Linee di frattura nella città: marginalità e carcere

Un convegno giovedì 10 dicembre

 
Le mura che delimitano il carcere sono il segno tangibile di separatezze nel contesto urbano, mentre mai come oggi è importante costruire ponti tra le tante parti della città.
Costruire ponti è la condizione per l’inclusione di coloro che vivono nella marginalità sociale. Persone che una volta espiata la pena, o terminato il percorso in comunità o in un centro diurno, se non aiutate a reinserirsi rischiano di ricadere nell’isolamento e nella dipendenza. 
Ma oggi costruire ponti appare più difficile che alzare muri. Richiede un supplemento di pensiero, di ascolto reciproco, di condivisione di ipotesi. 
Il convegno che si terrà giovedì 10 dicembre al Palazzo delle Opere Sociali intende essere un’occasione per capire come attivare processi di integrazione tra servizi sociali e sanitari, tra operatori delle cooperative sociali e degli enti pubblici per promuovere la salute delle persone che vivono situazioni di grave marginalità sociale. 
Ma anche per rintracciare la possibilità di costruire politiche sociali capaci di tutelare i diritti delle persone che vivono ai bordi della città. 
Al convegno verrà presentato un documento, frutto di un percorso collettivo, curato da Roberto Camarlinghi.
 
PROGRAMMA:
 
Mattina
09,00 | Apertura dei lavori
Vincenzo Balestra,
Giuseppe Chemello (SerD Ulss 6 Vicenza)
 
09,30 | Come il carcere può essere
una risorsa per la città
Pietro Buffa (Prap Emilia Romagna)
 
10,10 | Come le città possono affrontare
le disuguaglianze in un’ottica inclusiva
Aldo Bonomi (Aaster)
 
11,20 | Come il sistema dell’aiuto e cura
può integrarsi per lavorare con la marginalità
Franca Olivetti Manoukian (Studio Aps )
 
12,00 | Dibattito
 
Pomeriggio
14,30 | Tavola rotonda “Quali politiche sociali ed economiche
per costruire città inclusive”
modera Daniele Marini (Università di Padova-Cmr)
 
16,30 | Conclusioni
Francesco d’Angella (Studio Aps ),
Achille Variati (sindaco di Vicenza, delegato dell’Anci per il welfare)
 
La partecipazione è gratuita, Insieme con ma occorre registrarsi sul sito: www.animazionesociale.gruppoabele.org
 
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