Sabato 6 maggio in Cattedrale la veglia vocazionale dei giovani

Durante la preghiera anche il rito di ammissione dei candidati al Diaconato e Presbiterato

 

Sarà la figura di Nicodemo ad accompagnare la veglia vocazionale per i giovani, in programma nella Cattedrale di Vicenza sabato 6 maggio, alle 20.30.Una veglia che porta il titolo della 54a Giornata Mondiale per le Vocazioni “Alzati, va’ e non temere” e che fa riferimento a Nicodemo, un uomo che parte nella notte per andare incontro a Gesù, portando quelle certezze che vengono successivamente messe in forte discussione dall’incontro stesso con il Signore. Un incontro da cui scaturisce un percorso di conversione. Tre saranno i passaggi che verranno ripresi durante la veglia preparata dal servizio di pastorale giovanile della Diocesi e dal Centro Diocesano per le Vocazioni, e celebrata dal vescovo, mons. Beniamino Pizziol. Un primo momento, ripreso dal capitolo 3 del Vangelo di Giovanni, relativo alla rinascita dall’alto, a quell’“alzati” e a quel mettersi in cammino di notte. Il secondo passaggio si rifà al momento in cui Nicodemo prende le difese di Gesù di fronte ai Farisei che lo vogliono mettere a morte e il terzo passaggio, infine, vede Nicodemo al sepolcro di Gesù, accanto a Giuseppe d’Arimatea.«È un uomo che dall’incontro con il Signore si spende poi fino alla fine. Questo diventa anche il paradigma per un giovane in ricerca vocazionale – spiega don Gianni Magrin della pastorale per le Vocazioni -: l’incontro con Gesù vissuto da un ragazzo porta a vita nuova, a rigenerarsi». Allora questo incontro diventa appello ad alzarsi, ad andare e non temere. All’interno della veglia, oltre a celebrare la 31a giornata Mondiale della Gioventù e la 54a Giornata Mondiale per le Vocazioni, c’è il rito di ammissione dei seminaristi al diaconato e al presbiterato, la presentazione dell’impegno dei giovani del cammino Sichem con il saluto del Vescovo e la consegna, da parte della pastorale giovanile, della IX Beatitudine elaborata dalle varie comunità educanti della Diocesi. Ogni anno, infatti, la pastorale giovanile propone ai gruppi di educatori, siano essi capi scout, animatori,… un laboratorio di fede per lavorare su determinati temi: le beatitudini quest’anno. Ai giovani in questione è stato chiesto un lavoro di approfondimento sul testo delle beatitudini e la successiva elaborazione della nona beatitudine che, in un momento della veglia, verrà consegnata nelle mani del vescovo. Sempre in questa occasione mons. Pizziol parlerà del Sinodo relativo a giovani, fede e discernimento vocazionale che dal 2018, come Chiesa universale, i vescovi prenderanno in considerazione.

Margherita Grotto