Il vescovo Giuliano ai consacrati: “siete parte viva alla Chiesa che è in cammino e voi tenete accesa la fiaccola della Speranza”

Celebrata il 2 febbraio la Giornata Mondiale della vita consacrata

E’ stata celebrata nel pomeriggio del 2 febbraio nella Basilica di Monte Berico la Messa per la XXVIII Giornata Mondiale per la Vita Consacrata che ha visto la partecipazione di oltre 500 consacrati e consacrate, sacerdoti e fedeli laici da tutta la diocesi. Ha presieduto il vescovo Giuliano che nell’omelia ha detto ai consacrati presenti “siete parte viva alla Chiesa che è in cammino e voi tenete accesa la fiaccola della Speranza in un mondo assetato di gioia, di giustizia, di pace. Voi, carissimi consacrati, tenete accesa la Speranza convinti che la Luce splende nel mondo e le tenebre non sono in grado di soffocarla (Gv 1,5)”.

La celebrazione ha visto la partecipazione di molti dei religiosi presenti in diocesi che nel 2024 festeggiano particolari anniversari di consacrazione: quest’anno i venticinquesimi ed i cinquantesimi sono stati soltanto quattro, mentre i sessantesimi di vita consacrata sono stati quaranta. La longevità della vita si coglie anche dalla presenza di oltre venti consacrati che ricordano i settantesimi, tre settantacinquesimi e quattro ottantesimi di consacrazione (una suora della Divina volontà, due Suore Maestre di santa Dorotea ed un padre dei Giuseppini del Murialdo).

Il 2024 verrà certamente ricordato anche per un altro particolare giubileo: il monastero delle Carmelitane a Vicenza celebra infatti i 75 anni dalla fondazione che verrà celebrato il prossimo 25 maggio.

In un passaggio dell’omelia il Vescovo di Vicenza facendo riferimento al Vangelo della presentazione al tempio di Gesù, nel quale gli anziani Simeone ed Anna riconoscono il Signore nel bambino presentato da Maria e Giuseppe, ha sottolineato che “L’inverno è forse passato? Chiamiamo inverno nel modo di parlare più diffuso quello demografico! E forse utilizziamo la stessa stagione come immagine per dire della riduzione numerica di uomini e donne che si consacrano al Signore. Ma di quale inverno parla l’autore ispirato nel Cantico dei Cantici? Di quell’inverno che non è fatto di numeri bensì di oscurità e di assenza dell’amore vero. L’inverno che forse ha conosciuto Simeone prima di tenere tra le braccia il bambino Gesù e finalmente aprire gli occhi dell’anima sulla vera luce che porta gioia e calore”.

Momento particolarmente emozionante della celebrazione è stato quello della consegna della lampada della Speranza. Nell’introduzione è stato infatti spiegato che la circolazione della lampada è un modo per “impegnarci a diffondere in modo efficace la “sinfonia della preghiera” voluta da papa Francesco in questo anno di preparazione al grande Giubileo, Pellegrini di Speranza sulla via della Pace. La Lampada della speranza sarà portata in pellegrinaggio tra le 107 comunità religiose sparse nella Diocesi”.

Nell’omelia mons. Brugnotto ha sottolineato che “nel segno della lampada in cammino, che verrà consegnata alla fine della celebrazione, per raggiungere tutte le comunità religiose presenti nella diocesi di Vicenza noi riconosciamo il cammino di comunione che il Signore va costruendo in mezzo a noi. Lo sta facendo ispirando scelte profetiche di esperienze inter-congregazionali. Ci sembra di riconoscerlo anche nei passi che le consacrate e i consacrati più giovani stanno percorrendo insieme per un cammino di condivisione dei carismi a servizio della missione pastorale qui e in tante parti del mondo”.

La lampada è stata affidata dal Vescovo alla comunità delle Suore Canossiane di Schio, in ricordo di santa Bakhita che ricorre il prossimo 8 febbraio. Da loro inizierà il passaggio in tutte le comunità della diocesi.

Al termine della Messa sono stati annunciati due convegni promossi dalle segreterie dei religiosi della diocesi e del Triveneto. Il primo sarà il convegno diocesano della vita consacrata aperto anche a tutti i preti della diocesi che desiderano partecipare e verrà proposto venerdì 12 aprile al Centro Onisto. Il tema sarà “Non è bene che Adam sia solo. Cosa significa per chi sceglie il celibato e la castità” con p. Pino Piva (gesuita) e Chiara D’Urbano (psicologa e psicoterapeuta, consultore del dicastero per il clero).

Il secondo convegno invece sarà rivolto solo ai religiosi di tutte le tappe di formazione fino ai 10 anni dalla professione perpetua del Triveneto e sarà sabato 13 aprile al Centro Onisto. Il tema sarà “Dio ama chi dona con gioia. Il dono della castità nella vita consacrata” con p. Pino Piva (gesuita) e sr Anna Maria Vitagliani (Religiose di Nazareth).

 

Foto: Piero Baraldo.