Il Vescovo Beniamino Pizziol ha iniziato la Visita pastorale al Vicariato di Lonigo

Alle ore 16.00 di domenica 2 febbraio 2014, il Vescovo Beniamino Pizziol, presiedendo la celebrazione dei Vespri nel Duomo leoniceno del Santissimo Redentore, ha dato inizio alla Visita pastorale nel Vicariato di Lonigo, una zona pastorale che comprende 20 parrocchie e una popolazione di quasi 37.500 abitanti.
 
Vicario foraneo è mons. Vittorio Montagna, parroco di Lonigo da oltre 13 anni, il quale parlando anche a nome delle comunità cristiane del territorio spiega di accogliere il Vescovo «senza pretendere soluzioni miracolose, ma guardando con lui alla nostra storia e alle novità che ci vengono incontro». E precisa: «Più che dai progetti, occorre partire dalle persone e dalla situazione attuale così com’è».
 
In una articolata intervista pubblicata dal settimanale diocesano “La Voce dei Berici” del 2 febbraio a firma di Stefano Canola, mons. Montagna descrive le caratteristiche della vita pastorale e i problemi del vicariato.

Un argomento spinoso, per esempio, è la Pastorale giovanile per sostenere la quale «non mancano i documenti, mancano le persone». La figura del cappellano, «in via di estinzione», potrebbe essere sostituita da laici preparati. «Occorre però che tali operatori pastorali abbiano un compenso per il loro servizio: potrebbero essere stipendiati a part-time, non mi pare scandaloso».

Il tema del coinvolgimento attivo dei laici ritorna anche quando mons. Montagna accenna al destino delle cinque parrocchie di Lonigo, che diverranno «un’unica unità pastorale». Perciò «la costituzione di un “gruppo ministeriale” in ogni parrocchia è un passo in questa direzione».

«Sarà fondamentale, poi, destinare le canoniche rimaste libere a persone o famiglie che fungano da riferimento per la comunità», chiosa mons. Vittorio Montagna, il quale nell’intervista risponde pure a domande sul rapporto tra  immigrati e popolazione locale, fraternità sacerdotale, esperienze di prossimità e impegno civile.