Celebrazione votiva a Monte Berico il 25 agosto

Il 25 agosto è l’anniversario della posa della prima pietra del Santuario di Monte Berico e della cessazione della peste del 1428, giorno che la cittadinanza si è impegnata con voto pubblico a ricordare annualmente (il 25 agosto è anche l’anniversario della incoronazione dell’immagine di Santa Maria, avvenuta nel 1900 e rinnovata nel 2000).

Il Vescovo Beniamino presiederà la celebrazione eucaristica a Monte Berico il 25 agosto alle ore 20,30. L’ingresso sarà possibile fino all’esaurimento dei posti disponibili secondo le normative anti covid. Sono attesi tra i concelebranti il Capitolo della Cattedrale, i Parroci della Città, i Rettori di chiese, i Superiori religiosi e i Presbiteri che vorranno unirsi. Dalle 20,00 si pregherà il Rosario in Basilica. 

Sarà bello ritrovarsi ancora a Monte Berico, portando davanti alla Vergine Maria le fatiche e le speranze delle nostre Comunità, come abbiamo fatto il 24 marzo 2020, unendoci idealmente al Vescovo Beniamino nell’affidamento solenne di quella sera.

 

Storia del legame di Vicenza con la Madonna di Monte Berico

La storia della Madonna di monte Berico di Vicenza affonda le sue lontane radici in un periodo di particolare sofferenza per la città, colpita tra il 1425 e il 1428 da una grave epidemia di peste, a cui solo un aiuto celeste sembrava poter riparare.

Difatti, proprio di intervento divino si trattò, quando la Madonna apparse ad un’umile contadina sul Monte Berico due volte, la prima il 7 marzo 1426 e la seconda il 1° agosto 1428: Vincenza Pasini, questo il nome della donna, si rese quindi portavoce delle richieste della Vergine, che prometteva di porre fine alla pestilenza, se in quel luogo fosse stato edificato un tempio in suo onore, per il quale la stessa aveva disegnato la pianta con una piccola croce di ulivo. La posa della prima pietra della chiesa della Madonna di monte Berico di Vicenza, avvenne il 25 agosto 1428; l’epidemia ebbe termine e la cittadinanza si impegnò con voto pubblico, espresso dall’autorità religiosa e da quella civica, di onorare ogni anno la data del 25 agosto con solenne processione e visita di ringraziamento all’immagine della Vergine.

La struttura del primo edificio di culto fu costruita in pochi mesi, secondo un progetto piuttosto semplice, poi modificato nel sec. XV a seguito di una totale risistemazione della chiesa secondo le nuove esigenze spirituali del tempo: la creazione di una foresteria, del coro e del refettorio. Alla Madonna di monte Berico di Vicenza furono dedicate importanti opere artistiche, ed in segno di omaggio alla Vergine fu addirittura interpellato il maggiore architetto rinascimentale, Andrea Palladio, per ampliare la chiesa (ampliamento poi avvenuto tra il 1688 e il 1703 ad opera dell’architetto vicentino Carlo Borrella).

Alcuni secoli più tardi, il 25 agosto 1900 la venerata immagine della Vergine venne incoronata dal card. Giuseppe Sarto, Patriarca di Venezia (poi S. Pio X).

Il 25 agosto 2000 il prezioso diadema, adeguatamente ripresentato all’attenzione della città da un meticoloso restauro filologico e dalla correlata mostra presso il Museo civico, fu sostituito da una nuova corona, opera della Scuola Arti e Mestieri di Vicenza.

 

Altra data “votiva” per la Città è il 25 febbraio: ricorda il terrificante terremoto del 1695 (durato “tre credo” secondo le cronache del tempo) che non fece vittime tra la popolazione, che riconobbe la protezione della Madonna.

Il 25 febbraio 1917, di fronte ai pericoli della guerra, venne espresso il voto di onorare la Madre di Dio considerando festivo l’8 settembre.

Il vescovo mons. Arnoldo Onisto, accogliendo i comuni voti, approvò l’elezione della Beata Vergine Maria, “Madonna di Monte Berico” a patrona principale presso Dio della Città e della Diocesi di Vicenza (in sostituzione di S. Vincenzo, scelto nel medioevo per l’assonanza col nome della città) e ne ottenne l’approvazione dalla Congregazione per i Sacramenti ed il Culto divino l’11 gennaio 1978.

 

Il servizio religioso del Santuario venne affidato dal Comune ai religiosi dell’Ordine di S. Brigida con una convenzione del 2 novembre del 1429. A fine maggio 1435 i frati di S. Brigida dovettero lasciare il Santuario per decisione di papa Eugenio IV, che con Bolla del 18 marzo 1435 imponeva loro di riprendere la Regola primitiva e di ritornare all’impostazione storica in cui era sorto il loro Ordine.

La magnifica Comunitas Vicentiae che si era riservata per convenzione il jus patronatus su Monte Berico, il 31 maggio 1435 dava in possesso chiesa e convento ai Servi di Maria. Il giorno seguente, il vescovo di Vicenza, Francesco Malipiero, ne dava l’investitura nella persona di fra Antonio da Bitetto, il quale accettava a nome dei suoi confratelli.

 

Note storico-artistiche sulla venerata immagine della Madonna di Monte Berico

Tipologia: statua
Materia/Tecnica: pietra tenera dei colli Berici (marmo) dipinta
Dimensioni: alta 1,70 m ca.
Epoca: 1404-1414
Autore: Niccolò da Venezia
Iconografia: Madonna della Misericordia
Tradizioni/Venerazione: Le origini del santuario sono legate a due apparizioni della Vergine sul colle omonimo: la prima del 7 marzo 1426, la seconda del 1° agosto 1428. Nel novembre del 1430 due notai incaricati dal comune di Vicenza ne stilarono un vero ed autentico “Processus“, il cui manoscritto è tutt’ora conservato nella Biblioteca Civica Bertoliana.
Storia: La statua risulta già in loco nel 1430. Prima di essere traslata nel santuario di Monte Berico si trovava nella scomparsa chiesa di San Marcello.