Non Dalla Guerra

Volontari vicentini in Giordania per costruire la Pace

 
Zaino in spalla e via, sulle “Orme dei profughi”: per provare a capire, aiutare e poi raccontare chi, in fuga da una guerra, cerca una nuova vita. Sono partiti da Venezia con destinazione Amman, lo scorso 26 luglio, i primi 7 dei 13 ragazzi che partecipano ai due viaggi in Giordania organizzati nell’ambito del progetto “Non dalla guerra” con la collaborazione della Caritas vicentina.

Un viaggio che li porterà a vivere dieci giorni ad Al Mafraq, città di 60 mila abitanti al confine con la Siria dove in tre anni sono arrivati 150 mila profughi siriani. Qui visiteranno il secondo campo profughi più grande al mondo – lo Zaatari Camp -, incontreranno le famiglie fuggite dalla guerra e, soprattutto, daranno vita a una scuola estiva fatta di laboratori teatrali, creativi e artistici per un centinaio di bambini e ragazzi, dai 6 ai 15 anni, quasi tutti provenienti da Homs, una città rasa al suolo dalle bombe.

A guidare il viaggio umanitario – che si articolerà in due turni di dieci giorni ciascuno -, sono Giovanni, Tommaso, Matteo, Giorgio e Annalisa del progetto “Non dalla guerra”. Per quattro di loro è un ritorno sui luoghi, dove, un anno fa, hanno vissuto l’esperienza di volontariato da cui è poi nato il progetto, attraverso il quale stanno cercando di raccogliere fondi per garantire un ciclo di studi di 5 anni a una trentina di profughi siriani proprio ad Al Mafraq. «Quel viaggio è stato la scintilla che ha dato il via a un percorso in continua evoluzione – spiegano Giovanni e Tommaso -. Oggi quell’esperienza la faremo fare ad altri ragazzi. È la prima volta che torniamo: sono cambiate tante cose e tante persone sono state spostate in altri luoghi. Siamo però cambiati anche noi. Allora dal viaggio ci aspettavamo solo di riportare a casa un’esperienza personale: ora ci aspettiamo che nasca qualcosa per i ragazzi che sono con noi e per il progetto».

I 13 giovani, che nei due turni prenderanno parte al viaggio di servizio umanitario, sono stati selezionati tra una trentina di candidature e in questi mesi si sono attivati con varie iniziative per raccogliere fondi per le spese del viaggio. «Ci aspettiamo grandi cose – aggiungono ancora Giovanni e Tommaso –. Partiamo con ragazzi che hanno grandi motivazioni e credono molto in quello che andiamo a fare. Per tanti sarà la prima esperienza di volontariato e anche questo sarà un valore perché il nostro progetto vive e prende forma proprio grazie alle persone che vi partecipano. Assieme, cresciamo noi e cresce il progetto».
 
Tra i nuovi sviluppi del progetto c’è anche la realizzazione di un documentario che racconterà la vita dei profughi e le cui immagini saranno registrate in una decina di giorni dopo il 15 agosto, quando il secondo gruppo sarà tornato in Italia.
 
Nel frattempo, per chi vuole conoscere il progetto “Non dalla guerra”, fino al 30 agosto negli spazi di Forte Interrotto ad Asiago, è possibile visitare una mostra fotografica con molti scatti del viaggio in Giordania dello scorso anno.

Vincenzo Grandi
 
Articolo da La voce dei Berici di questa settimana