IV domenica di Pasqua

domenica 3 maggio 2020

Incontrare il Risorto – “Cammina davanti a esse,e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce”  pdf scaricabile
INVOCA LO SPIRITO

Dona il Paraclito,
o Salvatore!
Mandalo, come hai promesso,
invialo anche ora,
o Signore,
su chi ti cerca e attende il tuo Spirito!
Non tardare, Compassionevole,
non trascurare, o Misericordioso,
non scordare chi ti cerca
con anima assetata!
Davanti a te pongo
le tue viscere di misericordia,
a te presento, o Mediatore,
la tua compassione,
e il tuo amore per gli uomini.
(Simeone il Nuovo Teologo, Inno 41)

ASCOLTA LA PAROLA (Gv 10, 2-4)

Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce.

MEDITA E APRI LO SGUARDO

Quanto spesso ci accontentiamo di ciò che abbiamo, di quello che teniamo tra le mani o dentro il cuore, e ne siamo così gelosi da non condividerlo, da chiudere la porta all’ “estraneo” per paura che ci venga sottratto. Ma Gesù, nella sua semplicità di amico, si presenta alla nostra porta. Come al cieco ha donato la vista, così Gesù scava dentro di noi, ci mette in dubbio, ci dà la
possibilità di conoscerci conoscendolo. Quanto è difficile capire la nostra strada, sembra che la direzione sia già segnata, e spesso ci lamentiamo con Gesù perché non siamo felici, perché ci sentiamo soli, deboli… ma Lui è lì, di fronte alle difficoltà Lui è il punto su cui direzionare lo sguardo, Lui è salvezza, il buon Pastore che ti conosce nelle fragilità e nei successi, e che ti mostra la direzione da seguire per aprire il nostro cuore e le nostre mani; per uscire dalla nostra porta e divenire mondo in cammino sotto la Sua luce. Un cammino che non è per nulla in solitaria, anzi, giorno per giorno si alimenta di quella luce e si riempie di compagni di viaggio; tutti guidati dalla sua voce che chiama e rinforza, che tramuta le paure in coraggio.
Quanto può costare lasciarsi guidare… ma sei veramente disposto a lasciare che una porta ti impedisca di vedere ciò che ti si presenta davanti e dentro di te? (Michele, giovane del gruppo vocazionale Sichem)
 

PREGA CON IL CUORE

Tu che sei al di sopra di noi,
tu che sei uno di noi,
tu che sei anche in noi,
che tutti ti vedano, anche in me,
che io ti prepari la strada,
che io possa rendere grazie
per tutto ciò che mi accadrà.
Che io non dimentichi i bisogni degli altri.
Conservami nel tuo amore come vuoi che tutti dimorino nel mio.
Possa tutto il mio essere volgersi a tua gloria e possa io non disperare mai.
Perché io sono sotto la tua mano, e in te è ogni forza e bontà.
Dammi un cuore puro – che io possa vederti,
e un cuore umile – che io possa sentirti,
e un cuore amante – che io possa servirti,
e un cuore di fede – che io possa dimorare in te.
(Dag Hammarskjöld)

VIVI NELLA GIOIA

“Solamente chi è disposto ad ascoltare ha la libertà di rinunciare al proprio punto di vista parziale e insufficiente… Così è realmente disponibile ad accogliere una chiamata che rompe le sue sicurezze…”.
(papa Francesco)

Decidi un breve tempo per metterti in silenzio, per gustarlo, ascoltarlo. Introduci questo tempo dicendo dentro di te: “Signore, fa’ che tacciano le mie parole perché possano risuonare le tue”, e poi rimani, senza attese, nella gratuità di chi sa attendere l’amico più caro.
 
Giuseppe Cordiano, La vocazione di Geremia, 2014, Comunità vocazionale “Il mandorlo” – Vicenza.
Cosa vedi, Geremia?
L’opera, in due pannelli, di Giuseppe Cordiano, raffigura la chiamata del giovane profeta Geremia da parte di Dio (Ger 1,4-19). A Geremia sono dati dei segni: un mandorlo e una pentola che riversa il suo contenuto, immagini che preannunciano l’azione del Signore. A Geremia è poi data una parola, gli è messa sulla bocca: di essa si deve nutrire, di essa deve crescere.
È una voce esigente quella del Pastore, spinge verso una storia che non rimane ferma, coinvolge, plasma, scomoda. Ma chiede a chi la ascolta di non temere…