Il Giubileo: strumento efficace per un cambiamento della Chiesa profondo e necessario

Un'interessante analisi del sociologo Castegnaro

 
La decisione, maturata in modo inaspettato in papa Francesco, di indire un giubileo straordinario sembra essere il derivato di una convinzione e di una preoccupazione ben radicate. Il papa avverte il bisogno di un profondo rinnovamento della Chiesa (di una vera e propria riforma), in grado di modificarne il volto e i modi di operare (lo stile pastorale), non la dottrina.La parola “misericordia” indica il “centro” cui orientare il rinnovamento auspicato e avvertito come necessario.Siamo ben lontani da una semplice operazione di facciata, cosa per la quale il papa attuale non dimostra alcun interesse: la misericordia non interviene solo ad aggiornare l’immagine, ma deve diventare «l’architrave che sorregge la vita della Chiesa» (bolla Misericordiæ vultus ); né si tratta semplicemente di un atteggiamento e di un “sentimento”, ma di un criterio di relazione che dovrà operare a tutti i livelli, nelle relazioni interne, come nelle relazioni Chiesa-mondo. «La misericordia infatti non è solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i veri figli» (MV 9).Il papa sente questa esigenza non solo con intensità, ma anche con urgenza. Non c’è davanti molto tempo, per tante ragioni, contingenti e no. Vi è uno scarto doloroso tra la Chiesa che papa Bergoglio ha in mente e quella reale