamente  nel 1885.   Nel 1890 si accostò all’esperienza spirituale di sant’Angela Merici e alla sua Regola, grazie a mons. Andrea Scotton che propose ad alcune giovani della parrocchia quella forma di particolare consacrazione secondo che consentiva a ciascuna di loro  di rimanere nella propria famiglia e nel proprio lavoro. Fu animatrice delle giovani, educatrice  e punto di riferimento per molte donne, sia nella vita parrocchiale che nell’ambiente di lavoro e presso le famiglie. Nel giorno dell’Epifania del 1907 diene inizio a Breganze alla famiglia religiosa delle “Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria” che oggi conta oltre cento religiose presenti in Italia, Brasile e Mozambico. Morì a Breganze il 2 marzo 1918.