Diario della GMG /2 – Lisbona 2023

“Rise Up". È l’ora di andare controcorrente.

Lisbona, 2 agosto 2023

«Gesù ci invita a non preoccuparci per liberarci dalla paura di non avere abbastanza. È questa paura che ci fa assumere un atteggiamento predatorio nei confronti del mondo: prendere e consumare pensando solo a noi stessi».

Seconda giornata di GMG a Lisbona per i giovani della Diocesi di Vicenza e seconda mattina di “Rise Up”, il momento mattutino di confronto e di riflessione nella parrocchia di Sant’Eugenio assieme ai giovani di Forlì e di altre parti d’Italia.

A guidare la riflessione è il Vescovo Giuliano, commentando il passaggio del Vangelo di Matteo in cui si legge: “Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono ne raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre… Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro”.

Il cielo è nuvoloso, il vento non cessa di soffiare e il parco che si apre di fronte alla chiesa portoghese è una cornice splendida di alti alberi e cespugli fioriti.

«Lo sguardo che ci propone Gesù è quello di Dio: non predatorio ma che si lascia stupire. Allora posso vivere libero dalla paura che tende a farmi preoccupare solo di me stesso».

La domanda consegnata ai giovani è: quali scelte compiere per andare controcorrente e assumere questo sguardo di stupore sul creato?

Ciascuno riflette e risponde, le riflessione si raccolgono in una pagina padlet: canzoni, riflessioni, immagini, riassumibili nel desiderio di incontrare gli altri autenticamente, senza pregiudizi.

Il Vescovo rilancia: «Ascoltiamo il grido dei poveri. È quello che ti cambia la vita».

Festa e pace vanno di pari passo. Basta crederci.

C’è voglia di far festa, e mercoledì sera i vicentini l’hanno buttata fuori tutta.

L’occasione è stata la festa dei circa 65mila giovani italiani arrivati a Lisbona da tutte le Diocesi della penisola per partecipare alla GMG.

L’appuntamento era ad Algés, con vista sull’oceano Atlantico, a circa mezz’ora a piedi dalla torre di Belem.

Musica e balli hanno subito coinvolto il pubblico, per poi lasciare spazio all’evento trasmesso in diretta su Tv 2000, con ospiti e testimonianze.

Ma appena la musica tornava a prendersi la scena, tutti erano pronti per saltare in piedi con le braccia verso il cielo.

Gabriel, un giovane vicentino, è stato intervistato dalla troupe di Tv 2000. Ballava sventolando una bandiera della pace. «Perché lo fai?» gli ha chiesto il giornalista. «Beh, perché ci credo veramente».

Niente di più semplice.

Andrea Frison, La Voce dei Berici