Per l’associazione ecclesiale vicentina si tratta di ripartire, all’indomani della brusca interruzione dovuta al Coronavirus durante il quale, però, «l’Ac non si è fermata del tutto, specialmente a livello locale – spiega il nuovo presidente -. Pur con fatica ha ripreso a macinare iniziative che, senza lockdown, non avremmo mai immaginato. È drammatica quest’anno l’assenza dei campi estivi, ma dobbiamo guardare al positivo, come all’iniziativa dei TonezzaDay che stanno riunendo persone di tutte le fasce d’età o le proposte pensate per i 18 19enni e i giovani».
Per il prossimo triennio «lavoreremo di più sui territori per far sentire la presenza di una realtà diocesana non slegata da quella parrocchiale. Spesso si crea uno “scollamento” con la Diocesi, con il rischio di chiudersi nelle proprie parrocchie. Dobbiamo invece far sentire che c’è un’associazione». Un impegno tanto più importante alla luce del calo di adesioni avvenuto negli ultimi anni, «un problema non da poco anche per ragioni economiche – spiega Caliaro -, ma non lo vivo con ansia: dobbiamo lavorare bene e credo che la testimonianza sia la più importante».
Con la nomina di Caliaro si è così completato il rinnovo della presidenza diocesana per il triennio che si concluderà nel 2023. La scorsa settimana il consiglio diocesano ha eletto i vicepresidenti e i responsabili di settore. Per l’Acr i responsabili diocesani sono Davide Brandellero e Miriam Castegnaro. Vicepresidenti del Settore giovani sono stati eletti Giulia Bin e Daniele Sartori, mentre quelli del Settore adulti sono Gina Zordan e Nicola Bonvicini.