Celebrazioni natalizie e chiusura diocesana del Giubileo della Speranza

Celebrazioni natalizie e chiusura diocesana del Giubileo della Speranza

Nei prossimi giorni le celebrazioni per la comunità diocesana saranno caratterizzate da molti appuntamenti che ripercorrono il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio.

«Celebrare significa rivivere un incontro che genera nuova vita – ha detto mons. Brugnotto –. Nel cuore di questo Natale risuona una parola antica e sempre nuova: “Un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato” (Is 9,5). Non è soltanto un annuncio da ascoltare: è una realtà da accogliere. Dio non ha scelto di manifestarsi con la forza, con l’imponenza o con il clamore. Dio ha scelto la via della nascita, della fragilità, della fiducia consegnata alle braccia di una madre e alla custodia di una famiglia. Dio ci visita così: come dono».

Il vescovo Giuliano presiederà la Messa della notte di Natale il prossimo 24 dicembre alle 22.30 in Cattedrale, mentre il giorno di Natale la Messa presieduta dal Vescovo sarà alle 10.30 e i Vespri alle ore 18.

Domenica 28 dicembre sempre in Cattedrale mons. Brugnotto presiederà alle 15.30 la Messa di chiusura del Giubileo della Speranza, aperto lo scorso anno da Papa Francesco per tutta la Chiesa universale.

«Il Giubileo della Speranza si chiude, ma non per questo dobbiamo smettere di essere pellegrini speranza – ha aggiunto il vescovo di Vicenza. Con la celebrazione conclusiva dell’Anno Santo esprimeremo tutta la nostra gratitudine a Dio per le grazie ricevute nel Giubileo».

Nella domenica dopo Natale, che quest’anno coincide con la giornata di chiusura del Giubileo della Speranza, si ricorda la santa Famiglia di Nazareth. A livello diocesano ricorre anche la giornata del ministrante, tradizione ormai consolidata da molti anni. Alla Messa del 28 dicembre in Cattedrale sono invitati tutti i Ministranti della diocesi che vivranno anche diverse attività “Alla scoperta della Speranza” in 20 realtà significative della città (caritative, culturali, di accoglienza…). Queste esperienze avranno il loro culmine nella narrazione che i ragazzi condivideranno nell’omelia.

Alla Messa di apertura del Giubileo della Speranza lo scorso 29 dicembre 2024 erano presenti circa 700 Ministranti, senza contare educatori e genitori.

Subito dopo l’omelia, il coro della Cattedrale, diretto dal Maestro Massimo Donadello, canterà il Dona nobis pacem, ultimo numero della Messa in si minore BWV  232 di Johann Sebastian Bach. La Messa è stata scritta a più riprese lungo la vita del compositore di fede luterana, tra il 1724 e il 1749, un anno prima della sua morte. La composizione, nella sua interezza, risulta costituita da un insieme di brani nuovi e brani già utilizzati lungo la sua attività compositiva in altre opere, soprattutto Cantate. Il progetto della “Messa cattolica” di Bach evocherà da un lato una lunga invocazione di pace per il mondo e dall’altro esprimerà i nuovi passi del cammino ecumenico a 1700 anni dal Concilio di Nicea.

L’anno civile 2025 si chiuderà con la celebrazione dei vespri ed il canto del “Te Deum” alle 17.30 sempre in Cattedrale. Si tratta di una preghiera di ringraziamento per l’anno vissuto e, come da tradizione, saranno ripercorsi i principali fatti accaduti a livello locale e mondiale, civile e religioso.

Il 2026 inizierà con la Celebrazione Eucaristica alle 18.00 al santuario di Monte Berico per affidare alla Vergine Santa il nuovo anno. La liturgia si aprirà con il canto del “Veni creator” per invocare il dono dello Spirito Santo nel tempo nuovo che si apre.