Un nuovo colossal ispirato alla vicenda di Mosè

Al cinema "Exodus - Dei e Re" di Ridley Scott

 
 
Chi di noi non ha visto almeno una volta I dieci comandamenti interpretato da Charlton Heston nel 1956? Sempre sulla scia del celebre colossal si colloca Exodus (Usa, 2014) uscito in questi giorni nelle sale italiane.
 
La tecnologia digitale certamente si sposa alla perfezione con il genere epico: rimarrete incantati dalle ambientazioni e dalle scenografie, dallo sfarzo dei costumi, dalle scene di battaglia e dall’apertura del Mar Rosso, resa tenendo conto di ricostruzioni storiografiche più verosimili di quelle passate, ma senza rinunciare alla spettacolarità di un’onda gigante che travolge il faraone e i suoi malvagi cavalieri.
 
Rispetto al testo biblico, il regista Ridley Scott si prende notevoli licenze. Alcuni aspetti della vita di Mosè (nella Bibbia appena accennati) vengono notevolmente amplificati e romanzati, cercando forse di entrare in questo modo maggiormente nella psicologia del protagonista e del suo travagliato rapporto con Dio.
 
Proprio qui ritroviamo l’elemento più originale e discutibile di Exodus, ovvero la scelta di rappresentare Dio come un bambino, a volte perfino capriccioso e vendicativo. Un Dio immaturo, forse perché ancora tale nella consapevolezza e nella percezione di un popolo che aveva appena iniziato a conoscerlo?

Alessio Graziani