“Villaggio: incontro di volti”.

Don Gastaldello presenta il libro nella sede della Cooperativa Insieme di Vicenza

 
«Scambia saperi, scambia servizi: scambiando impari e coltivi relazioni significative». E’ il primo impegno del decalogo della Scuola del Villaggio alla cui esperienza quasi trentennale si ispira il libro “Villaggio: incontro di volti”, che sarà presentato sabato 30 novembre 2013, alle ore 17.00, nella sede della Cooperativa Sociale Insieme, in via Dalla Scola n. 255 a Vicenza.

Sarà in particolare don Gabriele Gastaldello, curatore del volume e anima della Scuola del Villaggio, a illustrare i tratti principali d questa pubblicazione concepita innanzitutto come “strumento maneggevole e tascabile”.

Con le parole di Paulo Freire, don Gabriele ricorda che “non ci sono gli ignoranti assoluti e nemmeno i saggi assoluti”, per questo è importante lo scambio. Il libro, perciò, è frutto di una scrittura collettiva, secondo la Scuola di Barbiana, e offre una varietà di argomenti che possono aiutare il lettore a “diventare maggiormente maestro, medico, psicologo, filosofo” di sé stesso. Infatti, ricorda don Gastaldello, in un tempo in cui n nome di una assoluta specializzazione i saperi tendono a frammentarsi e separarsi sempre di più, è invece importante farli “camminare insieme”. E, rivolgendosi direttamente al lettore, non fa sconti: «Tocca a te unirli e farli tuoi». Il libro, perciò, viene in aiuto offrendo contenuti e metodi per uno stile di vita improntato sulla “cittadinanza attiva-creativa”.

«E’ un mazzo di fiori che viene incontro al desiderio di apprendere e condividere – spiega don Gastaldello parlando di “Villaggio: incontro di volti” -. Si articola in sei parti: Vilaggio: scambia saperi, apri sentieri; Identità: volto, persona, coscienza; Comunicare, facilitare, conciliare; Stili d vita e impegni sociali; Parole guida, parole amiche, parole rifugio; Filosofia: amore per la sapienza».

Lo si può leggere in tanti modi: «Dando uno sguardo svelto all’introduzione e all’indice, oppure saltellando tra le pagine con curiosità, o, ancora, spizzicando qua e là fino a quando si trovano pensieri che piacciono e l’interesse si accende».

Insomma, «questo libro è una borsa di attrezzi per un lavoro che deve continuare nell’intimità di ciascuno, ma che poi va condiviso», perché «il piacere di leggere allarga il dialogo con  pensieri e dispone a comunicarli».