RELAZIONE Anno pastorale 2019-2020

 
L’anno pastorale 2019-2020 sarà ricordato nella storia come l’anno del coronavirus. Inaspettato e insidioso ci ha trovati tutti impreparati e, naturalmente, ha sconvolto i nostri piani. Ringraziamo il Signore di essere ancora vivi, di aver conservato la fede, aver coltivato la speranza  e aver avuto tante occasioni per esercitare la carità.
Non è possibile ritrovarci con il nostro Vescovo Beniamino, per l’appuntamento dell’Assemblea finale, che sarebbe dovuta avvenire il 6 giugno 2020. Vogliamo comunque, attraverso questa Relazione, offrire la documentazione di ciò che abbiamo realizzato e di quello che ancora abbiamo in cantiere, se ci sarà concesso di realizzarlo.     
Ci sentiamo tutti uniti: mons. Giuseppe Bonato, Delegato vescovile  per la Vita Consacrata, si è reso presente nelle circostanze che abbiamo avuto modo di vivere, assieme ai membri della Segreteria USMI: sr Giampaola Periotto, sr Marta Pegoraro, sr Annuccia Maestroni, sr Beatrice Merlo; e con la segreteria CISM, composta da don Luciano Bertelli con p. Gino Alberto Faccioli, fra’ Giovanni Patton, don Mauro Peserico, p. Paulino Bumanglag.
Quest’anno la presenza e la collaborazione tra USMI e CISM sono state davvero straordinarie: abbiamo condiviso ogni incontro, progettato insieme, ci siamo sostenuti e incoraggiati reciprocamente, realizzando quella unità fraterna nella quale avevamo sperato. Un grazie di cuore a ciascuno, con la promessa di continuare su questa strada.
Il tema dell’anno era “La missione – un amore urgente”: possiamo affermare che questo amore l’abbiamo realizzato prima di tutto tra noi.
I momenti formativi e celebrativi, che si sono potuti effettuare, e nei quali la presenza di partecipazione è risultata rilevante, sono stati:
 

Assemblea iniziale e Incontri formativi                                     Meeting diocesanoCelebrazione del 1° febbraioRitiri spiritualiVarie esperienze di comunione

 
 
1.  ASSEMBLEA INIZIALE e INCONTRI FORMATIVI
    

Il 21 settembre 2019, l’Assemblea di inizio anno pastorale, con sede a Casa Sacro Cuore, ha dato l’avvio al percorso 2019-2020. Il tema “La missione cambia, la missione continua” è stato svolto da Agostino Rigon, direttore dell’Ufficio per la Pastorale missionaria. Il percorso che ci ha presentato ha spaziato attraverso i documenti riguardanti la missionarietà della Chiesa fino ai nostri giorni e al significato che il Papa stesso ha voluto attribuire all’essere missione oggi. Il riferimento in particolare è stato dato al Messaggio per la giornata missionaria 2019, che papa Francesco ha scritto per il mese di ottobre, mese in cui, dal 6 al 27, si è celebrato il Sinodo speciale sulle Chiese in Amazzonia. Il tema del messaggio è stato sviluppato in diocesi attraverso il Meeting del 4-5 ottobre.

 

4 – 5 ottobre 2019 Meeting diocesano: ha avuto inizio la sera del 4 ottobre con la Veglia missionaria in cattedrale. Il tema svolto da Dom Roque Paloschi, arcivescovo di Porto Velho (Brasile), “Battezzati e inviati per la vita del Mondo” è stato seguito con particolare interesse dai presenti che, numerosissimi, hanno riempito la cattedrale. Anche le Suore erano numerose. Toccante la testimonianza offerta da don Maurizio Bolzon, prete fidei donum.Il 5 ottobre è continuato il Meeting presso l’Istituto Missionari Saveriani in Vicenza, Viale Trento 119. Al mattino Dom Roque Paloschi ha trattato il tema: “Seguire Gesù nel ‘cuore’ del mondo”. Quindi Matteo Prodi ed Erica Rosato hanno esposto le loro esperienze missionarie molto significative. Nel pomeriggio è continuato il Meeting con 5 Laboratori pastorali, in sedi diverse e con scheda relativa:1. Discepoli missionari 2. Comunità profetiche 3. Costruttori del mondo 4. Custodi della Terra 5. Tessitori di umanità: è risultata una riflessione dei temi legati al nostro essere “discepoli-missionari”, e  una loro applicazione pastorale avverrà nei prossimi due anni 2019-2021;  lo scopo è anche quello di coinvolgere, attraverso assemblee comunitarie, giovani e adulti insieme. In ciascuno dei gruppi erano presenti una o due suore partecipanti.

 

Il 12 ottobre 2019, presso la sala teatro del Seminario, si è svolto il Convegno liturgico al quale erano invitate anche le religiose. “Una comunità che celebra” è stato il tema, svolto magistralmente da Morena Baldacci teologa e liturgista. Ogni anno l’Ufficio Liturgico in collaborazione con le Suore Figlie della Chiesa organizza un convegno  nell’anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II.

 

Il 19 ottobre 2019 si è svolto a Mestre-VE, presso l’Istituto Salesiano San Marco, il Convegno USMI CISM Triveneto. Molto efficace l’intervento del Card. Giuseppe Petrocchi sul tema “Sinodalità”; dopo aver presentato la dimensione trinitaria, cristologica, epicletica, è entrato nel tema della sinodalità nella vita religiosa, svolgendola come “umanità di comunione” e quindi amore che sa valorizzare le diversità. Alla relazione hanno fatto seguito le testimonianze sul ‘Sinodo sui giovani’ di Margherita Anselmi e suor Alessandra Smerilli.  La presenza massiccia delle religiose e religiosi e la partecipazione, nel pomeriggio, ai lavori di gruppo, sono un indice di quanto sia stato interessante e gradito il tema svolto e di quanto importante sia incontrarsi tra diverse generazioni per conoscersi e considerare la vita religiosa da diversi punti di vista. Il Convegno è stato condotto dai giovani incaricati da don Gianni Pellini e sr Paola Cover, segretari CISM USMI Triveneto.

 
 

ll 12 gennaio 2020 l’incontro formativo si è svolto presso l’Istituto Farina. Monsignor Francesco Zenna, vicario generale della diocesi di Chioggia, ha svolto il tema: “Vivere la missionarietà nella concretezza della vita”. Ha evidenziato come il concetto di missionarietà si coniuga con l’esperienza della relazione; recuperando il carisma della vita consacrata, l’ha rilanciato nella concretezza dell’oggi. Dalla relazione con Dio, è passato alla relazione con i fratelli, con le famiglie, con i poveri, con i peccatori, poichè questa è la nostra testimonianza. Alla relazione è seguita la toccante testimonianza di don Giampaolo Marta, prete fidei donum missionario in Camerun: nell’aprile del 2014, con don Gianantonio Allegri e suor Gilberte Bussiéré, è stato rapito dai terroristi e tenuto prigioniero per 57 giorni.

 
N.B. Dopo questo incontro non è stato possibile realizzare altre iniziative a causa della pandemia che ha colpito anche l’Italia. Per evitare i contagi sono stati emanati dal Governo dei regolamenti per l’emergenza sanitaria, per cui sono stati chiusi scuole, chiese aziende, negozi, ristoranti, bar, e proibito ogni assembramento, con l’obbligo di restare in casa.
Obbedienti alle disposizioni, non solo abbiamo dovuto rinunciare al programma previsto, ma ciò che ci ha fatto più soffrire è stata la mancanza della celebrazione eucaristica. In questo periodo, che ancora perdura, seguiamo la messa attraverso i social, cercando di aumentare i tempi della preghiera per implorare dal Signore la cessazione della pandemia.
 
3 CELEBRAZIONE DEL 1° FEBBRAIO
Il 1° febbraio 2020 nella XXIV Giornata mondiale della VC abbiamo partecipato in Cattedrale alla celebrazione eucaristica, presieduta dal nostro Vescovo. La presenza delle religiose è stata forte; anche i religiosi concelebranti hanno partecipato in buon numero. Quest’anno l’invito è stato esteso anche ai gruppi Sichem, Myriam, alle Fraternità secolari, ai vari Movimenti e ai collaboratori delle nostre opere. I canti sono stati sostenuti dal coro di San Pietro in Gu’ che si è offerto gratuitamente. L’unità e la comunione che si sono create sono state intense, soprattutto per la presenza anche dei laici: abbiamo gustato insieme la gioia del sentirci “Battezzati e inviati per la vita del mondo”.  
Le offerte raccolte durante la celebrazione sono state inviate, come segno concreto di aiuto fraterno, alla comunità delle suore Dorotee in Siria, che si è ricostituita da pochi mesi. La somma raccolta è di 1.000 €.
Alla fine della celebrazione mons. Giuseppe Bonato ha annunciato la possibilità di celebrare, l’anno prossimo, un Convegno per la vita religiosa.
 
4 RITIRI SPIRITUALI
 
Fino al mese di gennaio i ritiri spirituali si sono svolti nelle varie zone della diocesi, secondo i programmi prestabiliti. Poi anche questi sono cessati e ciascuna comunità ha organizzato i giorni e le modalità con cui proseguire ogni mese.  
A Vicenza i ritiri effettuati hanno avuto la loro sede in Casa Sacro Cuore. Don Domenico Dal Molin, attenendosi al tema generale: “Il coraggio dell’essere missione”, ha proposto le meditazioni: 1. Io “sono” una missione. 2. Essere missione: il fascino dell’uscire e del partire. 3. Essere missione: la pazienza del fermarsi e del comprendere. 4. Essere missione: la fatica del prendere su di sé. 
Per i mesi di maggio e di giugno, don Nico ci ha preparato le meditazioni che saranno spedite a tutte le comunità come  conclusione del discorso spirituale e dell’impegno preso fin dall’inizio: vivere la nostra missionarietà nella situazione concreta della vita.
 
5 AVVENIMENTI ECCLESIALI ED ESPRIENZE DI COMUNIONE
 
Alcuni avvenimenti ecclesiali ci hanno viste partecipi in Diocesi:
L’incontro annuale a Monte Berico la sera del 7 settembre, la veglia missionaria.
Gli altri momenti sono stati seguiti attraverso i media, non potendo essere presenti: Affidamento della diocesi alla Madonna di Monte Berico il 24 aprile, veglia vocazionale il 9 maggio, santa messa giornaliera, recita del Rosario dai vari santuari d’Italia (iniziativa indetta dalla CEI); ogni comunità ha fatto le proprie scelte.
 
Nonostante la situazione, anzi appunto a causa di essa, sono stati mantenuti i contatti con le sorelle dei Monasteri di clausura sia per informarci della loro salute, sia per inviare generi alimentari. Da sottolineare che, come è ormai tradizione, le monache Carmelitane Scalze di Vicenza hanno preparato i ceri per la celebrazione dell’1 febbraio, felici di collaborare concretamente.
 
Anche quest’anno a livello intercongregazionale ha continuato a funzionare il gruppo diocesano vocazionale “Betania” per adolescenti; esso condivide alcuni momenti salienti con il gruppo maschile “Chiamati per nome”. Alle poche religiose che lo guidano si è aggiunto l’aiuto di un’altra suora. Anche la loro attività si è dovuta interrompere con l’arrivo del coronavirus-
 
USMI e CISM Triveneto
 
Costanti collegamenti sono stati mantenuti con USMI e CISM Triveneto. L’incontro con le Segreterie, che si sarebbe dovuto tenere il 9 maggio, è stato trasferito ad altro tempo.
 
 
Comunicazioni sociali
 
E’ stata attuata una valida collaborazione con “La Voce dei Berici”.
L’uso dei social ha permesso la comunicazione, i contatti e le informazioni; in questo periodo del coronavirus abbiamo potuto seguire celebrazioni religiose e iniziative varie. Anche noi ne abbiamo fatto uso per aiutare e sostenere persone bisognose di aiuto materiale e spirituale.
Il Sito della Diocesi, sempre aggiornato, ci ha  trasmesso messaggi, orari, video, informazioni.
 
 
6 SPECIALE INIZIATIVA
 
Programmazione Convegno 2021
 
Nel mese di ottobre 2019, all’interno del Consiglio Cism, è stata rilevata la necessità di unità fra religiosi e religiose e del coinvolgimento dei giovani consacrati/e. Il discorso è stato ripreso poi dalle Segreterie congiunte ed è stata lanciata l’idea di un possibile Convegnoda organizzare per il mese di febbraio 2021, affidandone l’organizzazione ai/alle giovani per coinvolgerli direttamente.
Si sono presi i contatti con sr Naike Borgo, delle suore Orsoline, che ha collaborato nel Convegno Triveneto del 12 0ttobre scorso, tenutosi a Mestre.
Passo dopo passo, si è costituita una équipe di giovani suore e religiosi, che ben volentieri hanno accettato l’idea e si sono organizzati per incontri sia con le Segreterie congiunte, sia tra di loro.
Il Convegno potrebbe essere realizzato, nel mese di febbraio dell’anno prossimo, in occasione della giornata mondiale della Vita consacrata; la relatrice proposta, suor Alessandra Smerilli, salesiana, docente di economia all’Auxilium, ma anche esperta di vita religiosa, ha accettato l’invito.
Fin d’ora si è sentita la necessità di informare le comunità dell’iniziativa: l’1 febbraio u.s., in cattedrale, nella giornata della VC, alla fine della celebrazione presieduta dal Vescovo, mons. Giuseppe Bonato ne ha dato notizia. Si terranno i contatti con il Vescovo e si continuerà a lavorare in questa direzione.
Gli ultimi incontri sono stati fatti in videoconferenza, via skype.
 
 
REALTÀ DELLA VITA CONSACRATA IN DIOCESI
 
La seguente tabella si riferisce all’inizio dell’anno pastorale 2019-2020. Pertanto la situazione presente è senza dubbio cambiata.
Presenze da un punto di vista numerico – ottobre 2019

  2019/20      2018/19 Monasteri  n.       3               /       n.       3           Congregazioni n.     33           – 2       n.     35          Comunità religiose femminili n.     96           – 6       n.    102         Comunità di Unioni e Associazioni Pie n.       2             /       n.        2          Monache n.      41          + 2       n.      39         Religiose n. 1.243        – 83       n. 1.326         Membri di Unioni e Associazioni Pie n.      16          – 2       n.      18           Totale Religiose in Diocesi n. 1.300        – 11       n. 1.383        

    
 
Noviziati aperti in diocesi:          n. 1 – novizie n. 4+2
 
 
Da un punto di vista anagrafico l’età media delle Suore è di circa 77 anni. Nella Diocesi sono 18 le case di Riposo per religiose, quindi la maggioranza delle suore si trova in queste strutture,  non più nell’attività apostolica; la loro preghiera e l’offerta sostengono chi ancora può operare direttamente nell’apostolato, per cui vengono sempre informate e la loro collaborazione è ritenuta preziosa.
 
Da un punto di vista operativo le religiose sono presenti ancora in vari ambiti:
Ambito educativo: tra i bambini in asilo-nido e nelle scuole dell’infanzia – statali, parrocchiali o paritarie, come educatrici o animatrici o come presenza di testimonianza; in alcune scuole primarie, secondarie di primo grado e in una scuola secondaria di secondo grado.
Ambito assistenziale: alcune svolgono un servizio di pastorale sanitaria in ospedale, in alcune case di cura, seguono anche i familiari dei malati; offrono assistenza agli anziani come volontarie in infermerie per suore e in varie case di Riposo (18 per sole religiose), e prestano assistenza a domicilio e in strutture che accolgono preti o religiosi anziani.
Ambito pastorale: un notevole numero di suore è impegnato nella catechesi ordinaria (iniziazione cristiana fanciulli, giovani, ragazzi, ACR, adulti, terza età), in altre forme di catechesi: itinerari battesimali, ministri della comunione, ministri delle consolazione, animazione liturgica, catechesi a coppie di sposi, catechesi per sordi adulti, evangelizzazione e missioni popolari, centri di ascolto e Lectio nelle famiglie o nelle Unità Pastorali; catechesi familiare, cammino vocazionale, gruppi con indirizzo eucaristico; alcune, nella formazione dei catechisti, nel seguire genitori, membri associati a Congregazioni, in case di preghiera e di spiritualità, di accoglienza di gruppi o di persone singole.
Altre attività per i più poveri: in RSA per disabili, in un presidio riabilitativo per soggetti di età evolutiva con disabilità gravi e cerebrolesi, in centro servizi per malati mentali come volontariato, in comunità residenziali per donne disabili, per mamme e bambini e accoglienza di donne in alternativa al carcere, tra gli immigrati con scuola di alfabetizzazione e pastorale per migranti, presso lo sportello Caritas, presso le carceri con servizio di volontariato, in centri socio-educativi per minori abbandonati.
 
Da un punto di vista etnico: c’è una realtà “multiculturale”. Tenendo conto dei periodi variabili che queste suore trascorrono in Italia, e quindi dei frequenti cambiamenti, attualmente in Diocesi sono presenti circa trenta religiose non italiane: indiane, africane, rumene, provenienti dall’America Latina (Brasile, Colombia, Ecuador), qualche spagnola; con loro abbiamo cercato di tenere aperto il dialogo.
 
 N.B. Mettiamo in evidenza come tra le Segreterie USMI e CISMI non c’è ormai distinzione, poiché ci si riunisce insieme, si percorre un unico cammino, si collabora con molta disponibilità e la costituzione del gruppo “giovani” ne è una ulteriore conferma. La risposta e l’entusiasmo con cui le giovani e i giovani religiosi hanno dimostrato nell’accogliere la nostra proposta, ci ha sorpresi e incoraggiati. È un indizio promettente che fa ben sperare; ai non più giovani l’impegno di ascoltarli, di capirli, di dar loro fiducia.
La vita spirituale delle religiose e dei religiosi è coltivata e, nello stesso tempo, aiutata dall’esperienza pastorale vissuta nelle parrocchie o in altri ambiti. Il cammino si compie sempre in sintonia con la diocesi e si nota una accoglienza serena di ciò che viene proposto e attuato.
Quest’anno, purtroppo, la pandemia del coronavirus ha modificato la vita di tutti. Anche nelle nostre comunità si osservano le disposizioni emanate dal Governo o dalle Regioni. Per più di due mesi non è stato possibile avere la celebrazione eucaristica, la messa di esequie per le sorelle decedute, l’accompagnamento per quelle gravi. Forte è stata, ed è attualmente, la sofferenza, unita a quella di tanti fratelli e sorelle nella medesima situazione.
 
Ci ritroveremo spiritualmente uniti, suore e religiosi, il giorno 6 giugno, data in cui si sarebbe dovuta svolgere l’Assemblea di fine anno pastorale, con la presenza del nostro Vescovo Beniamino. La nostra fede è sorretta dalla speranza che la situazione si risolva e possiamo riprendere la vita normale, rinnovate nello spirito dalla prova subita, e rafforzate dal desiderio di testimoniare la carità evangelica, soprattutto verso chi soffre.   
 
 
Vicenza, Casa Sacro Cuore, 30 maggio 2020
 
La Delegata USMI
 
Sarica la relazione 2019-2020