Menzione speciale al premio La Fonte per il Vescovo Giuliano

La consegna il 20 ottobre al Collegio vescovile Pio X di Treviso

L’I care di don Milani mi è stato trasmesso qui. Ho avvertito l’attenzione al cammino personale e nello stesso tempo una grande professionalità che ci faceva piacere le materie di studio. Una scuola impegnativa, dove si veniva volentieri”. Il Vescovo Brugnotto, ricevendo nella mattinata del 20 ottobre la menzione speciale al premio La Fonte New Century del Collegio vescovile Pio X di Treviso, ha sottolineato prima di tutto l’aspetto della cura, del “mi sta a cuore”, che ha sperimentato negli anni in cui ha frequentato la ragioneria.

Si tratta di un premio giunto alla sua terza edizione che viene assegnato agli ex allievi del Collegio che si sono particolarmente distinti per meriti professionali e sociali, divenendo esempio edificante per i ragazzi che oggi frequentano la scuola e per la società. Il Premio del 2023 è stato assegnato a Rino Liborio Galante, mentre per mons. Brugnotto, è arrivata una menzione speciale.

Il Vescovo ha ricordato d’aver ricevuto molto da quella esperienza, grazie alla presenza di professori dotati di grande preparazione accademica e pedagogica, che hanno saputo favorire belle relazioni in classe. “Qui a scuola ho avuto modo di percepire che anche la vita spirituale cristiana non era una dimensione estranea alla mia vita, ma parte importante da coltivare”, ha aggiunto.

Il secondo ricordo affettivo che il Vescovo Giuliano ha condiviso sono stati proprio i compagni di classe, amicizie maturate negli anni, con i quali la frequentazione continua ancora e che gli sono stati vicino sia nell’ordinazione presbiterale del 1990 che in quella episcopale avvenuta lo scorso 11 dicembre nella cattedrale di Vicenza.

L’ultimo ricordo cui ha fatto riferimento il Vescovo riguarda l’esperienza della bocciatura in prima ragioneria. “È stato un momento tanto difficile quanto importante. Difficile perché è una sconfitta, soprattutto se ci sono tante attese dai tuoi familiari che vogliono tu sia sempre bravo, riuscito, perfetto. Invece ho avuto modo di scoprire che la vita è un cammino nel quale ci sono ferite e fragilità da affrontare. E qui ho avuto modo di affrontarle con persone che mi hanno aiutato ad avere stima di me stesso e degli altri, accogliendo anche le sconfitte come occasioni nelle quali rinascere. Per me quella bocciatura è stata un rinascere uscendone più fortificato”.

 

Foto gentilmente concesse dal Collegio Pio X.

Crediti: Fotofilm