Quasi il 30% dei detenuti nella Casa Circondariale di Vicenza, per esempio, ha problematiche di alcol e tossicodipendenza.
Qui, inoltre, il sovraffollamento ha un tasso tra i più elevati in Europa, con una media di 330 persone a fronte di una capienza di 146 posti.
In questa situazione sarebbe importante far sì che la detenzione non sia per loro solo punizione, ma occasione di cura.
Si pongono allora le questioni di come tutelare il diritto alla salute in carcere, di come trasformare il periodo di pena in occasione di cura e di come creare nuovi luoghi di recupero, riabilitazione, riscatto.
Su questo si rifletterà nel Seminario “La città dentro, la città fuori: prove di dialogo” che si terrà venerdì 14 febbraio 2014, dalle ore 14.00 alle 18.00, nel Palazzo delle Opere Sociali di Vicenza, in Piazza Duomo.
Promosso dal Servizio per le Tossicodipendenze e l’Alcologia (Ser.T.) dell’Ulss 6 di Vicenza e dalla rivista “Animazione Sociale”, vedrà la presenza di operatori ed esperti del settore. L’incontro – a partecipazione gratuita – è aperto a tutti gli interessati.
Nell’occasione sarà consegnato un documento prodotto dal Ser.T sulle esperienze riabilitative per detenuti tossicodipendenti nella Casa Circondariale di Vicenza.
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GLI INTERVENTI IN PROGRAMMA AL SEMINARIO
Perché un documento del Ser.T sul carcere? – Giuseppe Chemello, Responsabile U.O. Ser.T – Carcere di Vicenza
Monica de Bortoli, Associazione culturale Pro.E-ducere
Saloua Ghirjbi, Unione Immigrati di Vicenza
MODERATORE: Francesco d’Angella, Studio Aps di Milano