Gli eventi atmosferici, che provocano danni agli immobili, si stanno intensificando.
Rilevo che le parrocchie che, sfortunatamente, li subiscono, non infrequentemente, incaricano un professionista di descrivere i danni e di segnalare anche un ipotetico costo per le riparazioni ecc.
Noto che , non infrequentemente, i professionisti (non tutti!) animati da un concetto non condivisibile di “buona volontà” o di “prendiamo la palla al balzo”, inseriscono, con faciloneria, anche lavori o interventi, talora restauri, che non dipendono per nulla dall’evento atmosferico, ma sono richiesti da manutenzioni ordinarie e/o straordinarie non effettuate o, per vari motivi, rinviate. Un secondo comportamento dovuto a “buona volontà” non condivisibile, sono frequenti integrazioni alla prima denuncia di sinistro. Si dà il caso che ci sono state prime denunce per alcune migliaia di € e seconde denunce integrative per decine di migliaia di €. Che si notino prima e subito le piccole magagne e, dopo settimane, altre di ben maggiore portata mi obbliga ad una conclusione evidente ed obbligatoria, che è esplicita anche se mi astengo dal descriverla.
Le Parrocchie sappiano che questi comportamenti rallentano moltissimo i risarcimenti assicurativi senza contare la “nomea” che ne può seguire e che tra gli enti ecclesiastici (almeno quelli modesti) non deve avere cittadinanza. 17/12/2020
Rilevo che le parrocchie che, sfortunatamente, li subiscono, non infrequentemente, incaricano un professionista di descrivere i danni e di segnalare anche un ipotetico costo per le riparazioni ecc.
Noto che , non infrequentemente, i professionisti (non tutti!) animati da un concetto non condivisibile di “buona volontà” o di “prendiamo la palla al balzo”, inseriscono, con faciloneria, anche lavori o interventi, talora restauri, che non dipendono per nulla dall’evento atmosferico, ma sono richiesti da manutenzioni ordinarie e/o straordinarie non effettuate o, per vari motivi, rinviate. Un secondo comportamento dovuto a “buona volontà” non condivisibile, sono frequenti integrazioni alla prima denuncia di sinistro. Si dà il caso che ci sono state prime denunce per alcune migliaia di € e seconde denunce integrative per decine di migliaia di €. Che si notino prima e subito le piccole magagne e, dopo settimane, altre di ben maggiore portata mi obbliga ad una conclusione evidente ed obbligatoria, che è esplicita anche se mi astengo dal descriverla.
Le Parrocchie sappiano che questi comportamenti rallentano moltissimo i risarcimenti assicurativi senza contare la “nomea” che ne può seguire e che tra gli enti ecclesiastici (almeno quelli modesti) non deve avere cittadinanza. 17/12/2020
adeto alla presentazione delle pratiche delle parrocchie: Francesco Peruzzi.