Il Vescovo celebra a Monte Berico in suffragio delle vittime del Covid e per ringraziare i sanitari e coloro che si sono spesi nella cura dei malati

 
Una celebrazione per fare memoria dei tanti che sono morti durante la pandemia e per esprimere riconoscenza a tutti coloro, a partire dal personale sanitario, che in queste settimane si sono spesi in molti modi per curare e salvare tante persone colpite dal covid-19. È lo spirito con cui  venerdì 3 luglio, alle 19, il vescovo Beniamino presiederà a Monte Berico la Messa che vedrà anche la partecipazione del direttore generale del dall’Ulss 8 Berica Giovanni Pavesi, del sindaco di Vicenza Francesco Rucco e del Prefetto Pietro Signoriello.

La crisi sanitaria dovuta alla pandemia sembra, finalmente, in via di superamento. La pressione sugli ospedali nelle ultime settimane si è allentata e i contagi si sono ridotti drasticamente.
Il prezzo che anche il Vicentino ha pagato a una crisi che nessuno aveva previsto è comunque notevole. Sono infatti quasi 350 i morti di Covid nel territorio. Il fatto più tragico è stato che molti di questi defunti non hanno potuto, per il lockdown, essere accompagnati nell’ultimo passaggio da nessun familiare, né hanno potuto ricevere l’estremo saluto con le esequie.

Il vescovo Beniamino aveva già voluto due momenti specifici di ricordo e suffragio con una preghiera e una benedizione nel Cimitero Maggiore di Vicenza il 27 marzo e il 24 aprile. Erano stati però due momenti “solitari” per le restrizioni dovute alla pandemia. Ora è il momento del ricordo e della preghiera comunitari. Il luogo scelto per la messa non è casuale. Oltre che per motivi logistici, Monte Berico, infatti, con la sua Basilica è stato il luogo al quale di più si è guardato e in cui più si è invocato l’aiuto divino per superare la crisi sanitaria.

 
 

Lauro Paoletto per La Voce dei Berici di questa settimana che dedica diversi approfondimenti al tema.