Santa Famiglia

 
 
 
Santa Famiglia: 29 Dicembre 2019 – Scarica le pagine del sussudio  ALLA TUA PRESENZA SIGNORE
Signore, quando ci fermiamo di fronte a Te, nasce il desiderio di ringraziarti per averci dato l’amore. Ci hai pensato insieme e ci hai amati così, l’uno accanto all’altro.
Il nostro amore è nato dal tuo, immenso, infinito. Che esso resti sempre espressione genuina del Tuo, senza che il gusto intenso di sentirsi vicini attenui il sapore della Tua presenza fra noi, e senza che il reciproco godimento delle cose belle che sono in noi ci allontani dal fascino della Tua amicizia.
Se per errore o per un malinteso affetto un giorno ci allontanassimo da Te, fa’ che il vuoto e lo squallore esasperanti della Tua assenza ci scuotano profondamente e ci riportino alla ricerca immediata del Tuo volto.

 
ASCOLTIAMO LA TUA PAROLA
 
+ Dalla lettera ai Colossesi (Col 3, 12-15)
Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro.
Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto.
E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo.
E rendete grazie!
 

DI FRONTE A QUESTA PAROLA MI CHIEDO…
..certo siamo amati, ma santi?
“Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere…questa è la santità “della porta accanto”, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio…” (Papa Francesco, Gaudete et exsultate n. 7)

Testimonianza:
L’ho incontrata e ho chiesto come stavano, lei e sua figlia appena tornate dall’ospedale: “Bene dai, grazie al Signore tutto è andato bene. Il chirurgo è stato bravo. Ero preoccupata ma ora va meglio. Sai , quando siamo tornate in reparto ero un po’ tesa e cercavo pace. In camera con noi ho trovato un bambino di un anno con la mamma. Piangeva e urlava continuamente. Fra me e me mi lamentavo “Come è possibile lasciare una bimba di pochi mesi, appena operata al cranio, in una stanza senza pace?” Ho cercato di calmarmi e di pregare; la pace di Cristo, il suo Spirito mi hanno illuminata: se questo bimbo è qui accanto a noi, un motivo ci sarà. Ho incontrato gli occhi di sua madre e la sua disperazione. Mi sono avvicinata a lei e le ho chiesto come si chiamava. Abbiamo iniziato a parlare ed è nata intimità. Ci siamo confidate e sostenute a vicenda. Abbiamo parlato delle nostre preoccupazioni, delle nostre speranze e della nostra fede. Quanta ricchezza Signore! Grazie, grazie per avermela fatta incontrare…” E ringrazio anch’io il Padre per avermi donato questa testimonianza di sentimenti di tenerezza e fede.
(Stefania e Stefano) 

BENEDICI SIGNORE IL NOSTRO PASTO

Ti ringraziamo, Signore,
di essere riuniti attorno a questa tavola:
dà a ogni famiglia la gioia
di essere unita nella pace.