Un argomento spinoso, per esempio, è la Pastorale giovanile per sostenere la quale «non mancano i documenti, mancano le persone». La figura del cappellano, «in via di estinzione», potrebbe essere sostituita da laici preparati. «Occorre però che tali operatori pastorali abbiano un compenso per il loro servizio: potrebbero essere stipendiati a part-time, non mi pare scandaloso».
Il tema del coinvolgimento attivo dei laici ritorna anche quando mons. Montagna accenna al destino delle cinque parrocchie di Lonigo, che diverranno «un’unica unità pastorale». Perciò «la costituzione di un “gruppo ministeriale” in ogni parrocchia è un passo in questa direzione».
«Sarà fondamentale, poi, destinare le canoniche rimaste libere a persone o famiglie che fungano da riferimento per la comunità», chiosa mons. Vittorio Montagna, il quale nell’intervista risponde pure a domande sul rapporto tra immigrati e popolazione locale, fraternità sacerdotale, esperienze di prossimità e impegno civile.