Giovedì 28 ottobre prossimo si tiene a Vicenza l’incontro cristiano-islamico sul tema “L’uomo responsabile della terra”.
A differenza degli scorsi anni la manifestazione è ospitata dai cristiani nel chiostro di S. Lorenzo, con inizio alle ore 20,45 ed ingresso da piazza S. Lorenzo, 4.
Nel programma si alternano riflessioni islamiche e cristiane, testimonianze, interventi finalizzati a ridestare la responsabilità di un pianeta surriscaldato e sempre più inquinato. Da più parti si ritiene che il tempo è ormai scaduto e soltanto un’azione collettiva può in parte salvarci da una catastrofe annunciata.
Perché l’incontro cristiano-islamico ha assunto a tema l’ecologia? Si ritiene che una soluzione possa essere trovata solo a partire da una assunzione collettiva di responsabilità e che, come osserva Hans Kung, solo le religioni possono motivare le coscienze.
L’incontro cristiano-islamico ha le sue origini dopo l’attentato alle Torri Gemelle di New York dell’11 settembre 2001. In quei giorni molti videro l’acuirsi inarrestabile della contrapposizione nel mondo fra cristiani e musulmani, in quella guerra di civiltà ipotizzata da Samuel P. Huntington. Fu allora che un gruppo di persone ebbe il coraggio di contrapporre allo scontro di civiltà il dialogo.
Nacque così una iniziativa che si estese a livello internazionale a partire dal basso di dialogo cristiano islamico e che si decise fosse celebrata il 27 ottobre di ogni anno per ricordare l’incontro di preghiera di Assisi per la pace indetta da Giovanni Paolo II. Quest’anno ‘iniziativa compie vent’anni e purtroppo registra la recente morte di colui che ne fu l’animatore Giovanni Sarubbi. Essa però ormai è una ricorrenza affermata. Lo stesso ufficio nazionale della Conferenza Episcopale italiana l’ha assunta come propria.
Nell’incontro quest’anno di Vicenza le riflessioni introduttive sono presentata dal predicatore islamico Lemkhannet Abderrazak e dalla già responsabile nazionale Scout Agesci Barbara Battilana. Le conclusioni sono riservate a mons. Giuseppe Dal Ferro delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo e al dott. Aarif Elgalal, iman di Vicenza.
Promotori dell’iniziativa sono il Centro culturale islamico Ettawba, la Diocesi di Vicenza con l’adesione del consiglio provinciale islamico, del Centro ecumenico Eugenio IV, della Chiesa metodista di Vicenza, degli uffici Migrantes e Caritas, dell’Azione Cattolica vicentina, di “Presenza donna” e dello CO.RE.IS italiana.