Pubblichiamo integralmente la lettera che l’Arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia ha inviato ai preti “fidei donum” vicentini don Giampaolo Marta e don Gianantonio Allegri all’indomani della loro liberazione, il 2 giugno 2014
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Carissimi don Giampaolo e don Gianantonio,
è con immensa gioia che ho appreso della vostra liberazione. In questo tempo vi sono stato vicino con la mia preghiera e quella di tutta la Diocesi di Torino che, da me sollecitata, si è mobilitata per una catena di preghiere nelle comunità parrocchiali e claustrali in particolare e nel santuario della Vergine Consolata, patrona diocesana.
Dio è stato provvedente e vi ha sostenuto, ne sono certo, in questa prova dolorosa che è terminata bene, come tutti speravamo. Mi ricordo bene della missione in Cameroun, dove sono stato e ho visto quanto bene hanno fatto i nostri missionari, dei quali voi avete continuato l’opera con generosità e impegno.
Rendiamo grazie a Dio, perdoniamo quanti vi hanno fatto soffrire e guardiamo avanti perché il Signore non mancherà di donarvi coraggio e forza per continuare il vostro ministero ovunque il vostro Vescovo vi invierà. Questo, mi auguro, dopo un periodo di giusto riposo e discernimento, necessari a riprendere con lo stesso entusiasmo e dedizione il vostro ministero.
Vi invito già fin d’ora a venire a Torino in occasione dell’Ostensione della Santa Sindone che faremo il prossimo anno 2015, dal 19 aprile al 24 giugno. Sostare in preghiera e contemplazione del copro martoriato del Signore così come appare dal Sacro Lino è quanto mai arricchente per farci comprendere quanto egli ci ha amato di un Amore che è certamente il più grande, ma di cui possiamo essere partecipi proprio attraverso il nostro sacrificio e la nostra fede in Lui. Vi aspetto, dunque, ma spero di potervi incontrare anche prima, durante la prossima estate, in una capatina che farò a Vicenza.
Auguri ancora e che la Madonna di Monte Berico vi assista sempre, come ha fatto anche in questa circostanza.
Carissimi don Giampaolo e don Gianantonio,
è con immensa gioia che ho appreso della vostra liberazione. In questo tempo vi sono stato vicino con la mia preghiera e quella di tutta la Diocesi di Torino che, da me sollecitata, si è mobilitata per una catena di preghiere nelle comunità parrocchiali e claustrali in particolare e nel santuario della Vergine Consolata, patrona diocesana.
Dio è stato provvedente e vi ha sostenuto, ne sono certo, in questa prova dolorosa che è terminata bene, come tutti speravamo. Mi ricordo bene della missione in Cameroun, dove sono stato e ho visto quanto bene hanno fatto i nostri missionari, dei quali voi avete continuato l’opera con generosità e impegno.
Rendiamo grazie a Dio, perdoniamo quanti vi hanno fatto soffrire e guardiamo avanti perché il Signore non mancherà di donarvi coraggio e forza per continuare il vostro ministero ovunque il vostro Vescovo vi invierà. Questo, mi auguro, dopo un periodo di giusto riposo e discernimento, necessari a riprendere con lo stesso entusiasmo e dedizione il vostro ministero.
Vi invito già fin d’ora a venire a Torino in occasione dell’Ostensione della Santa Sindone che faremo il prossimo anno 2015, dal 19 aprile al 24 giugno. Sostare in preghiera e contemplazione del copro martoriato del Signore così come appare dal Sacro Lino è quanto mai arricchente per farci comprendere quanto egli ci ha amato di un Amore che è certamente il più grande, ma di cui possiamo essere partecipi proprio attraverso il nostro sacrificio e la nostra fede in Lui. Vi aspetto, dunque, ma spero di potervi incontrare anche prima, durante la prossima estate, in una capatina che farò a Vicenza.
Auguri ancora e che la Madonna di Monte Berico vi assista sempre, come ha fatto anche in questa circostanza.
† Cesare,
vescovo e amico