Loro carisma specifico è la “carità pastorale” vissuta in stretto legame con il Vescovo.
Sono mandate ad accompagnare stabilmente il cammino di tutto il popolo di Dio.
Questa nuova vocazione nella Chiesa è resa singolare e specifica dall’unità di 4 dimensioni di vita:
La Consacrazione. La vita è vissuta in Gesù Cristo grazie al dono del Battesimo e riconsegnata totalmente e sempre a Lui mediante la celebrazione di un impegno pubblico, fatto nelle mani del Vescovo, a seguire per sempre Gesù casto, povero e obbediente.
La Pastoralità. Tale vita si modella su quella della Chiesa locale. Si tratta di donne chiamate a vivere la “carità pastorale”, a servizio di tutti gli uomini e di tutto l’uomo, in uno stretto legame con il Vescovo e il presbiterio diocesano e, quindi, con tutti i fedeli.
La Diocesanità. L’appartenenza è alla Chiesa locale, pertanto il diretto superiore è il Vescovo, dal quale le Cooperatrici ecclesiali diocesane è inviate per il servizio pastorale. La modalità di vita e i servizi richiesti sono in funzione delle caratteristiche e necessità della Chiesa locale.
La Femminilità. L’attenzione al femminile vuole essere sia nella direzione dell’espressione di sé, sia nella possibilità di far emergere nella vita pastorale ciò che la donna può esprimere, sull’esempio di Maria e delle donne della risurrezione.
Referente:
Assistente delegato dal Vescovo: