Generare alla Vita di Fede (itinerari 6-14 anni)

La storia della catechesi e dei catechismi a Vicenza attesta e ci ricorda che – almeno dopo il Concilio di Trento – i Vescovi che si sono succeduti al veneziano Matteo Priuli, in forme e modi diversi, si sono sempre prodigati per la catechesi e la formazione cristiana del popolo, mediante regolamenti, catechismi soprattutto del Bellarmino, disposizioni sinodali, libri…

La novità si registra con l’episcopato di mons. Ferdinando Rodolfi (1911-1943): egli, con l’approvazione di papa Sarto, adatta e distribuisce il Catechismo della Dottrina Cristiana (1912) in 6 anni, realizzando 6 nuovi testi della Dottrina Cristiana per la Diocesi di Vicenza (1914).

Dopo gli anni del Concilio Vaticano II e l’entusiasmo del progetto catechistico della Chiesa italiana, che non ha prodotto i frutti sperati (cf IGO, n 1), è avvenuto un profondo cambiamento socio-culturale che ha fatto riscoprire alla Chiesa il suo compito originario e prioritario: l’evangelizzazione.

In questo contesto si collocano gli Orientamenti pastorali diocesani “Cristiani si diventa” (2001) e la Nota catechistico-pastorale “Generare alla vita di fede” (2013) del Vescovo Beniamino Pizziol.

Per dare concretezza e applicazione a tale Nota, sono stati redatti gli itinerari catechistici per l’IC qui raccolti, curati dal prof. Igino Battistella, vice direttore dell’Ufficio per l’evangelizzazione e la catechesi, cui va la stima e la gratitudine.

Otto note caratterizzano questi itinerari di fede per l’IC dei fanciulli e dei ragazzi, che permettono di comprenderne lo spirito e darne attuazione nelle proprie comunità. Vi suggerisco pure di prendere in mano anche i nuovi Orientamenti CEI per la catechesi (2014), nella terza parte, per un approfondimento e un confronto ecclesiale.

1. L’ispirazione catecumenale nel contesto e nella prospettiva della missionarietà

2. L’attenzione alla situazione delle famiglie e alle tre dimensioni della vita cristiana che si intrecciano

3. Il collegamento e la collaborazione con le comunità del Vicariato e della zona per avviare la sperimentazione

4. Il coinvolgimento delle comunità e la cura, la formazione delle/dei catechiste/i e degli animatori

5. L’accompagnamento della sperimentazione e la sinergia con l’Ufficio per l’evangelizzazione e la catechesi

6. La scelta libera e comunitaria, graduale e rispettosa delle molteplici sensibilità

7. La finalità ultima è favorire l’incontro delle nuove generazioni con Cristo nella comunità e l’essenziale diventa il vivere da cristiani, che si alimenta con l’eucaristia nel giorno del Signore

8. Questi itinerari sostituiscono quelli predisposti con gli Orientamenti “Cristiani si diventa” e vogliono promuovere l’unitarietà di indirizzo nella nostra diocesi, nel rispetto dei tempi e modi propri di ogni parrocchia

L’auspicio è che molte – anzi possibilmente tutte le comunità e Unità pastorali – progressivamente si mettano in sintonia, accolgano e attuino questo progetto di itinerario IC, che porta a rinnovare il volto della nostra Chiesa, casa accogliente e giovane, gioiosa e fraterna.

 

Antonio Bollin

Direttore