BREVE MEDITAZIONE nella VEGLIA PER I MISSIONARI MARTIRI Santuario di Monte Berico, 24 marzo 2025

BREVE MEDITAZIONE nella VEGLIA PER I MISSIONARI MARTIRI

Santuario di Monte Berico, 24 marzo 2025

Testo biblico: Mc 4,35-41

Aveva insegnato ai suoi discepoli che la Parola di Dio è come un seme che viene sparso con abbondanza anche se alla fatica del seminatore non corrisponde un risultato uguale per tutti i terreni, cioè in tutti i discepoli. Alcuni semi vengono rapiti subito da Satana, altri benché accolti con gioia non trovano radici nel loro cuore, altri semi vengono travolti dalle preoccupazioni soprattutto dal fascino della ricchezza perciò appena spuntate quelle piantine vengono soffocate, infine altri giungono a maturazione e portano frutto.

La spiegazione era chiara! Ma poi il Maestro aveva insistito sulla forza che quella Parola sprigiona, perché il regno di Dio è come un seme gettato sul terreno da un uomo, dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

C’è di che essere un po’ disorientati: dipende da noi, da come accogliamo quella Parola, o dalla potenza della Parola stessa.

Il Maestro, però, insisteva con un altro esempio. Era difficile vederlo, ma esisteva! Un granello di senape è tanto piccolo. Aveva paragonato il regno di Dio a quel seme, spiegando che quella piccolezza non è un impedimento alla possibilità di crescere come pianta. Nell’orto nel quale si coltivano tutte piante basse, la senape svetta tanto da accogliere anche il nido di qualche volatile.

Alcune cose le avevano capite. Avevano aderito al Suo invito: venite, vi farò diventare pescatori di uomini. Si fidavano di Lui. Eppure c’erano anche tante incertezze nella mente e nel cuore: come può trovare radici in noi la Parola di Dio? – si chiedevano l’un l’altro! La stessa comunità cui è destinato il vangelo di Marco, è una comunità provata da persecuzione a causa della propria adesione al Dio di Gesù. È possibile che Gesù dorma tranquillo mentre la sua comunità è in pericolo?

Ad Haiti si occupavano di una scuola con 450 bambini, due chiese ed un orfanatrofio: sono stati uccisi a metà giugno dell’anno scorso, Natalie e Davy Lloyd, cristiani evangelici giovani sposi di 21 e 23 anni. In una terra colpita da uragani e terremoti anche la violenza di bande armate colpisce uomini, donne e bambini innocenti. Perché dormi Signore? Perché non intervieni?

Sono anche nostre le domande che i discepoli impauriti dalla tempesta che mette in pericolo la loro vita. E Gesù che cosa fa?

Innanzitutto compie un gesto per sottolineare la potenza della sua Parola, della sua Presenza divina in mezzo agli uomini.

E poi interpella la reale fiducia dei suoi discepoli! Accogliere la sua Paola, significa “avvertire” la Sua presenza viva, è Lui la Parola vivente del Padre. E con Lui, anche se le difficoltà sono grandi uno che si ha fiducia in Lui sente la sua compagnia ed è al sicuro.

Il nostro Papa ci invita a riflettere come nel martirio l’unione fra i cristiani sia già realizzata!”, sottolinea la missionaria Maddalena Boschetti. “Questi fratelli evangelici, sono nel mio cuore dei martiri, come suor Luisa Dell’Orto o Suor Isa Sola, e sono luce per aiutarci a vedere il martirio dei tanti fratelli e sorelle haitiani che continua nell’indifferenza”. Nel clima di violenza, tuttavia, i martiri ispirano “il coraggio della fede nel Signore della Vita, che ci invita a non aver paura, a sperare e a dare speranza, e a diventare chicchi di grano che caduti a terra, danno in Lui, frutti di Vita per tutti”.

+ Vescovo Giuliano