Il Vescovo in Visita Pastorale a Molvena. Prioritaria la formazione cristiana degli adulti

 
La vita parrocchiale a Molvena sembra essere abbastanza partecipata. È questo quello che emerge chiacchierando sia con don Bruno Pernechele che con alcuni membri del consiglio pastorale. Ma si può fare di più.

«Senza dubbio sia giovani che adulti si mettono a disposizione per organizzare diverse iniziative sempre con la massima serietà – ha affermato Luca Azzolin, uno dei componenti del consiglio pastorale parrocchiale -. Ciò che manca, però, è la disponibilità a prendere un impegno per un lungo periodo di tempo e in maniera costante».
Viene rilevato un certo grado di difficoltà, quindi, nel coinvolgere un numero maggiore di persone in progetti che richiedono una presenza non occasionale e isolata.
È questo uno dei principali problemi, sicuramente non irrisolvibile, che si riscontra in parrocchia.
 
«Al momento non riusciamo a trovare qualcuno disposto a ricoprire la carica di ministro straordinario per l’eucaristia ad esempio – ha affermato don Bruno Pernechele -.
Non bisogna dimenticare però che in occasione del restauro della gradinata della chiesa di San Zeno avvenuta nel 2013 insieme alle penne nere sono accorsi tantissimi volontari sia in forma associata che singolarmente. Il costo degli interventi di ristrutturazione ammontava a più di cento mila euro, ma grazie a quanti si sono prodigati gratuitamente, la parrocchia ha speso all’incirca solamente due mila euro». A testimonianza di come i molvenesi siano sensibili e legati a quelli che sono i simboli più rappresentativi della vita della comunità, nonostante le difficoltà.

Negli ultimi quindici anni, infatti, la comunità si è adoperata per la realizzazione di numerosi lavori sugli edifici, come la chiesa, la scuola materna, il campanile. Ora la sfida che accolgono a Molvena è quella di “lavorare” sulla chiesa fatta dalle persone.
 
Un’altra problematica riguarda, invece, la mancanza della figura dell’adulto in relazione alla formazione cristiana. Per far fronte a questa difficoltà vengono organizzati degli incontri seminariali da qualche tempo. «Solitamente si svolgono cinque o sei appuntamenti all’anno, dedicati a temi come le virtù teologali, il credo o i sacramenti – ha spiegato Azzolin -. Gli incontri sono tenuti da relatori esterni e dopo il momento di formazione viene dato spazio ai partecipanti per discutere e confrontarsi fra loro». Come spesso accade, anche a Molvena si riscontra una minore partecipazione alla messa della domenica. Il ciclo di appuntamenti ha anche l’obiettivo di cercare di incidere su questo aspetto.
«Nel corso dei seminari fra i vari argomenti viene messa in risalto anche questa tematica – ha continuato Luca Azzolin -. Tentiamo di far recuperare quella che è la centralità del significato della santa messa nel giorno del Signore».

Per quanto concerne la parrocchia di San Cristoforo a Villa, la situazione è diversa. Il fatto che venga celebrata un’unica messa la domenica e nessuna il sabato permette di avere una partecipazione maggiore in proporzione a quella di San Zeno. Non va tralasciato, inoltre, l’impegno di coloro che gestiscono il «Circolo Noi» sia a Villa che a Molvena, permettendo ai parrocchiani di trascorrere qualche momento conviviale subito dopo l’eucaristia e nel pomeriggio della giornata di domenica.
 
Lorenza Zago
Il servizio completo ne La Voce dei Berici di questa settimana