Padre Giovanni Schiavo presto beato

Le comunità di Sant'Urbano e Santissima Trinità in festa

 
Hanno cantato il Gloria, facendo uno “strappo” alle regole della liturgia. Ma i parrocchiani di Sant’Urbano e Santissima Trinità di Montecchio Maggiore, parrocchie della stessa unità pastorale, avevano le loro buone ragioni: primo, perché un loro conterraneo è salito agli onori degli altari; secondo, perché il religioso in questione, il Servo di Dio padre Giovanni Schiavo, nato a Sant’Urbano l’8 luglio del 1903, è il primo religioso dei Giuseppini del Murialdo ad essere beatificato, dopo il fondatore. È stata quindi una doppia festa, quella domenica: per la congregazione fondata nel 1873 da San Leonardo Murialdo e per la Chiesa Vicentina, che ha visto un altro suo figlio diventare Beato. Il “teatro” delle opere cristiane di padre Schiavo, però, non è stata la provincia Berica, ma il Brasile. Qui il Servo di Dio e prossimo Beato arrivò nel 1931. Cinque anni dopo divenne il primo Vescovo di Caxias do Sul e nel 1946 è il primo padre provinciale della neonata Provincia brasiliana della congregazione, incarico che terminerà nel 1955. Tra i suoi meriti, vi è quello di avere iniziato le Suore Murialdine di San Giuseppe in Brasile. Morì nel 1967 di tumore al fegato. Il decreto che ha riconosciuto l’autenticità del miracolo necessario per la beatificazione di padre Giovanni è stato autorizzato da Papa Francesco lo scorso primo dicembre. La notizia è stata pubblicata il giorno successivo nel bollettino della Santa Sede. Il decreto sul riconoscimento delle virtù eroiche, era stato promulgato esattamente un anno fa. Il miracolo passato all’esame della Congregazione dei Santi è avvenuto nel 1997. Riguarda il caso di Juvelino Cara. Ricoverato d’urgenza all’Ospedale Saúde di Caxias do Sul per forti dolori addominali, gli venne diagnosticata una trombosi venosa mesenterica superiore acuta, con coinvolgimento di tutto l’intestino tenue. Venne quindi deciso di rinunciare all’intervento e di accompagnare alla morte il paziente, trasportandolo in terapia intensiva. A quel punto, la moglie di Juvelino strinse con forza un santino di padre Giovanni Schiavo e l’invocò perché lo guarisse. Appena entrato in reparto, Juvelino mostrò segni di ripresa: sette giorni e mezzo dopo, fu dimesso senza problemi. A Sant’Urbano, il 28 e 29 gennaio prossimi verranno ricordati i 50 anni dalla morte di padre Schiavo, che verrà beatificato in Brasile. La sua tomba si trova nel piccolo cimitero delle Suore Murialdine a Fazenda Souza.Andrea Frison