Raccontare la vita alla luce del Vangelo: una stampa libera, che coniuga cura, verità e carità

8 ottobre 2023 - Giornata della Stampa Cattolica

Lo spazio e il ruolo dei media di ispirazione cattolica in un panorama dell’informazione locale sempre più caratterizzato da una forte concentrazione di testate in mano a pochi editori.

C’è grande movimento nel mondo dell’informazione locale del Nordest: sei testate, Mattino di Padova, Nuova Venezia, Corriere delle Alpi, Tribuna di Treviso, Messaggero Veneto di Udine e Il Piccolo di Trieste passano di mano e diventano di proprietà di NEM (Nord Est Multimedia), una nuova società formata da una quindicina di imprenditori (tra cui anche la vicentina Videomedia) e coordinata da Finint, finanziaria del banchiere Enrico Marchi.

Dal canto suo Athesis, società che stampa Il Giornale di Vicenza, Arena di Verona e Brescia Oggi, ha perfezionato proprio in questi giorni le operazioni di acquisto de La Gazzetta di Mantova. Indiscrezioni, poi, prefigurano in prospettiva un interessamento di Nem anche per Athesis. Un rimescolamento di proprietà e di centri decisionali nel mondo della comunicazione che non si era mai visto prima, che potrebbe generare una concentrazione di testate sotto un unico editore, con quel che ne consegue anche in fatto di raccolta pubblicitaria, di sinergie (sinonimo anche di esuberi aziendali), di influenza nella formazione dell’opinione pubblica.

Non sono pochi i giornalisti a dir poco impensieriti da queste novità, in particolare quelli che tengono alla propria indipendenza, alla possibilità di fare informazione di indagine, alla missione del giornale locale di rappresentare la vita del proprio territorio di riferimento. Il ruolo, quasi il mito, del giornalista ‘cane da guardia della democrazia’ vuole il cronista capace di documentarsi, di raccontare fatti e non le proprie opinioni. In tale scenario quali giornali e quale informazione ci aspettano per il futuro? E in tutto questo, che spazio possono ritagliarsi i media di proprietà o di ispirazione cattolica?

Questa domenica la diocesi celebra l’annuale Giornata della Stampa Cattolica, con una pagina speciale dedicata a Vicenza sull’Avvenire e la presenza dei nostri giornalisti

nell’Unità pastorale di Caldogno – Villaverla.

Sono numerose le pubblicazioni del mondo cattolico: Avvenire, il quotidiano della Cei, Famiglia Cristiana, TV2000 e, fortunatamente, ogni diocesi del Triveneto ha ancora un proprio settimanale. A Vicenza abbiamo La Voce dei Berici, e altri strumenti come Radio Oreb, il periodico Chiesa Viva, oltre ai siti della diocesi (e alla miriade di piccoli siti e periodici parrocchiali) che raccontano e annunciano appuntamenti ed esperienze. Va anche ricordato che la diocesi di Vicenza, oltre all’ormai ultradecennale commento al Vangelo della domenica, dallo scorso anno sostiene la produzione di Voce e Parola (che riprende in questo fine settimana): 15 minuti di informazione ospitati dalle TV locali, Radio Oreb e dai social della diocesi. Un impegno editoriale ed economico significativo, a testimonianza di quanto si creda nel coordinamento e nell’efficacia di questi media. L’invito evangelico di “gridare la buona notizia dai tetti” calza perfettamente con l’editoria fatta dai credenti. I quali devono essere professionalmente formati, in grado di comunicare con efficacia usando linguaggi e strumenti attuali e apprezzati dai lettori. Chi prende in mano i settimanali diocesani, chi segue i nostri prodotti multimediali, dovrebbe restare catturato dalla cura e dalla libertà con cui sono realizzati, portato a leggere fino all’ultima riga, a seguire fino all’ultimo minuto.

Karl Barth, teologo tedesco, sosteneva che il cristiano dovrebbe avere tra le mani la Bibbia e il giornale, la storia di Dio, e quella degli uomini, e leggere una alla luce dell’altra. I nostri media non hanno finanziarie, banche o politici di riferimento, ma solo il Vangelo, e con esso il dovere della verità nella carità. Per questo, ci possono dare letture dei fatti e raccontare storie della nostra comunità che altrove non troveremmo. Ricordarlo una volta l’anno non guasta, ma incoraggia noi operatori a fare sempre meglio, e i nostri affezionati lettori a sostenerci e a spronarci.

Tratto da La Voce dei Berici dell’8 ottobre 2023

Silvio Sccaco, cda Nuova Voce srl