“Attorno a Gesù si creano unità e comunione”

Il racconto dei vicentini al Congresso Eucaristico Nazionale di Genova

 
“E’ stata un’esperienza stupenda”: Sr. Adriana Falaguasta definisce così l’esperienza vissuta a Genova dal 16 al 18 settembre 2016 al Congresso Eucaristico Nazionale. Insieme a lei, suora dorotea residente nella comunità di Cereda, sono partite altre 40 persone, rappresentanti del Movimento Eucaristico della Diocesi di Vicenza e altri 4 delegati ad altro titolo della Diocesi.
Sr Adriana racconta con entusiasmo che i pochi giorni trascorsi insieme sono stati vissuti con grande intensità, non solo dal gruppo dei vicentini, ma da tutti i presenti, anche da chi non partecipava direttamente al Congresso. In un momento solenne, al porto antico di Genova, infatti, è stato portato il Santissimo Sacramento con una motovedetta e, lentamente, tutti i presenti si sono prostrati in adorazione.“Qualcuno mi ha detto che ha avuto proprio l’impressione che Gesù ci venisse incontro”, spiega ancora la religiosa. Nella condivisione vissuta dai vicentini, molti hanno espresso la gioia per la possibilità di partecipare a questo grande evento ecclesiale. Un delegato ha spiegato che la Messa celebrata in Cattedrale, con oltre 50 vescovi e numerosissimi sacerdoti, religiosi e religiose, è stata il segno evidente che “il Signore c’è ancora in mezzo a noi perché continua a chiamare giovani a seguirLo”. Un altro ha sintetizzato l’esperienza dicendo che “si è aperto uno squarcio di Paradiso davanti a tanti ministri che pronunciavano insieme le stesse parole”. Accanto a queste riflessioni, sr Adriana racconta anche il timore dei delegati berici davanti al grande compito di pregare portando il mondo davanti a Gesù Eucarestia, ma nello stesso tempo i giorni di Genova sono stati così intensi da creare una grande comunione tra i partecipanti ed il Signore rendendo i primi consapevoli di non essere soli, ma accompagnati dal Signore della Vita. “Non siamo venuti per caso, come pensavo all’inizio – ha detto uno dei vicentini – ma è il Signore che ci ha chiamati qui”. Tutti sono tornati nelle proprie case consapevoli che la loro fede è certamente aumentata, grazie ad una vera e propria esperienza di Chiesa e di Dio. “Avrei potuto fare diversi incontri sull’Eucarestia”, ammette sr Adriana, “ma i delegati non avrebbero vissuto la stessa esperienza: stare attorno a Gesù Eucarestia crea unità e comunione”. La religiosa conclude spiegando che “è stata un’esperienza molto semplice, fraterna, ma intensa grazie alla presenza di Gesù e ai momenti di preghiera condivisi”. Come per ogni esperienza, dopo il rientro alla quotidianità occorre integrare la vita di prima con la novità accolta, ma certamente sarà un’esperienza di Grazia che aiuterà molti a ravvivare la propria fede in Dio. Suor Naike Borgo