La GMG sta giungendo al culmine. Stamattina c’era questa consapevolezza tra i giovani ospitati nella parrocchia di Sant’Eugenio, un migliaio in tutto compresi i vicentini.
Don Riccardo ha presentato l’attività del mattino in modo franco: «Sprechiamo due ore per andare in profondità, ne vale la pena».
L’invito è stato quello di fare il punto, con la possibilità di un dialogo personale con le religiosi, i religiosi e i preti presenti, compreso il Vescovo.
È stato proprio il Vescovo Giuliano a rilanciare le parole pronunciate ieri pomeriggio dal Papa, accolto dai giovani della GMG: «Siamo qui perché siamo stati chiamati da qualcuno: amici, animatori, genitori… ma è Dio stesso che ci ha chiamati per nome. Non siamo un numero. Siamo persone uniche e irripetibili che nascono dal pensiero di Dio».
Questo è stato il senso del colloquio: un occasione per lasciarsi amare. A partire dalle proprie ferite.
Andrea Frison, La Voce dei Berici