Festival Biblico 2016: dal 26 al 29 maggio nelle provincie di Vicenza, Verona, Padova, Rovigo e Trento

Quattro percorsi per vivere l'incontro fecondo tra giustizia e pace

 
E’ stata presentata nella mattina di lunedì 2 maggio la XII edizione del Festival Biblico. L’iniziativa coinvolgerà 5 diocesi dal 19 al 29 maggio prossimi (Vicenza, Verona, Padova, Rovigo e Trento) con  
testimonianze, tavole rotonde,riflessioni, lectio magistralis, dibattiti, spettacoli,concerti,mostre, aperitivi biblici e meditazioni attorno al tema biblico “Giustizia e pace si baceranno”.
 
Oltre 60 gli eventi in calendario a Vicenza dal 26 al 29 maggio,con ospiti comeil premio Nobel per la PaceAdolfo PérezEsquivel, don Luigi Ciotti, Nando dalla Chiesa, Ernesto Olivero,ÁgnesHeller,NuriaCalduch-Benages,José Tolentino Mendonça, Vittorino Andreoli, Orchestra di Piazza Vittorio, Filippo Faes.
 
4 PERCORSI
 
Nel Festival vicentino il programma prenderà vita in 4 filoni trasversali, che da quest’anno vogliono diventare anche percorsi con un chiaro valore simbolico – sensoriale, ciascuno collegato a un “senso” e a un’azione.
 
1) Percorso Biblico. “Per darsi la Parola”
Le lectio magistralis sono state pensate come un vero e proprio viaggio alla ricerca del senso di Giustizia e Pace all’interno dei singoli libri delle Sacre Scritture. Dalla violenza, ingiustizia e morte che perdono di fronte al “cavallo bianco” rappresentante il Cristo dell’Apocalisse, fino alla “Città della Giustizia” di Isaia. Le guide speciali di questo percorso saranno molti biblisti e teologi nazionali e internazionali.
Federico Giuntoli, insieme ad Aldo Martin,offriràuna riflessione sulla giustizia nei primi testi della Bibbia, segnati spesso da violenza e vendetta. Come conciliare la violenza presente nella Bibbia con la giustizia e la pace? Come mettere insieme il Dio dell’ira e il Signore delle misericordie? (venerdì 27 maggio ore 16.00 Palazzo delle Opere Sociali). Ombretta Pettigiani, introdotta dal giornalista Paolo Pegoraro, si soffermerà sulla purificazione di Gerusalemme “Città della giustizia” narrata da Isaia (venerdì 27 maggio ore 18.00 Palazzo delle Opere Sociali) mentre Andrea Vaona, docente di Storia della Chiesa, condurrà una meditazione a partire dai testi della tradizione francescana (venerdì 27 maggio ore 9.00Chiesa di Santo Stefano). NuriaCalduch-Benagesdescriverà invece la figura di Donna Sapienza in relazione alla giustizia (sabato 28 maggio ore 16.00 a Palazzo delle Opere Sociali); José Tolentino Mendonça, indagherà “La misericordia sconcertante di Gesù” introdotto dal giornalista Alessandro Zaccuri(domenica 29 maggio ore 11.00 Tenda del Festival in Piazza Duomo). Un’analisi del “frutto della giustizia” seminato con la Pace, di cui parla la Lettera di Giacomo la farà infine Marida Nicolaci accompagnata dal giornalista Simone Bruno (domenica 29 maggio ore 12.00 Palazzo delle Opere Sociali). Tra gli ospiti di questo percorso anche Erik Noffkee Earl Lavender.
 
2) Cultura e Società. “Per stringere le mani”
Il percorso antropologico e culturale racconterà tutte quelle sfaccettature psicologiche e interiori, sociali e comunitarie, economiche e geopolitiche che creano o distruggono le condizioni per la Pace. Si alterneranno filosofi, sociologi, economisti, giornalisti, psicologi e molti studiosi.
La filosofa ungherese Ágnes Heller cerca una possibilità di Pace, tra utopie e previsioni catastrofiche nell’evento “Il vento e il vortice”confrontandosi con Riccardo Mazzeo (venerdì 27 maggio ore 21.00 Tenda del Festival Piazza Duomo). Nella stessa giornata, il pedagogista Johnny Dotti riflette con il sociologo ed economista Mauro Magatti sulle potenzialità del lavoro come luogo di generazione di benessere personale e giustizia sociale (ore 11.00 Palazzo delle Opere Sociali). Tra gli incontri più attesi sicuramente c’è quello con don Luigi Ciotti e il sociologo Nando Dalla Chiesa, insieme per ricordare il “giudice ragazzino” Rosario Livatino, ucciso dalla mafia e per ragionare sulle sfide di legalità in un contesto di malaffare sempre più subdolo e pervasivo (sabato 28 maggioore 15.30 Tenda del Festival Piazza Duomo). Tra i grandi ospiti lo psichiatra e scrittore Vittorino Andreoli che parlerà dell’importanza della pace interiore e spiegherà come la ricerca di Dio nelle “piccole cose” possa incidere su grandi eventi (sabato 28 maggio ore 18.30Tempio di Santa Corona). Un evento a più voci dal titolo “Spazi di perdono” con, tra gli altri,SERD di Vicenza e Progetto Johnathan sviluppa il tema della pace all’interno del “mondo carcere”: inclusione sociale, sanità fuori e dentro le mura e tante storie di vita (sabato 28 maggio alle 10.30 Tenda del Festival Piazza Duomo).
 
3) Spettacoli e Arti. “Per moltiplicare il gusto”
Interpretazione, valorizzazione e partecipazione.Sono queste le chiavi di lettura della programmazione artistica: performances,spettacoli,concerti eanimazionicon6 eventi principali animeranno la città di Vicenza. Alla danza il compito di interpretare il tema dell’edizione con performance coreografiche che cattureranno l’occhio e il pensiero anche del pubblico “di passaggio”, grazie al palcoscenico a cielo aperto tra le colonne di Piazza dei Signori. “ORO D’ORE. Echi di un presente a venire” è il titolo dello spettacolo della Compagnia NaturalisLabor, per cinque danzatori e la regia di Silvia Bertoncelli (repliche venerdì, sabato e domenica). L’evento clou è rappresentato dal ritorno di un grande evento di piazza, grazie all’apporto del Comune di Vicenza, con il concerto a ingresso libero in Piazza dei Signori dell’Orchestra di Piazza Vittorio, l’ensemble multietnica ormai famosa in tutto il mondo, nata nel 2002 nel rione Esquilino a Roma grazie all’auto-tassazione di alcuni cittadini. Una realtà unica che per il Festival eseguirà ‘Credo’, un oratorio interreligioso che vuole tradurre in musica l’espressione “dialogo interculturale” (venerdì 27 maggio ore 21.30 Piazza dei Signori). Teatro e musica, sorrisi e lacrime, spettacolo e riflessione si mescolano in “Brundibar – Il suonatore di organetto”, con una recita dedicata al pubblico delle scuole, il sabato mattina, e una a quello delle famiglie, il pomeriggio. Sul palcoscenico del Teatro San Marco, solisti, coro di voci bianche e orchestra delle Scuole Musicali “JanNovák” e “Riccardo Zandonai” di Rovereto e della Vallagarina (direzione musicale di Klaus Manfrini, regia di Michele Comite). Un felice ritorno nella programmazione è quello del maestro Enrico de Angelis, giornalista, storico della canzone e direttore artistico del Club Tenco. I suoi commenti e i suoi racconti faranno da intervallo e da sfondo a unasera dedicata alla musica leggera: “Mille papaveri rossi”, reading-concerto tutto al femminile con ben 10 cantantidonneaccompagnate da musicisti(sabato 28 maggioore 21.30 Piazza dei Signori).Da segnalare poi laconversazione-concerto del musicista e intellettuale Filippo Faes (domenica 29 maggio ore 10.30 Stradella S. Nicola) e il particolarissimo ed emozionante Silent Play a cura del Centro di produzione teatrale La Piccionaia. Qui la partecipazione del pubblico e l’interpretazione del tema hanno il loro coronamento: “Partire è un po’ morire?” è un’esperienza dalla parte di chi fugge, resapossibile grazie allo“spettacolo” radioguidato (domenica 29 maggioPiazza dei Signoria partire dalle ore 15.00 con varie repliche).
 
4) Testimoni di pace. “Per aprire gli occhi”
Per questa XII edizione è stato pensato un filone speciale per ascoltare le testimonianze di chi vive i conflitti e agisce in essi per costruire percorsi di Pace. Tra gli ospiti Ernesto Olivero, fondatore del Sermig e promotore dell’Arsenale della Pace di Torino, al Festival per proporre possibili cammini di Pace a partire dalla sua ispirante esperienza personale (sabato 28 maggio ore 18.00 Tenda del Festival Piazza Duomo). “Quale futuro per l’Africa?” è l’interrogativo che animerà invece l’intervento di Mauro Garofalo, mediatore internazionale, su un continente sfruttato e spesso dimenticato che rivendica giustizia e dove si può costruire una Pace dai risvolti globali. A portare la loro testimonianza anche alcuni profughi (sabato 28 maggio ore 20.30 Tenda del Festival Piazza dei Signori).In un evento “Festival – off”, mercoledì 1 giugno(ore 18.30 Palazzo delle Opere Sociali), ci sarà inoltre Adolfo Pérez Esquivel, pacifista argentino e vincitore del Premio Nobel per la Pace nel 1980 in seguito alle sue denunce contro gli abusi della dittatura militare.

LA CONCLUSIONE
 
L’evento finale, “Religioni per la Pace”, domenica 29 maggio alle 19.00 in Piazza dei Signori, è un vero e proprio invito aperto a tutti i cittadini: diverse religioni insieme, con il pubblico del Festival, per testimoniare in pratica prima ancora che con la riflessione, l’unità nella costruzione della pace. Dopo una breve introduzione ogni religione condividerà un messaggio, cui seguirà un momento di silenzio e un momento simbolico finale comune, per rilanciare oltre il Festival il messaggio di pace. Interverranno p. Stefano Cavalli, Istituto Studi Ecumenici, Venezia; Kamel Layachi, Comunità islamica del Triveneto; Vittorio Robiati Bendaud della Comunità Ebraico di Milano; YoshizakuTsumaraya, Movimento Buddhista Giapponese RisshoLosei-kai e SvaminiHamsananda Giri, Italian Hindu Union. Modera Paolo Frizzi del movimento dei Focolari e docente di dialogo interreligioso. Introduce mons. Roberto Tommasi, docente di Filosofia e Presidente del Festival Biblico.