Daniele Marini alla Scuola del Lunedì: “Possiamo costruire una economia dal volto umano?”

 
Il 28 ottobre 2013, la terza lezione della Scuola del Lunedì sul tema “Una economia dal volto umano” è stata tenuta dal professor Daniele Marini, direttore della Fondazione Nord Est di Venezia e docente di Sociologia dell’educazione all’Università di Padova.

«Siamo in una fase di cambiamento epocale ha esordito -. Non ce ne rendiamo conto perché ci siamo immersi. Eppure basterebbe uno sguardo distaccato per capire che la sua portata è uguale a quella che ha caratterizzato il passaggio dall’economia rurale a quella industriale, con grandissime conseguenze non solo sul piano produttivo e tecnologico, ma anche sociale, culturale, ambientale…».

Ovviamente ciò comporta problemi e rischi – ha detto Daniele Marini -, ma anche opportunità, perché le fasi di cambiamento sono occasione di riprogettazione. In questo contesto, dunque, è importante chiedersi: possiamo costruire una economia dal volto umano?

Il professor Marini ha quindi ricordato le cause dell’attuale crisi, che, seppure nata con la caduta della Lehman Brothers il 12 settembre 2008, va analizzata nell’evoluzione del sistema capitalistico.

Il capitalismo delle origini è quello del risparmio, cioè del differimento temporale del consumo (attraverso il risparmio, si acquisiva la capacità di accedere all’acquisto di beni durevoli, per esempio la casa). Poi è emerso un altro tipo di capitalismo, quello di consumo e di debito, cioè la possibilità di soddisfare immediatamente i bisogni, dilazionando il pagamento in un tempo successivo.

Questi due tipi di capitalismo entrano in conflitto quando, in termini di denaro reale, l’ammontare globale del debito sopravanza l’ammontare globale del risparmio.

Due le conseguenze: una sui soggetti, per i quali diventa più importante accedere a un bene piuttosto che possederlo