Child dignity in the digital world

Convegno a Roma dal 3 al 6 ottobre 2017

 
“Child Dignity in the Digital World”, “La dignità del minore nel mondo digitale”, è un convegno organizzato dal Centre for Child Protection presso la Pontificia Università Gregoriana, a Roma, dal 3 al 6 ottobre 2017 per stimolare un confronto su sfide e rischi che I minori affrontano in Rete. A confronto sono stati invitati esperti, accademici, dirigenti, leader civili e politici, e rappresentanti religiosi. Tra i 150 partecipanti, provenienti da tutto il mondo, anche don Marco Sanavio, prete di Padova e segretario della Commissione regionale per le comunicazioni sociali del Trivento e, in qualità di giornalista accreditata, la triestina Martina Pastorelli, fondatrice e presidente di Catholic Voices Italia, un percorso formativo per imparare a il punto di vista cristiano in modo efficace. Don Marco cosa significa difendere la dignità di un minore in Rete? Innanzitutto rendere consapevoli gli adulti che la tutela del minore va esercitata anche nell’ambiente digitale con particolare attenzione alle tre “i”: vanno protette la sua immagine, la sua intimità, e la sua identità. A livello domestico e comunitario possiamo aiutare genitori e formatori a riconoscere i potenziali rischi e i segnali di disagio, i cosiddetti “affioranti digitali”, ovvero comportamenti anomali che nascono spesso da disagi psichici e sociali. Le comunità cristiane sul territorio possono svolgere un ruolo fondamentale in questo ambito, aiutando i più giovani progressivamente a riconoscere progressivamente virtù e rischi dell’ambiente digitale, formandoli ad una sana pratica di protezione dei dati personali e attivando circuiti di ascolto. Ritengo, poi, che il percorso di formazione più importante e più urgente sia quello per adulti e formatori che spesso si riconoscono poco competenti rispetto agli schermi digitali. Ritengo personalmente che convegno possa essere un’importante occasione per sottolineare l’importanza dell’alleanza educativa nel percorso di tutela della dignità dei minori. Martina, quale segno può rappresentare questo convegno rispetto al doloroso tema degli abusi?  Un segno molto forte perchè si tratta del primo convegno al mondo che mette insieme esperti provenienti da ambiti così diversi (sociale, politico, religioso e naturalmente digitale) per cercare di affrontare in modo costruttivo la piaga rappresentata dalla violenza sessuale cui, in varie forme, sono esposti i minori su Internet. Pensiamo che bambini e adolescenti rappresentano un quarto dei  3,2 miliardi di utenti di Internet nel mondo: questa generazione di 800 milioni di giovani corre costantemente il pericolo di diventare vittima di sfruttamento, sextortion, sexting, cyberbullismo e perfino tratta di esseri umani a fini sessuali ed è quotidianamente esposta a contenuti pornografici.  Altro dato inquietante: nella sola Unione Europea un bambino su cinque subisce abusi sessuali, e nessuno è in grado di prendersene cura. Come tutelarli, come proteggerli? Come punire i colpevoli e come prevenire altri crimini futuri? Sono domande a cui il Convegno risponderà per creare una piattaforma comune e condivisa di buone pratiche. Questo problema globale richiede una soluzione globale, da affrontare tutti insieme, si sono detti gli organizzatori, in primis il Centro per la Protezione dei Minori della Pontificia Università Gregoriana, che anche ospita il convegno ed è impegnata da anni in modo esemplare su questo fronte.