La Diocesi rinnova la devozione alla Madonna di Monte Berico. La lettera del Vescovo per il nuovo Anno Pastorale

 
La Diocesi rinnova la devozione alla Madonna di Monte Berico all’inizio di un nuovo Anno pastorale. Come vuole la tradizione, fedeli, clero e religiose della comunità vicentina si ritroveranno ai piedi del monte Berico già la sera di lunedì 7 settembre. L’appuntamento è per le 20.30 alla Cappella del Cristo, la venerata immagine del Crocifisso collocata a metà dei portici che salgono al Santuario. Da lì partirà la processione guidata dal vescovo Beniamino Pizziol. Accompagnati dalla preghiera del Rosario i fedeli raggiungeranno quindi il piazzale della Vittoria dove, all’interno della Liturgia della Parola, il Vescovo presenterà e consegnerà ai fedeli la Lettera pastorale con le linee guida per il nuovo che diocesi, parrocchie, associazioni e movimenti ecclesiali si apprestano a vivere. 

 La lettera di quest’anno ha per titolo  “Testimoni della misericordia che il Signore ha avuto per noi”, ricollegandosi così immediatamente all’Anno Giubilare (Anno della Misericordia) indetto da Papa Francesco, che avrà inizio il prossimo 8 dicembre.
 
La  lettera di mons. Pizziol ha un carattere al contempo orientantivo e pragmatico per tutte le realtà della diocesi. Al suo centro è il tema del perdono,dimensione  che dovrebbe caratterizzare in modo speciale i cristiani e sulla quale ciascuno sarà chiamato a verificarsi per comprendere se effettivamente perdona e, quindi, ama. Scrive il Vescovo che “si può perdonare sempre agli altri solo nella gioiosa coscienza di aver ricevuto da Dio un perdono immensamente più grande delle colpe del proprio fratello. E, inversamente, si può chiedere perdono al Signore solo nella misura in cui si è disposti a perdonare ai nostri fratelli.” Più volte monsignor Pizziol sottolinea la necessità di imparare il perdono e di saper gioire insieme, in tutte le realtà ecclesiali, ma non solo. In particolare ne indica l’importanza nelle comunità, non solo in quelle religiose. “La fraternità non si fonda sulla pretesa della perfezione, ma si confronta con la fragilità e il peccato. Così il perdono fraterno è il frutto del lasciarsi completamente avvolgere dall’azione misericordiosa di Dio”.
 
E’ particolarmente significativo che il Vescovo si rivolga anche ai cristiani di altre confessioni e ai credenti di altre fedi, ma non solo: la lettera viene rivolta anche a quanti non credono più. Ciascuno è, infatti, responsabile di se stesso, ma anche della comunità di persone nella quale vive. Un altro aspetto che monsignor Pizziol mette in luce in modo accorato è l’aspetto della giustizia umana chiamata anch’essa a convertirsi, perché totalmente diversa da quella divina. In questo aspetto comprende l’accoglienza dei profughi, ma anche l’aiuto di chi ci è più vicino ed è più povero. Solo insieme possiamo affrontare le situazioni di povertà più gravi, ricorda il Vescovo Beniamino, che consiglia anche di rifarsi alle cosiddette sette opere di carità, elementi della fede tradizionale, oggi da riscoprire perché estremamente attuali. “Solo l’amore cambia la durezza dell’uomo, solo il perdono rinnova il cuore.” – sintetizza monsignor Pizziol.
 
Martedì 8 settembre mons. Pizziol tornerà in Basilica a Monte Berico per la Messa solenne delle ore 11 che sarà presieduta dal vescovo di origini vicentine mons. Adelio Pasqualotto, Vicario Apostolico in Ecuador. Questo vuole essere l’abbraccio diocesano al nuovo Vescovo di Napo che il Papa ha scelto tra il clero vicentino.
 
Naike Borgo
Scarica la Lettera pastorale per l’anno 2015-2016 del Vescovo Pizziol