Per una nuova stagione dell’evangelizzazione e della catechesi

Il Vescovo Beniamino Pizziol ai catechisti e alle catechiste della Diocesi di Vicenza

    
Carissime catechiste, carissimi catechisti,
pace e gioia nel Signore Gesù, unico nostro Maestro!

In occasione della felice ricorrenza dei 90 anni dell’Ufficio per l’evangelizzazione e la catechesi, istituito dal Vescovo Ferdinando Rodolfi, desidero raggiungervi personalmente, rivolgervi il mio saluto, dirvi la mia gratitudine per quello che siete e per quanto fate nella nostra Chiesa particolare.
      
Nel corso della mia visita pastorale ho modo di incontrarvi, di conoscervi meglio, di stare con i ragazzi della catechesi e constatare come germoglia il seme del Vangelo (cfr. Mt 13,3-23. 31-32) che seminate tra gli adulti e le famiglie, tra i giovani e i fanciulli, con le opere e l’annuncio. So, dalla recente indagine diocesana, che siete ancora numerose/i: ringraziamo Dio. Vi incoraggio a proseguire con entusiasmo, fedeltà e speranza in questo ministero indispensabile e prezioso per la vita delle nostre comunità, ministero che non può mancare in ogni parrocchia o Unità Pastorale.
      
Desidero condividere con voi alcuni spunti di riflessione, che poi potrete sviluppare nei vostri incontri periodici di formazione, in sintonia con l’esortazione di papa Francesco “
Evangelii gaudium” (2013) e con il documento, approvato a maggio dall’Assemblea dei Vescovi italiani, “Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia” (2014).

1. AMATE LA CHIESA, di cui siete membra vive, scelte e inviate per il ministero catechistico (cfr. Lc 10,1-16). La Chiesa in missione è la casa della misericordia, della gioia e della fraternità, come ci ripete papa Francesco. Voi costituite per molti ragazzi e adulti, la porta d’ingresso nella comunità ecclesiale, dove si viene per incontrare Cristo Gesù e fare esperienza di Lui. Siate sale (cf. Mt 5,13) di saggezza evangelica e lievito (cfr. Mt 13,33) per far crescere la Chiesa con la vostra testimonianza coerente e forte nel seguire il Signore Gesù.

2. COLLABORATE CON LE FAMIGLIE E I GENITORI. Sono loro i primi educatori e responsabili della fede dei loro figli (cfr. 2Tm 1,5)! Essi dimostrano fiducia in voi affidandovi i ragazzi per completare il cammino di fede con l’iniziazione cristiana in parrocchia. Per quanto vi è possibile, incontrateli periodicamente, teneteli informati e visitateli nelle loro case, proponete – nelle forme e modalità più opportune e in aiuto ai vostri presbiteri – un itinerario di fede con e tra loro. Siate luce (cfr. Mt 5,14), conforto, sostegno per loro nel compito educativo.

3. DATE APPLICAZIONE ALLA MIA NOTA CATECHISTICO-PASTORALE “GENERARE ALLA VITA DI FEDE”. So che l’avete accolta seriamente e vi ringrazio di cuore. Cominciate a compiere i primi passi per attuarla: lavorando insieme tra voi, in rete tra parrocchie vicine, in Vicariato, senza fretta o troppi timori. Papa Francesco ci incoraggia ad “osare” (EG n° 24) e “a non attardarci ancora su una pastorale di conservazione – di fatto generica, dispersiva, frammentata e poco influente – per assumere, invece, una pastorale che faccia perno sull’essenziale” (Discorso all’ Assemblea della CEI, 19 maggio 2014).
La Nota, in linea con i nuovi Orientamenti CEI per la catechesi, vi offre un orizzonte e delle mete precise per rinnovare il volto delle nostre comunità, dagli adulti agli itinerari di iniziazione alla vita cristiana con le nuove generazioni. La Nota indica l’orizzonte comune verso cui tutti camminare nella comunione fraterna che caratterizza i figli di Dio; ciò non toglie che siano possibili, anzi auspicabili, percorsi differenziati che tengano conto delle forze disponibili, dei tempi necessari perché maturino le convinzioni, delle peculiarità e dei cammini già compiuti da ogni singola parrocchia.


4. STRINGETE NEL TERRITORIO ALLEANZE EDUCATIVE. Per non isolare la catechesi dalla vita sociale e pastorale, per far crescere armoniosamente le persone in formazione, è necessario avviare e stabilire momenti di incontro e di collaborazione tra quanti, nel territorio, si impegnano nel campo dell’educazione: docenti, insegnanti di religione, animatori dello sport, del tempo libero, dell’AC, di movimenti ecclesiali, scout… Cercate di fare voi il primo passo, in accordo con i vostri sacerdoti, in modo che in ogni parrocchia o Unità pastorale non manchi una comunità, un gruppo educativo solido e nutrito.
 
5. COLTIVATE LA VOSTRA FORMAZIONE MINISTERIALE. Per vivere intensamente il vostro ministero, nel contesto odierno, non bastano la buona volontà e la disponibilità; è necessaria una formazione iniziale e permanente. Non ci si improvvisa catechista, ma lo si diviene! Ci vogliono – per fare catechesi – mente, cuore, mani… occorre acquisire esperienza e competenza. Dal gruppo dei catechisti in parrocchia, ai momenti formativi e ai corsi zonali, vicariali o diocesani… le proposte e gli stimoli non mancano, con attenzione all’essere, al sapere, al saper fare, al saper far fare, al saper stare con. Bisogna donarsi dei tempi e trovare occasioni per curare la propria preparazione ministeriale, nei contenuti e nei metodi, nella spiritualità e nell’animazione.

Esprimo gratitudine e stima ai Responsabili dell’Ufficio per l’evangelizzazione e la catechesi che, annualmente, predispongono una proposta con una varietà di corsi e di iniziative formative per voi, per qualificare meglio il vostro servizio.
      
Così, con il vostro generoso e qualificato servizio, rinnoverete la prassi dell’iniziazione cristiana e i percorsi per formare adulti credenti nella nostra amata terra in una nuova stagione dell’evangelizzazione e della catechesi in Italia.
      
Vi assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera, perché lo Spirito del Signore vi guidi nel ministero catechistico con i doni del consiglio, della fortezza e della sapienza (cfr. Is 11,2).
      
Vi affido all’intercessione della Beata Mamma Rosa, patrona – dal 2009 – dei catechisti vicentini.
      
† Beniamino Pizziol
Vescovo
Vicenza, 8 settembre 2014
Natività di Maria Vergine
 

 
 
 
08/09/2014