Il Vescovo ai detenuti: “Dio vuole per tutti una vita generativa”

Giovedì 19 dicembre la celebrazione in carcere

Giovedì 19 dicembre il vescovo Giuliano ha presieduto la Messa nella casa circondariale di Vicenza “Filippo Del Papa”. Hanno concelebrato don Gigi Maistrello, cappellano del carcere, e padre Hiagi Motofaga, missionario verbita che presta servizio nella stessa struttura.

Erano presenti una sessantina di detenuti, oltre che una cinquantina tra volontari, dipendenti e collaboratori del carcere. L’animazione liturgica è stata affidata al coro di san Pio X di Vicenza, presente con una decina tra cantori e musicisti.

 

Il Vescovo ha ringraziato i volontari presenti ricordando che sono un ponte tra la realtà carceraria e l’esterno e che il loro servizio è particolarmente prezioso.

Mons. Brugnotto ha iniziato l’omelia sottolineando la pluralità di provenienze presenti tanto da rappresentare tutto il mondo, per poi aggiungere una riflessione sul vangelo odierno che ha come protagonista Zaccaria, padre di Giovanni Battista, che ha faticato a credere alla promessa di un figlio vista l’età avanzata. “La nostra reazione davanti alle promesse di Dio è spesso di non crederci, come Zaccaria. Significa che noi crediamo più ai disastri che combiniamo che alle possibilità di riscatto per la nostra vita. Dio crede invece molto più di noi che la nostra vita possa essere davvero buona con delle scelte che la cambiano in positivo”, ha spiegato il vescovo Giuliano, prima di sottolineare che le situazioni vissute sono il luogo nel quale sperare in una vita buona perché “Dio vuole per noi una vita sempre generativa, che non distrugge, ma che genera sempre”.

 

Nel corso della Messa il vescovo ha anche spiegato la presenza della copia della Madonna di monte Berico in carcere, fortemente voluta da lui perché Maria ha creduto alle promesse di Dio, si è resa disponibile e va per questo considerata “una stella di speranza”. La copia della statua è stata portata in tutte le parrocchie della diocesi nei mesi scorsi come preparazione al giubileo che la Chiesa vicentina vivrà nel 2026.

Al termine della celebrazione mons. Brugnotto ha anche ricordato che per il Giubileo ordinario del 2025 che verrà aperto il prossimo 24 dicembre, tra i segni di speranza suggeriti dal Pontefice vi sono anche richieste di maggiori attenzioni a chi vive in carcere, come la realizzazione di progetti che promuovano la vita.

 

La direttrice della casa circondariale, dott.ssa Luciana Traetta, ha augurato a tutti i presenti di “poter fare sempre meglio nel 2025” prima di leggere una citazione di papa Francesco che ricorda l’amore di Dio per ogni persona.

Dopo la celebrazione, la band musicale “Margine” di Pesaro ha suonato dal vivo per i detenuti presenti fino al “Pranzo d’Amore” realizzato da Caterina Rossi, chef del ristorante “Alla pergola da Piero”. “Si tratta di un’iniziativa realizzata in circa 40 carceri italiane oggi alla quale anche noi abbiamo voluto partecipare. Siamo l’unico carcere del Veneto in questa occasione e speriamo che l’esperienza si possa ripetere”, ha spiegato la dott.ssa Traetta.